Giorgione, Le Tre età dell'uomo, 1501
Dal 12 al 20 MAGGIO 2014 a LODI, il Festival dei Comportamenti, 9 giorni di incontri, spettacoli e laboratori per conoscere meglio sé stessi e gli altri.
Il Festival dei Comportamenti da quest’anno rientra nel più ampio progetto sostenuto dalla Fondazione Cariplo “Lodi Ruota della Cultura”, una rete che raccoglie festival, eventi e rassegne esistenti e future in un continuo confronto e dialogo, per permettere alla cultura di non fermarsi mai.
Gli incontri dedicati ai Comportamenti intendono offrire momenti di approfondimento e dibattito. Per questo motivo sono chiamati a Lodi scrittori, artisti e testimoni del nostro tempo, che ci aiutino a guardare il mondo da nuove prospettive.
Nove giorni di laboratori, spettacoli e incontri che ci fanno riflettere e che ci spronano a comprendere qualcosa di più su di noi e sulle relazioni con noi stessi, con gli altri e con il mondo.
Il Festival dei Comportamenti ci parla della nostra vita: dalla genitorialità ad un nuovo modo di vivere la socialità, la scuola e gli affetti, dall’elaborazione del lutto a nuovi modelli di produzione e di mercato sostenibili.
Tra gli ospiti: Luis Sepúlveda, Giuseppe Catozzella, Paolo Legrenzi, Nadia Toffa, Eraldo Affinati, Ian Leslie, Marina Sozzi, Giorgio Manzi, Massimo Recalcati, Giacobbe Fragomeni con Valerio Esposti, Gino Nebiolo
con Pier Luigi Vercesi, Diego Fusaro, Davide Longoni
Luis Sepúlveda e Enzo Bianchi ci raccontano una società sempre più veloce, innaturale ed egoista.
Una società dove, per ritrovarsi, bisogna riappropriarsi – sostiene Sepúlveda – del tempo per la vita, per noi e per le nostre relazioni.
Bisogna riscoprire – ci insegna Bianchi – il dono e la capacità di dare, di offrire un gesto in grado di introdurre relazioni rigeneranti.
Perché non possiamo vivere senza mentire? Lo spiega Ian Leslie; Matteo Rampin suggerisce che per ogni problema c’è una via d’uscita; Giorgio Manzi racconta il meraviglioso viaggio dell’evoluzione; Eraldo Affinati spiega i disagi dei nostri adolescenti; Cesare Moreno, maestro di strada, sogna un incontro con i giovani che costituisca una comunicazione interumana al riparo da competizioni e ideologie; Marina Sozzi aiuta a ripensare e accettare la morte per cambiare la vita e Massimo Recalcati affronta l'eterno problema del perdono nelle relazioni amorose.
Tre nonne riportano l’esperienza di vita ricca di felicità con i propri nipoti adottivi; con Eleonora Mazzoni si prende in considerazione il tema della ricerca della maternità, talvolta una ricerca disperata e ossessiva; Giacobbe Fragomeni racconta l’infanzia difficile, la droga e l’alcol come illusorie soluzioni e poi la passione per il pugilato, che da ragazzo allo sbando lo porta ad essere due volte campione del mondo WBC massimi leggeri; Massimiliano Verga testimonia la sua paternità un po’ speciale, quella di un bambino disabile, che obbliga a una nuova quotidianità, un nuovo modo di essere padre e genitore.
Il festival non poteva non approfondire due grandissime emergenze sociali: quella dell’immigrazione e quella della Ludopatia.
Lo fa attraverso la voce di Giuseppe Catozzella e la storia di Samia, la ragazza africana che riesce a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino ma che trova la morte nelle acque di Lampedusa, mentre cercava di raggiungere l'Europa.
Il gioco compulsivo è una malattia che affligge 800.000 italiani, distrugge persone e intere famiglie, ma gli interessi in ballo sono enormi e di fatto viene incentivato.
Per maggiori informazioni
www.festivalcomportamenti.org
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