La messe di pensieri
La messe di pensieri
dipana improvvisa, tra molte
orazioni di ore pallide
e sommerse, una: all'alba,
come sempre,
nell'attimo più ventoso
uno scrollare di spalle,
quieto risveglio
al riparo dalla scure dei fantasmi.
Quieto nella casa vuota
venni a sedermi sulla poltrona azzurra.
Nel drappo disadorno
del cielo, senza neve
e senza uccelli
un solo filo di fumo bianco.
Nel domino degli oggetti
intorno, manca un pezzo: quello
che tu spostavi,
in un inizio di riso
lasciato a risplendere nell'aria.
da: Fabrizio Falconi, Poesie 1996-2007 (prefazione di Robert P.Harrison, postfazione di M.Guzzi), Campanotto, 2007
in testa: foto dell'autore
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