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13/04/19

Idee per un Week End ? Ecco la perla di Fano, la città di Vitruvio e il suo grande patrimonio naturale/artistico.



Idee per un Week End o per le prossime festività che arrivano ? 
L'idea è quella del percorso nell’ex Chiesa di San Francesco, uno dei complessi monumentali più belli e suggestivi della città di Fano, in provincia di Pesaro-Urbino, da visitare in uno dei prossimi weekend di primavera, magari ospiti di una fra le belle strutture della città e degustando il famoso brodetto di pesce. 

Per scoprire un autentico angolo delle Marche bisogna recarsi a Fano (Pu), dove la nascita del nuovo City Brand della città porta alla riscoperta della sua ricca storia, dei suoi monumenti, delle sue piazze e di tutti i suoi numerosi luoghi ricchi di tradizione.

Nel centro storico di Fano vi è uno tra i più affascinanti e inusuali tesori della città: la suggestiva ex Chiesa di San Francesco. Un monumento a cielo aperto, unico nel suo genere, e di grande suggestione, che ben rappresenta la ricchezza della città e che, unitamente all’Abbazia di San Galgano, costituisce l’unico esempio italiano di chiesa senza tetto. 

 Il complesso architettonico di San Francesco, composto da chiesa e convento, si manifesta oggi con una pluralità di caratteristiche che sono il risultato di una lunga storia che ha visto susseguirsi diversi committenti in varie epoche. 

La Chiesa venne edificata a partire dalla metà del XIII secolo, ma è durante il periodo di dominio della famiglia Malatesti (1357 - 1463) che l’edificio vive un periodo di grande splendore e fu scelta per accogliere le tombe della famiglia. 

Dell’antica struttura medievale sopravvive solo parte del fianco sud, poiché l’edificio venne ristrutturato a metà Ottocento in stile neoclassico ad opera degli architetti Giuseppe Ferroni e Angelo Innocenzi.

Nel sottoportico, però, sono ancora conservate e visibili le splendide tombe rinascimentali Malatestiane di Pandolfo III e Paola Bianca Malatesti, commissionate dal figlio Sigismondo e attribuite a Leon Battista Alberti. 

Un ricchissimo apparato scultoreo fa da corona alla bella immagine della defunta, stesa sul coperchio del sarcofago. 

Oggi questo imperdibile gioiello architettonico fa parte dei Luoghi del Cuore scelti dal FAI, che ogni anno recensisce i luoghi italiani da non dimenticare. 

 La visita del Complesso monumentale di San Francesco è l’invito per un bel weekend di primavera alla scoperta di Fano con un piacevole soggiorno, ad esempio, in uno degli antichi palazzi trasformati in Hotel de charme o nei suggestivi e tradizionali hotel del lungomare, dalle cui camere e suites si può godere della bellissima vista del mare Adriatico

Fra centro storico e marina il passo è breve e l’invito è a trascorrere ore piacevoli a passeggiare e a gustare un buon caffè o meglio ancora la famosa Moretta nei tanti locali sul mare. 

A Fano ci si va anche per gustare gli straordinari piatti di pesce della tradizione. 

Qui il pescato è sempre freschissimo e Fano rappresenta una certezza nel panorama gastronomico italiano e marchigiano. 

E’ d’obbligo assaggiare il brodetto di Fano, che si è aggiudicato negli anni il titolo di “Miglior Brodetto d’Italia”. 

Fra i tanti menù proposti dagli eccellenti ristoranti del centro storico, del lungomare e della suggestiva Darsena, che sempre seguono le stagioni e la disponibilità giornaliera di pesce fresco, dove si possono gustare pesci dalle carni pregiate, crostacei e molluschi dell’Adriatico. 

Fano, la Città di Vitruvio è oggi la terza città delle Marche e si distingue in tutti i settori dell’accoglienza e dell’offerta turistica: cultura, storia, arte, mare, cibo e buon vino! 

 Per conoscere a fondo la vasta offerta turistica di Fano una guida imprescindibile, in italiano e inglese, completa di tutto è il sito ufficiale del Turismo della città https://www.turismofano.com/

Fano è presente sui social media e il suo hashtag è #visitfano è presente su Facebook: https://www.facebook.com/visitfano/ e Instagram: https://www.instagram.com/visit_fano/?hl=it

Come arrivare a Fano: In auto: Autostrada A14, uscita Fano, uscita Marotta In treno: da Milano – Bologna – Taranto –> stazioni Fano e Marotta In aereo: aeroporti Ancona – Falconara ( km 46) ; Rimini – Miramare (km 48) Via mare: Stazione Marittima di Ancona, Porto Turistico di Fano.

05/12/18

Lisippo è dell'Italia. A Fano già lo aspettano !



La giustizia italiana ha detto "l'ultima parola" sul destino dell'Atleta Vittorioso (o Atleta di Fano), il bronzo alto circa un metro e mezzo, risalente al IV sec. e attribuito aLisippo, conteso da anni tra l'Italia e il Museo Getty di Malibu che lo acquisto' nel 1977 per 3,7 milioni di dollari.

 La Cassazione ha respinto integralmente il ricorso presentato dai legali del museo contro l'ordinanza immediatamente esecutiva per la confisca del bene "ovunque esso si trovi" emessa dal gip di Pesaro Giacomo Gasperini a giugno.

La decisione della suprema Corte rende definitiva l'ordinanza anche nella parte in cui stabilisce che la statua e' un bene indisponibile, perché fa parte del patrimonio dello Stato e che quindi appartiene all'Italia.

Ora "auspichiamo che al piu' presto le autorita' Usa si attivino per favorire la restituzione del Lisippo all'Italia" dice all'ANSA il ministro della Cultura Alberto Bonisoli, che ribadisce "l'importanza dei beni per l'identita' delle comunita' e dei territori".

Ma il Getty annuncia battaglia: "continueremo a difendere il nostro diritto al Lisippo. La legge e i fatti non giustificano la restituzione al governo italiano di una scultura che e' stata esposta al pubblico a Los Angeles per quasi messo secolo" ha detto Lisa Lapin, vice presidente delle comunicazioni del Getty.

Ma il pm di Pesaro Silvia Cecchi, che ha seguito per anni l'iter giudiziario per il ritorno della statua in Italia, e' ottimista: "stiamo preparando la rogatoria internazionale - dice all'ANSA - e aspettiamo le motivazioni della sentenza".

Cecchi ammette che il lavoro e' stato complesso e che ha coinvolto vari settori del diritto, compreso quello penale e quello internazionale e due ordinamenti, italiano e statunitense.

A suo avviso, a questo punto c'e' un'unica strada eventualmente percorribile: "rivolgersi alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo".

Nessuna indicazione dai legali del museo, gli avv. Alfredo Gaito e Emanuele Rimini, sulla strategia da seguire, mentre negli Usa si ipotizza di rivolgersi alla giustizia statunitense.

La statua, incrostata di conchiglie e residui, venne recuperata nel 1964 da un peschereccio di Fano, il 'Ferruccio Ferri' nelle acque davanti a Pedaso (Fermo).

Da li' il bronzo, non denunciato all'epoca alle autorità, fini' dopo alterne vicende (compreso il seppellimento in un campo di cavoli e un periodo presso un parroco umbro) nelle sale del Getty di Malibu, acquistata da un mercante d'arte tedesco.

Un acquisto regolare ha sempre sostenuto il museo, che nega l'appartenenza del bronzo al contesto culturale italiano. Ma dal 2007, quando l'associazione culturale marchigiana Le Cento Citta' ha presentato un esposto alla Procura di Pesaro, ben tre gip hanno decretato che si tratta appunto di un bene indisponibile perche' appartenente al patrimonio dello Stato.

"Qui non e' in gioco solo il Lisippo - dice l'avv. Tristano Tonnini, legale de Le Cento Citta' - se fosse passata la linea del Getty tutti i nostri beni culturali all'estero scomparirebbero". "Una lunga battaglia per una bella vittoria" commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Una battaglia combattuta anche dall'Avvocatura dello Stato, con gli avv. Maurizio Fiorilli e di recente Lorenzo D'Ascia. E a Fano si preparano (per l'ennesima volta, va detto) al ritorno del Lisippo.

fonte Alessandra Massi per ANSA