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30/05/22

"Avvocato di difesa" ("The Lincoln Lawyer"), una serie tv interessante rovinata da un brutto (e incomprensibile) finale


Alla fine è deludente la serie CBS The Lincoln Lawyer (tradotta come al solito liberamente in italiano con il titolo "Avvocato di difesa", bruttissimo), legal drama basato sui romanzi di Michael Connelly.

Qualche anno fa, da un soggetto simile era stato tratto un film con Matthew Mc Conaughey nei panni dell'avvocato Mickey Haller.
10 puntate di quasi un'ora ciascuno sono invece evidentemente troppe per gli sceneggiatori che hanno rimpinzato la vicenda centrale - quello che cattura l'attenzione dello spettatore, la scena del crimine, e il particolare del drone, quello che Hitchcock chiamava MacGuffin - con una quantità eccessiva (e inutile) di intrecci paralleli che poco o niente c'entrano con il resto.
Peccato, perché il protagonista, l'attore messicano Manuel Garcia-Rulfo è una bella scoperta, è empatico e convincente. Altrettanto il deuteragonista, Christopher Gorham nei panni del genio ricco inventore informatico accusato di aver ucciso moglie e amante colti in flagrante nel talamo nuziale.
Accanto a loro una serie di personaggi che funzionano e un clima narrativo misurato, senza i soliti effettacci o cadute, a parte le lungaggini sugli altri casi ereditati da Micky dal suo collega Jerry, che è stato misteriosamente ammazzato.
Tutto bene fino al (riuscito) colpo di scena della nona puntata.
Ed ecco che invece nell'ultima, la decima, tutto si aggroviglia, si disperde, si rovina in una specie di delirio che sembra scritto da uno sceneggiatore che ha alzato il gomito.
Lo spettatore medio - e anche quello scafato in fatto di legal - resta a bocca asciutta: nulla viene spiegato veramente, tutto resta confuso e irrisolto o semplicemente incomprensibile, sicuramente a causa anche della preoccupazione di preparare i ganci per la prossima stagione.
Ne viene fuori un brutto pateracchio che spinge a cercare spiegazioni nei vari forum online, dove si sono rifugiati i molti spettatori delusi, senza peraltro capire nulla di cosa sia veramente successo.
Credo che tutto dipenda dal fatto che sono stati utilizzate parti di diversi libri di Connelly, shakerati insieme.
Scelta sciagurata: bastava restare saldamente sul caso centrale, quello della colpevolezza/innocenza di Elliot, il milionario internettiano, che è quello che interessava lo spettatore e tutto sarebbe andato a posto.

Fabrizio Falconi - 2022