Primo incontro gratuito, aperto a tutti, sul tema della poesia nel confronto tra generazioni.
Moderano e conducono l’incontro con letture di testi propri e di grandi poeti:
Matteo Falconi
Fabrizio Falconi
Primo incontro gratuito, aperto a tutti, sul tema della poesia nel confronto tra generazioni.
Moderano e conducono l’incontro con letture di testi propri e di grandi poeti:
Matteo Falconi
Fabrizio Falconi
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Nel sogno sto sempre a preparare la roba
e ogni cosa mi scappa e mi fa piangere:
è come se si nascondesse. Ma ce n’è così tanta!E a me non andrebbe di partire, di perdere
la tenerezza, il gioco della pelle e della bocca
della bella schiena e delle pieghe, mi volto
e mi ripiego in cerca di una spilla, di un guscio
o una moneta.
Ma che t’importa di uno spillo?
E cosa ti mette angoscia, cosa malinconia?
Il desiderio terrestre non dovrebbe appartenere
al sogno; nemmeno lì puoi volare a distesa,
sempre qualcosa ti trattiene,
la tua roba che non è mai stata tua
la bocca che non è mai stata tua
lo spillo, il passaporto
la vecchiaia, la giovinezza
la rovina di un passaggio che non puoi
tramutare
in fretta d’andare.
Fabrizio Falconi - 2025 (inedito ©)
E non è vero che Floki non sappia
morire: che ne sanno le anime
del pandemonio?
Lui sente, come senziente, la sua vita
minacciata ad ogni istante e il pericolo
è già morte;
come tutti si prostrano prima
di chiudere gli occhi, al dio del non-senso,
Floki invece abbaia e guaisce, si tiene
stretto a quello che viene, il suo chiasso
è la porta del paradiso; nessuno
del resto lo sa: che la vita vera finisce
senza finire in un baccano.
Fabrizio Falconi - 2023
(foto Elliot Erwitt)
Il lavoro del poeta
I.
I bei modi di essere con gli altri
Sull'erba calva d'estate
Sotto nuvole bianche
I bei modi di esser con le donne
In una casa grigia e calda
Sotto coltri trasparenti
I bei modi di essere con sé
Davanti al foglio bianco
Minacciati d'impotenza
Fra due tempi e due spazi
Fra noia e mania di vivere
Paul Eluard, tratto da Poesia Ininterrotta, a cura di Franco Fortini, Einaudi, 1976
All of That
All of that I made
And, making, lied.
And all of that I hid
Pretended dead.
But all of that I hid
Was always said,
But, hidden, spied
On others’ good.
And all of that I led
By nose to bed
And, bedding, said
Of what I did
To all of that that cried
Behind my head
And, crying, died
And is not dead.
(1970)
in(abisso)
Le dolci brezze si sono risvegliate
spirano e sussurrano giorno e notte;
si muovono ovunque.
Oh, aria fresca, oh nuovo suono !
Ora, povero cuore, non temere,
Ora tutto, tutto deve cambiare.
Il mondo diventa più bello ogni giorno,
non si sa cosa diventerà.
La fioritura non accenna a finire
fiorisce anche la valle più lontana e profonda.
Ora, povero cuore, dimentica il tuo tormento.
Ora tutto, tutto deve cambiare.
Ludwig Uhland, (Tubinga, 1787 – 1862) Fede nella Primavera