Visualizzazione post con etichetta poesie di fabrizio falconi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta poesie di fabrizio falconi. Mostra tutti i post

09/07/23

La Poesia della Domenica: "Baccano"




Baccano


E non è vero che Floki non sappia

morire: che ne sanno le anime

                                     del pandemonio?

Lui sente, come senziente, la sua vita

minacciata ad ogni istante e il pericolo

                                    è già morte;

come tutti si prostrano prima

di chiudere gli occhi, al dio del non-senso,

Floki invece abbaia e guaisce, si tiene

stretto a quello che viene, il suo chiasso

è la porta del paradiso; nessuno 

del resto lo sa: che la vita vera finisce 

senza finire                   in un baccano.


Fabrizio Falconi - 2023

(foto Elliot Erwitt)

  

13/02/23

Poesia del Giorno: "L'ape d'oro"




L’ape d’oro 


Non può entrare nessuno nel reticolo 
dei sensi, dove l’ape d’oro costruisce
il suo ricciolo di delizia e di pathos,
esci al mattino dimenticando gli stivali, 
crei disordine con le tue mani
mentre la pioggia è così silenziosa
così vera ed essenziale, 
e non deciderà di smettere finché
il sole non verrà deposto dalla sua 
culla misteriosa, torni a casa
bagnato con l’acqua nelle tasche
e i piedi imbalsamati, ascolti
qualcosa nel fango che gorgoglia:
non puoi dire che non c’è senso
solo perché non è il senso che vuoi tu.



Fabrizio Falconi - 2022

07/09/22

"(in)abisso" - una poesia di Fabrizio Falconi

 



in(abisso) 



generale tempo del senso perso,
ecco i tuoi amici distratti
ecco coloro che se ne sono andati,
i marinai del vento contrario,
ecco i monchi pazzi
ecco le vedove
ecco mio padre che sorride
e quello che un solco venerabile
ha lasciato, eccoli in corteo:
non vedi come conta i denti la ruota
del tempo soppesato da te,
non vedi come si ribella
reclama un nuovo visibile
spavento, uno spavento che finisca
in riso e non si penta e non scolori
mai
nel pianto.


06/09/22

"Dammi forza", una poesia di Fabrizio Falconi






Dammi forza 
e un quieto scomparire, 
di questo poco
sventolio evanescente 
non voglio ricordare
neppure
l'ombra o l'inizio.


Fabrizio Falconi, da "L'ombra del ritorno", Campanotto, Udine 1998, e da "Poesie 1996-2007", Prefazione di Robert P. Harrison, Postfazione di Marco Guzzi, Campanotto, Udine, 2007 

13/02/22

Poesia della Domenica: "Lieve avvicinamento" di Fabrizio Falconi







Lieve avvicinamento 

Avvicinandosi gli anni del mercimonio 
con la morte, l'intenso amaranto degli oleandri
sembra staccandosi dal muricciolo di selci 
prevalere sul bruno di ogni parola pensata 
sul cielo e la cometa lievi sussurri pronunciati 
come fanno gli animali che riconoscono il momento e vanno di buon grado 
senza nemmeno gridare. 

Smette l'amore, non la sete 
divide il tempo ma non separa 
piove l'attesa senza asciugare.