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24/02/25

"Il Grande Ritratto" - un profetico romanzo di Dino Buzzati dimenticato


La migliore libreria del mondo è ormai, di gran lunga, Ebay.

Stavo cercando un romanzo di Buzzati, mai letto, "Il grande ritratto", pubblicato nel 1960 (non due secoli fa).
Non più ristampato da parecchio, è inesistente nelle librerie e siccome volevo il libro vero, cartaceo, è inesistente anche su Amazon (dove esiste solo in versione kindle).
Questa edizione, pagata pochi soldi è del 1965 ed è perfetta.
L'ho letto, divorandolo. Senza riuscire a comprendere perché questi romanzi e questi autori siano quasi scomparsi dalla circolazione e dalle librerie (forse perché le librerie pure non se la passano bene, visto che nessuno o quasi, legge).
E' un romanzo stranissimo, che oggi si definirebbe "distopico" o "ucronico", ma una volta si parlava semplicemente di "fantascienza".
Ma è anche un libro terribilmente profetico, che sembra parlare proprio di oggi.
Un esperimento scientifico folle e segretissimo, realizzato nel cuore di una montagna super-protetta. Le vite di tre scienziati, legati tra di loro dall'amore e dalla paura. Una donna che non c'è più. Il tentativo (riuscito e mefistofelico) di farla rivivere - perfino nei suoi desideri carnali - attraverso una intelligenza artificiale in grado di creare sembianze più vere del vero (e indistinguibili dal vero).
Ciò che lo rende ancora "umano" - e lo era quasi tutta la bella fantascienza di quegli anni - è l'immaginare ingenuamente un computer enorme, come quasi una città, collegato da miliardi di connessioni elettriche, cavi tralicci e antenne.
Anche la fervida fantasia di Buzzati non riusciva a immaginare che per la creazione di nuovi e banali simulacri viventi, un giorno sarebbero bastati circuiti elettronici che possono stare su un polpastrello.

Fabrizio Falconi

06/07/12

Le Dolomiti celebrano Dino Buzzati.



A quarant'anni dalla scomparsa del grande scrittore, i territori delle province di Belluno e Trento onorano con un evento uno dei piu' celebri cantori delle alte cime. 

''Ricordando Dino Buzzati 1972-2012'' e' la manifestazione, promossa da Circolo Cultura e Stampa Bellunese e da Ideas Communication, insieme con l'Associazione Internazionale Dino Buzzati, che si svolgerà dal 23 al 29 luglio. 

Sette giorni di spettacoli, reading, conferenze dibattiti con protagonisti del mondo culturale italiano sul palcoscenico delle vette piu' amate da Buzzati: lo Schiara, il Civetta, le Pale di San Martino solo per citarne alcune. 

''Sara' un itinerario attraverso i luoghi del cuore e della memoria - raccontano gli organizzatori - con due grandi obiettivi: onorare Dino Buzzati, indimenticabile voce delle Dolomiti e del Novecento Italiano, e fare delle sue celebrazioni l'evento clou dell'estate dolomitica''. 

Sono coinvolte due Regioni (Veneto e Trentino), due Provincie (Belluno e Trento), la Fondazione Universita' ed Alta Cultura della provincia di Belluno e sette Comuni (Belluno, Limana, Feltre, Siror, Tonadico, Sagron Mis, Alleghe, Auronzo). 

E la partecipazione attiva di Giardino Buzzati, associazione culturale presieduta dalla nipote di Buzzati Valentina Morassutti. 

Le proposte sono state selezionate sulla base della qualita' e del rispetto scientifico dell'opera e del pensiero buzzatiani. ''Il nostro auspicio - spiega l'ideatore dell'iniziativa Ivano Pocchiesa - e' di promuovere ad ampio raggio la conoscenza dell'uomo Buzzati e della sua opera, facendone rivivere atmosfere e contenuti con l'ausilio di tutte le arti da lui amate e attraverso la testimonianza di chi lo ha conosciuto. Per questo nel calendario sono stati inseriti spettacoli teatrali, un concerto, dibattiti, mostre, reading, tavole rotonde. Un omaggio a tutto tondo all'uomo e all'artista che sara' occasione per apprezzare anche la bellezza e la ricchezza delle terre che lui ha tanto amato''.