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16/06/23

"Blue Jay" (2016), un gioiello su Netflix, per commuoversi senza sentirsi in colpa


'Blue Jay' (2016)
è uno strano, toccante film indipendente, che dura solo 80 minuti, ora visibile su Netflix.

E' così strano che è anche difficile chiamarlo 'film', somigliando più a una confessione 'in presa diretta' o a una duplice prova d'attore.
Lo ha realizzato in un elegante bianco e nero Alex Lehmann, su un copione scritto da Mark Duplass, che è il protagonista maschile del film.
La storia - se storia si può chiamare - è presto detta: in un supermercato si rincontrano dopo molti anni, Jim e Amanda, che sono stati insieme da giovanissimi: un primo amore intenso, finito male.
Il caso li ha riportati lì nello stesso momento: lui deve chiudere la casa della madre che è morta, lei è venuta in visita alla sorella che è incinta.
Il film descrive le ore di questa giornata e della notte trascorsa insieme, tra allegria - ritrovando molta di quella magia che li aveva fatti innamorare l'uno dell'altro da giovanissimi - e principio di realtà - misurando la distanza tra quel che si era, quel che si voleva diventare e quel che si è diventati.
Un pretesto narrativo che sembrerebbe fin troppo facile.
Eppure il film vince la scommessa, facendosi apprezzare proprio per semplicità, misura, autenticità.
Gran merito è dei due attori, sempre in scena: Mark Duplass (impacciato e simpatico, ironico, irrisolto) e soprattutto Sarah Paulson, incantevole e di bravura davvero mostruosa.
'Blue Jay' ha girato molto nei festival di cinema indipendente, poi è riaffiorato grazie alla piattaforma globale e ha trovato un suo pubblico. Meritatamente. Si ride e ci si commuove, senza facili ricatti.

Fabrizio Falconi - 2023

08/03/23

"Aftersun", un film da non perdere !

 


Stavolta non c'è bisogno del mio invito alla visione, perché da quel che si vede sui profili socials, "Aftersun" è già sulla lista dei più gettonati - ed encomiati - del momento.

L'ha girato una trentacinquenne britannica, Charlotte Wells, alla sua opera prima, e presentato alla Semaine de La Critique di Cannes ha ricevuto apprezzamenti e elogi.
E' già difficile usare il termine "vicenda" su un film costruito quasi sul nulla: partecipiamo a una vacanza sulle coste della Turchia - villaggi turistici piuttosto cheap - di un ragazzo padre (festeggerà i suoi 30 anni durante la vacanza) e della figlia undicenne - una straordinaria attrice giovanissima che risponde all'italianissimo nome di Francesca Corio.
Il film - che con ogni evidenza raccoglie un intenso vissuto autobiografico - è fatto di lunghi silenzi, dialoghi scarnificati, immagini fisse, piani sequenze, apparenti giri a vuoto.
Mentre lo si vede però, si sente salire una tensione - non si sa verso dove o cosa - che ha a che vedere con il mondo interiore di Callum, il padre e con suoi evidenti fallimenti personali.
Non viene spiegato il motivo della separazione con la madre della bambina, che appare in rare telefonate a casa.
Non viene spiegato molto altro.
Ed è in questo che si apprezza parecchio, "Aftersun": nel suo coraggio di non spiegare, di lasciare tutto aperto, di lasciare allo spettatore - dopo un finale di grande coinvolgimento emotivo - l'interpretazione di ciò che accadrà dopo l'apparizione dei titoli di coda.
Scelta che lo fa, a mio avviso, di gran lunga preferire all'altro film del momento, "Gli spiriti dell'Isola" di cui ho già parlato qui, e che è un film dove invece ogni metafora è fin troppo calcata, un film preparato a tavolino, molto furbo, che strizza di continuo l'occhiolino allo spettatore.
Qui no. La Wells, come una moderna nipotina di Tarkovskij seppellisce il dolore nel profondo dei suoi personaggi e lo lascia alla scoperta dello spettatore.
Merito in gran parte dell'attore, Paul Mescal. Non era stato difficile, due anni fa, pronosticare per lui e per l'altrettanto formidabile Daisy Edgar-Jones, protagonisti di "Normal People" la serie tratta dall'omonimo romanzo di Sally Rooney, un grande futuro da protagonisti.
Sono entrambi già tra gli attori più ricercati del mercato d'autore.
+++SPOILER (Attenzione: non leggere se non si è visto il film e non si vuole sapere nulla del finale).
L'indice di un film interessante è anche questo spaesamento che lascia nello spettatore. Ho letto in questi giorni molti siti dove si avvicendano commenti e interpretazioni molto diverse sull'enigmatico finale del film.
Personalmente credo che sia la cosa migliore di tutto il film. In realtà non è molto importante come sia poi finito il rapporto tra Callum e sua figlia. Quella vacanza è stata la loro gloria e il loro requiem. L'amore, a volte, non basta da solo, a vincere le ombre.

Fabrizio Falconi - 2023

13/04/21

Salvataggio in Extremis per l' "Azzurro Scipioni", sala mitica di Silvano Agosti a Roma






Bnl (gruppo Bnp Paribas), interviene per salvare l'Azzurro Scipioni, storica sala del cinema di qualita' romano

In seguito alle difficolta' subite da tutte le sale cinematografiche italiane, per via della pandemia, Silvano Agosti, regista, sceneggiatore e fondatore del cinema Azzurro Scipioni, aveva considerato inevitabile la chiusura definitiva di questa "cattedrale" del cinema d'autore, che per 40 anni, ha permesso agli artisti di incontrare il proprio pubblico

Per preservare le attività di questo importante luogo culturale, BNL e la Capogruppo BNP Paribas hanno deciso - informa una nota dell'istituto - di intervenire per dare continuita' e nuova linfa al cinema Azzurro Scipioni attraverso una proposta di partnership per un periodo di 5 anni

Questo impegno permettera', dopo una ristrutturazione conservativa dei locali, di rinnovare la sala, darle nuova vita ed aprire nuove prospettive di sviluppo. "BNL e il Gruppo BNP Paribas sono lieti di sostenere la continuita' dell'Azzurro Scipioni, che occupa un posto importante nella vita culturale romana ed e' parte integrante della storia del grande cinema italiano.

 Sono convinto che il futuro della settima arte non sara' scritto senza i cinema. 

Piu' che mai, dobbiamo mostrare loro il nostro sostegno collettivo e tutelare questa parte del patrimonio cinematografico", ha dichiaratpo Jean-Laurent Bonnafe', Amministratore Delegato Gruppo BNP Paribas "BNL e BNP Paribas si propongono di rilanciare e rivalorizzare le attivita' dell'Azzurro Scipioni in continuita' con la filosofia del suo ideatore. 

L'arte cinematografica ha valenza universale, supera i confini e fa dialogare le diverse culture: valori che fanno parte dell'identita' multiculturale ed inclusiva del Gruppo BNP Paribas", ha dichiarato Luigi Abete, Presidente di BNL. 

La proposta - basata sul presupposto che si realizzi la continuita' del rapporto contrattuale di locazione con la proprieta' dell'immobile - punta a sviluppare una partnership che supporti le iniziative del cinema Azzurro Scipioni la cui programmazione e' curata dall'Associazione Culturale L'Immagine, presieduta da Silvano Agosti

Il cinema Azzurro Scipioni nacque nel 1983 da un'idea di Silvano Agosti, regista sceneggiatore e montatore, che lamentava l'impossibilita' per film indipendenti di essere proiettati nelle normali sale cinematografiche. Egli desiderava creare un luogo dedicato ai capolavori senza tempo, al cinema d'autore, alle pellicole recenti e a tutte le sue opere personali. 

In quasi quarant'anni di attivita', l'Azzurro Scipioni ha ospitato i grandi del cinema italiano: Antonioni, Fellini, Monicelli, Scola, Bertolucci, Bellocchio, e ancora Storaro, Piovani. 

Fedele al suo desiderio di far conoscere al pubblico opere di qualita', Agosti ha riportato sulla scena film spariti dalla programmazione, spesso dimenticati

Parallelamente a queste proiezioni, nelle sale del cinema si sono tenute numerosi eventi culturali, come i recital di poesia di primavera o i concerti estemporanei di grandi compositori per il cinema come Ennio Morricone. 

In Europa - nello specifico in Italia con BNL, ma anche in Belgio con BNP Paribas Fortis e in Francia - BNP Paribas ha forti legami con il cinema, che sostiene da oltre 100 anni. 

Il suo impegno si esprime a piu' livelli: finanziamento di film e produttori, aiuti per giovani registi, sostegno alla creazione, innovazione o persino restauro del patrimonio cinematografico. Il Gruppo e' anche uno dei principali partner di 40 diversi festival cinematografici in Europa. 

E dall'inizio della crisi sanitaria, il Gruppo - si legge nella nota - ha sempre cercato di sostenere l'intera industria cinematografica per aiutarla a superare questo periodo particolarmente difficile. Con il Cinema BNL ha un legame da oltre 80 anni durante i quali ha finanziato il settore credendo nel suo valore artistico, sociale ed economico. La Banca e' vicina al mondo cinematografico attraverso diversi strumenti creditizi e agevolativi e ne supporta tutta la filiera: dall'ideazione dei film alle fasi di realizzazione e distribuzione, fino alle innovazioni tecnologiche e alle ristrutturazioni delle sale di proiezione. Un impegno che ha permesso di realizzare in questi anni oltre 5.000 film, molti dei quali hanno fatto la storia del cinema italiano e ricevuto importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali.