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16/06/21

L'Accademia della Crusca mette al bando "piuttosto che" usato per dire "oppure"



"Usare 'piuttosto che' con valore di alternativa, cioe' nel senso di 'oppure', introduce un'ambiguita', e in un certo senso aumenta l'entropia della grammatica italiana per usare un termine della fisica". 

Lo sostiene Marco Biffi, professore di Linguistica italiana all'Universita' di Firenze e responsabile web dell'Accademia della Crusca in occasione della pubblicazione di "Piuttosto che", nuovo brano didattico composto dal cantautore Lorenzo Baglioni scelto come colonna sonora di una campagna di comunicazione realizzata da Regione Toscana e Giovanisi', progetto della Regione per l'autonomia dei giovani in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale. 

La locuzione 'piuttosto che' "e' antica quanto la nostra lingua. Non a caso, la si trova per la prima volta in uno scritto di Brunetto Latini, poeta fiorentino nonche' maestro di Dante Alighieri - prosegue Biffi -. Nel Duecento si scriveva staccata (piu' tosto che) cosa che rendeva ancora piu' evidente il suo significato di 'invece di', 'anziche''

Questo valore disgiuntivo e' rimasto intatto fino a quando, all'inizio del nuovo millennio, nella lingua parlata, abbiamo iniziato a usarlo in maniera impropria come sinonimo di 'oppure'"

Si tratta di "un fenomeno recente, nato al Nord in un contesto socio-economico che potremmo identificare con la cosiddetta Milano da bere, con quello delle aziende e dei professionisti", spiega sempre il professor Biffi. 

"Questa origine ha fatto si' che quello che, di fatto, per la grammatica e' un errore, venisse percepito come un modo di esprimersi piu' elegante, vincente, alla moda, un modo per dichiarare l'appartenenza a un certo gruppo sociale. Cosi' e' iniziata la sua diffusione"

L'Accademia della Crusca fin dal 2002 e' intervenuta per chiarire il giusto modo di usare 'piuttosto che', "cioe' per esprimere una preferenza. Il problema - aggiunge Biffi - e' che non si tratta di una trasformazione della lingua che in qualche modo completa l'evoluzione dal latino all'italiano, come avviene per molti altri tratti diventati frequenti nell'uso recente della nostra lingua, ma di un'innovazione che porta scompiglio nel sistema grammaticale perche' con il diffondersi di questo uso non e' piu' possibile avere la certezza se chi dice 'piuttosto che' intenda esprimere una scelta - come vuole la grammatica - o una semplice alternativa" tra opzioni diverse.