Visualizzazione post con etichetta editoria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta editoria. Mostra tutti i post

22/10/25

“HO LETTO TUTTO GUERRA E PACE. PARLA DELLA RUSSIA" (La sparizione dei lettori)

 



“HO LETTO TUTTO GUERRA E PACE. PARLA DELLA RUSSIA.”

(La sparizione dei lettori)

Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un post pubblicato su un social dove veniva riportata una certa citazione attribuita a un grande regista.

Siccome conosco bene i film di quel grande regista e ho letto in passato parecchi libri scritti da lui o su di lui, quella citazione mi è sembrata subito strana e mi è venuta la curiosità di andarla a cercare nel libro - la famosa autobiografia di quel grande regista - che ho a casa.

Subito è salito lo smarrimento. Come potevo rintracciare l’esistenza di quella data citazione in un libro che (all’epoca) non avevo nemmeno sottolineato? Dopo lo tsunami tecno-digitale che ci ha investito tutti, dai vecchi boomers ai nativi digitali, il nostro cervello partirebbe in automatico e vorrebbe cliccare sul pulsante “cerca” per trovare le parole chiave di quella citazione.

Soltanto che sui libri cartacei non funziona così. ... Ideona! Chiediamo a Kindle! Se esiste una versione digitale del libro, ci mettiamo un attimo. Solo che... il download della versione Kindle del libro costa 8.99 euro. E spendere 9 euro per trovare (o non trovare) una certa citazione in un libro che già posseggo mi sembra francamente troppo.

La sera mi metto di buzzo buono per vincere la partita e scelgo di sfogliarmi TUTTO il libro, pagina per pagina, alla ricerca della citazione sospetta (facilitato dalla presenza, nella citazione di nomi propri con la maiuscola che dovrebbero risaltare nello sguardo volante sulle pagine). Per la cronaca: la citazione al 99.90 per cento non c’è. Come sospettavo. Ma mi ci è voluta quasi un’ora per verificare di persona.

Questo minimale episodio però ha aperto un mondo sulla consapevolezza di quanto è (o meglio, sarebbe) ed era faticoso leggere. Leggere per davvero, cioè conoscere. Memorizzare. Ricordare, studiare. Insomma, far vivere un testo dentro se stessi. Leggere veramente, leggere per davvero.

Chi è oggi che legge? Si certo, lo facciamo tutti. Tutti rispondono col ditino alzato: “io leggo”. Ma cosa leggiamo esattamente? E soprattutto “come” leggiamo? Qual è la qualità della/e nostra/e lettura/e che si svolge/ono in gran parte on line o su dispositivi digitali (articoli, citazioni, meme, fatterelli e fatti, disquisizioni politiche, ecc.. ecc...).

Mi è tornata in mente la celebre battuta di Woody Allen:

“Ho fatto un corso di lettura veloce. Ho letto ‘Guerra e Pace’, ci ho messo venti minuti: parla della Russia.”

Tutti sono diventati lettori alla “Woody Allen”. In ogni sito online ormai c’è ben riportato, in calce all’articolo, il “tempo di lettura”. Così uno lo sa prima e si prepara: vuoi leggere sto pezzo? Tre minuti del tuo tempo, please. 180 secondi.

Già troppi, perché interrompono lo scroll permanente, titillo irresistibile della modernità.

Durante lo scroll, non si legge niente. Si scorre, appunto e basta. E’ come essere in piedi dentro la corrente di un fiume che passa. Sì, ogni tanto riconosciamo un pesce sotto l’acqua, un tronco secco che passa, qualcosa si ferma per un secondo, ma poi passa, velocemente passa, tutto passa e la giornata è quasi finita.

I libri sono passati di moda perché non scorrono. Ci vuole pazienza, determinazione e soprattutto tempo. Attenzione. Chi ce l’ha più? E’ così bello lasciarsi carezzare le gambe dal flusso della corrente.

Non fidatevi di quelli che dicono che tanto oggi si legge lo stesso ed è cambiato solo “il mezzo”. Se la cantano e se la suonano. E’ bullshit, come dicono gli americani ogni 30 secondi nelle serie tv. Cazzate.

Non è cambiato solo il mezzo, è cambiato - sta cambiando - il cervello delle persone, giorno dopo giorno, ora dopo ora. Il cervello, l’organo più malleabile che abbiamo, il più adattativo, il più furbo.

La conoscenza che viene e che verrà sarà quella dei supercomputeroni a cui stiamo consegnando quel che c’è da sapere. Perché noi, intanto, siamo occupati a fare altro. Così tante opportunità, così tante occasioni, così tante distrazioni, così tanto intrattenimento: la società dello spettacolo (Debord) non prevede che si perda così tanto tempo con le pagine di un libro. Chiedi alla AI e ti riassumerà anche Guerra e Pace in quello che c’è da sapere, quello che conta. Lo ha deciso o lo deciderà lei, quello che conta? Amen. Vuoi mettere perdere tutto quel tempo?

Qualche anno fai andai ospite nella casa veneziana di un noto filosofo italiano (oggi tromboneggiante come diventano, prima o poi, tutti gli ultrasessantenni). Ogni parete di quella casa era rivestita di scaffali di libri. Non c’erano nemmeno 10 centimetri liberi. I libri però non erano “dati per letti”, erano letti per davvero. Mentre parlava con me, il filosofo sciorinava citazioni che, volta per volta, andava a trovare nei libri che estraeva dallo scaffale ed erano tutti sottolineati, le pagine segnate dai post-it e dalle piegature agli angoli. Aveva praticamente quasi tutta la sua biblioteca nella testa.

Oggi non serve più.

La Biblioteca di Alessandria ce l’abbiamo tutti a casa nostra, dentro un microchip.
Più tardi forse la scorreremo per trovare qualcosa. Più tardi, però. Dopo lo scroll.


TEMPO DI LETTURA: 3 minuti...

23/09/25

"Ravelstein" l'ultimo capolavoro di Saul Bellow


Era l'ultimo dei suoi romanzi che mi mancava, l'unico che non avevo mai letto e l'ultimo che ha scritto, a 85 anni.

Ravelstein è atipico nella struttura, per chi conosce B.: sembra cominciare senza un vero inizio e finire senza una vera fine. Ma lo schema dei personaggi è quello di Humboldt.
Il maestro qui è il filosofo (ebreo e omosessuale) Ravelstein, venerato dai suoi allievi, modellato da Bellow addosso alla vera figura di Allan Bloom (1930-1962), amico personale di B., figura di riferimento del mondo accademico e filosofico americano, cui nel 1987 arrise un imprevisto e stratosferico successo di vendite e di notorietà con un saggio intitolato "La chiusura della mente americana" (che ora forse bisognerebbe rileggere) e che morì di Aids nel 1962.
L'allievo è sempre Bellow, come era il Charles Citrine di Humboldt e anche il "Chick" di questo romanzo. Amico di Ravelstein, anche se più grande d'età, Chick assiste alla malattia e alla morte del Maestro, raccogliendone i pensieri e gli umori, le intuizioni e i dubbi di fronte alla morte.
Il libro è così diviso in due: nella prima parte il protagonista è Ravelstein - un personaggio carismatico ma che non suscita simpatia - e la sua dipartita. Nel secondo il protagonista è Chick, cui l'amico ha chiesto di scrivere - dopo la sua morte - una biografia obiettiva, sincera.
Ma prima di accingersi a farlo, Chick, durante una vacanza ai Caraibi con la giovane moglie, ingerisce, attraverso un pesce al ristorante, una terribile tossina, la "cingua" che lo riduce in fin di vita, causandogli notevoli danni cerebrali.
E' quanto è successo veramente a Bellow poco prima della scrittura di questo suo ultimo romanzo, uscito nel 2000.
Pur avvertendo, come può fare un lettore che conosca bene questo immenso scrittore, un certo affanno descrittivo - lo si nota soprattutto nella ripetizione di alcuni passi, cose già dette più o meno nello stesso modo che ritornano nelle 260 pagine - il romanzo è bellissimo e umanamente toccante, forse anche perché può essere letto come una sorta di testamento (il tema dominante è la morte). La filosofia, l'etica, la politica, la storia, il movimento del cosmo e quello dell'individuo che vede il mondo come attraverso uno specchio, anche qui combinano - insieme al flusso narrativo in prima persona di Chick - l'affresco della singolare vicenda che interessa ogni vita umana, specie quella auto-interrogante.
L'enorme lascito letterario di Bellow un giorno verrà forse pienamente riscoperto. Ora l'america è impegnata in una serrata gara autodistruttiva e non è interessata e riscoprire le sue fonti spirituali umani e letterarie. Quel tempo però, forse un giorno verrà. E si capirà che Saul Bellow era (anche) stato, come tutti i grandi artisti, un chiaro-veggente mai del tutto sopraffatto dalla realistica amarezza, mai (neanche prima della morte) vinto dalla rinuncia alla contemplazione della bellezza e della (irragionevole) speranza.

09/09/25

Saul Bellow, "Il Pianeta di Mr. Sammler": un classico intramontabile

 



Riletto dopo decenni, "Il pianeta di Mr. Sammler" conserva la sua qualità stupefacente, suscitando la stessa meraviglia di allora.
E' uno dei grandi romanzi di Bellow, scritto nel 1971, sei anni dopo "Herzog" e cinque anni prima di "Il dono di Humboldt" e componendo insieme a questi due una trilogia miliare nella letteratura del Novecento.
Anche in "Sammler" si ripete lo schema tipico bellowiano (e del resto della trilogia): un protagonista, intellettualmente lucido e umanamente qualitativo, qui l'ottantenne Sammler, profugo ebreo polacco, scampato per miracolo all'Olocausto, che vive in un appartamentino di New York, vedovo, insieme alla figlia Shula, eccentrica per non dire pazzoide.
Vive, Sammler, grazie alla famiglia "allargata" di cui dispone, lì a NY: zii e cugini vari, che sono stati più bravi di Sammler a fare i soldi, tra questi il nipote Elya, chirurgo che sta ora morendo per una emorragia cerebrale, in ospedale.
Ancora più degli altri, forse, "Sammler" non ha una vera e propria trama. Non succede quasi nulla e io capisco che con la infima soglia di attenzione (e il disamore per la lettura) di oggi, leggere un romanzo-mondo come questo è per molti o moltissimi disarmante:
decostruito nella forma del romanzo classico, "Sammler" infatti si dipana sulla scia di un interminabile monologo interiore, a tratti delirante, in cui il vecchio protagonista ricapitola le scene cruciali della sua vita, insieme soprattutto alle domande sempre più inquietanti che gli provengono da ciò che ha intorno: la dissoluzione del sogno della società americana, le conquiste spaziali che sembrano spalancare scenari impensabili, il degrado culturale, l'ostentazione e la disumanizzazione dei rapporti, le nevrosi di un mondo sempre più sfilacciato e incomprensibile.
All'interno di esso, vive nella sua piccola bolla del suo appartamentino, il vecchio Sammler, a cui dopo la guerra è perfino capitato di conoscere e frequentare a lungo, quando viveva a Londra da fuggiasco, il grande H.G. Welles, di cui si sente un biografo mancato.
Dal suo unico occhio con cui riesce a vedere bene, Sammler osserva e giudica ora con sguardo benigno ora con crescente irritazione, il mondo che deflagra intorno a lui, i membri della sua famiglia che come cellule impazzite si muovono senza senso, gli avventori che incontra nella metro che prende tutti i giorni, i borseggiatori, i neri, i barboni, i mafiosi, gli estrosi e i perduti.
Questa capacità di osservazione di Sammler è grande e salvifica. E' piena di "sentimento oceanico", di stupore per la bellezza e per la follia del mondo.
E' un occhio compassionevole che contiene, accogliendolo, tutto ciò che vaga in apparente inesaudita ricerca di senso, attorno a lui.
La lingua di Bellow è di ricchezza imbarazzante pensando a ciò che oggi si scrive. Nessun autore oggi è capace di sviluppare una lingua che possa anche tentare di avvicinarvisi, per complessità, erudizione, profondità psicologica, disegno complessivo.
Da questo punto di vista, Bellow è forse per davvero l'ultimo dei grandi del Novecento. Un mondo che è caduto a pezzi (e di cui B. ha cantato meravigliosamente la fine) e che ancora non sembra destinato ad essere sostituito.

Fabrizio Falconi


31/01/25

"Il Libro dei Bambini" di Antonia S. Byatt - Un grande libro


Ci sono libri difficili che ripagano la fatica del lettore. Con il tempo capisci quando vale la pena di insistere perché ti verrà dato il premio di un grande libro.

La Byatt, virtuosa della scrittura, scrive un'opera colossale: 700 pagine nelle quali si muovono, avanzando paralleli lungo la stessa linea di narrazione [neanche 1 solo flashback e nemmeno 1 flash forward] circa 50/60 personaggi contemporaneamente, dei quali la metà bambini che diventano poi adolescenti e adulti.
La capacità di portare avanti una narrazione così complessa [i personaggi sono tutti tra loro imparentati o relazionati] dove ad ogni personaggio sono dedicate ogni volta non più di 2 o 3 pagine è prodigiosa. Il lettore rischia di perdersi mille volte ma ogni volta riaffiora perché tutto avviene sullo sfondo di un'epoca e di luoghi che (ci) parlano della crescita, della evoluzione e della consapevolezza, della creazione artistica, del vero e del falso. L'Inghilterra vittoriana e poi edoardiana, la Baviera dei teatri e delle filosofie e delle ideologie. Prima che tutto venga ingoiato dal demone della guerra.
Antonia Byatt sì, avrebbe meritato il Nobel.


Dall'Inghilterra a Parigi, a Monaco e infine alle trincee della Somme, le vicende di un gruppo di uomini e donne che si propongono di modificare convinzioni, comportamenti, stili di vita e che per propria cecità e per l'incalzare della storia finiranno per soccombere.
Una lucida analisi sulla perfettibilità degli esseri umani, sul crudele egoismo della natura d'artista, sulla fascinazione per l'infanzia.

2010
Supercoralli
pp. 700
€ 25,00
ISBN 9788806199241

10/11/24

"Now and Then" i Beatles tornano candidati ai Grammy Awards dopo 53 anni! La persistenza del Mito in un libro "La Fine della Storia", appena uscito

 


Incredibile e mai successo, ovviamente: i Beatles raggiungono un altro record, quello di avere una loro canzone candidata ai Grammy Award, i massimi premi per la musica, 54 DOPO IL LORO SCIOGLIMENTO, e con John Lennon e George Harrison morti, purtroppo da diversi anni. 

Tutto ciò grazie a ma "Now and then", l'inedito scritto da John Lennon e "restaurato" dai  Beatles grazie all'intelligenza artificiale.

Così, tra Beyoncè, Taylor Swift e le giovani star, ci saranno gli ultraottantenni McCartney, Starr.

"Now and Then" fu originariamente composta da John Lennon prima di morire, nel 1977, rielaborata nel 1995 con parti di chitarra da George Harrison e poi ultimata nel 2022 con il basso di McCartney e la batteria di Starr. 

Era dal 1971 che i Beatles non ottenevano una candidatura come "Record of the Year", tra le categorie principali dei Grammy Awards: l'ultima volta fu con "Let it be",

E questo spiega, meglio di ogni altro discorso l'unicità dei Beatles e del loro percorso "segnante" dal 1960 a oggi. 

Per comprendere meglio tutto questo, è in libreria, appena uscito, "La Fine della Storia" un libro che ricostruisce i fatti di due anni cruciali della nostra storia: 1969-1970, quelli che decretarono la fine della cosiddetta Summer of Love, l’Era dell’Acquario, di Woodstock, del Flower Power, della liberazione sessuale. 

Il sogno si infranse nel modo più tragico con la strage di Sharon Tate e dei suoi amici a Cielo Drive, Los Angeles, da parte di Charlie Manson e della sua lugubre Famiglia, ma anche con lo scioglimento dei Beatles, un trauma mondiale, dopo il travaglio seguito al celebre soggiorno in India nell’ashram di Maharishi e la preveggenza dell’orrore nei film di Roman Polanski usciti in quegli anni (tra i quali Rosemary’s Baby), di cui Sharon Tate era moglie all’epoca. 

Il libro racconta gli inspiegabili grovigli di casualità e circostanze che legano queste vicende biografiche (soprattutto quelle dei quattro Beatles) l’una all’altra, molto strettamente, da un punto di vista del tutto particolare: il breve e folgorante periodo in cui cade l’illusione di un “noi” creativo (e rivoluzionario) rapidamente scalzato dall’emersione di un “io” narcisista e distruttivo, passaggio cruciale del contemporaneo. La fine del sogno è un incredibile intreccio di musica, cinema, esoterismo e cronaca nera, appassionante come un romanzo.





13/09/24

"La Fine del Sogno - Beatles, Manson, Polanski" presentazione a Roma, alla Libreria Eli, Domenica 29 Settembre

 


Un libro costato un lungo lavoro di documentazione e ricerca. Per raccontare la storia incredibile del Sogno degli anni '60 e della musica dei Beatles, che immaginava un nuovo mondo, una nuova Età dell'Acquario. 

Infrantosi sull'eco di uno dei più efferati crimini di sempre: la strage di Cielo Alto, a Los Angeles, la mattanza di vittime innocenti, tra cui Sharon Tate, moglie di Roman Polanski (al nono mese di gravidanza) e dei suoi amici, da parte di Charles Manson, transfigurazione del mito hippie di quegli anni nel suo esatto contrario (insieme ai suoi volenterosi carnefici adepti). 

La cronaca di due anni cruciali: dal ritiro spirituale dei quattro di Liverpool nell'ashram di Maharishi, ai piedi dell'Himalaya, allo scioglimento del gruppo che spezzò il sogno dei milioni di fans in tutto il mondo. I quattro che per un decennio erano stati una cosa sola e avevano cambiato (per sempre) la storia della musica e del costume, tornavano a essere quattro, uno contro l'altro. 

Una storia incredibile di intrecci, casualità, segni del destino, provocazioni, sogni e incubi, ricostruita minuziosamente e scritta come un romanzo. 

Si presenta alla Libreria Eli, con Noemi Sarracini e l'autore, e molte foto dell'epoca, rare o rarissime. 

Domenica 29 settembre ore 17,30
Libreria Eli
Viale Somalia 50/a Roma
ingresso libero 

29/08/24

E' in libreria - e su Amazon e in tutte le librerie online - "LA FINE DEL SOGNO - BEATLES, MANSON, POLANSKI", il libro sui due anni - 1969/70 che hanno cambiato il nostro mondo

 


E' da oggi in libreria "LA FINE DEL SOGNO - BEATLES, MANSON, POLANSKI", il libro sui due anni - 1969/70 che hanno cambiato il nostro mondo.

Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, "La fine del sogno" racconta in modo appassionante una delle storie più belle (e inquietanti) di sempre,  ricostruendo i fatti di due anni cruciali della nostra storia: 1969-1970, quelli che decretarono la fine della cosiddetta “Summer of Love”, l’Era dell’Acquario, di Woodstock, del Flower Power, della liberazione sessuale

Il sogno si infranse nel modo più tragico con la strage di Sharon Tate e dei suoi amici a Cielo Drive, Los Angeles, da parte di Charlie Manson e della sua lugubre “Famiglia”, ma anche con lo scioglimento dei Beatles, un trauma mondiale, dopo il travaglio seguito al celebre soggiorno in India nell’ashram di Maharishi e la preveggenza dell’orrore nei film di Roman Polanski usciti in quegli anni (tra i quali “Rosemary’s Baby”), di cui Sharon Tate era moglie all’epoca. 

Il libro racconta gli “inspiegabili” grovigli di casualità e circostanze che legano queste vicende biografiche (soprattutto quelle dei quattro Beatles) l’una all’altra, molto strettamente, da un punto di vista del tutto particolare: il breve e folgorante periodo in cui cade l’illusione di un “noi” creativo (e rivoluzionario) rapidamente scalzato dall’emersione di un “io” narcisista e distruttivo, passaggio cruciale del contemporaneo. 

“La fine del sogno” è un incredibile intreccio di musica, cinema, esoterismo e cronaca nera, appassionante come un romanzo.

Puoi acquistare il libro in tutte le librerie o su Amazon e tutte le altre librerie Online. 

Presto, la prima presentazione a Roma.

  • Editore ‏ : ‎ Arcana (23 agosto 2024)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 336 pagine, Euro: 19.50 (18.50 su Amazon)
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8892773011
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8892773011






21/07/24

"Ecco i 54 romanzi più belli degli ultimi 25 anni" (nessun italiano). La "playlist" di Franco Cordelli

 


Sul Corriere della Sera, Franco Cordelli risponde a suo modo alla classifica del «New York Times» che qualche giorno fa ha pubblicato la lista dei migliori libri del XXI secolo (i 24 anni trascorsi finora), incoronando Elena Ferrante.

Alle obiezioni di Alfonso Berardinelli che qualche settimana fa, a proposito della Fiera di Francoforte, stigmatizzava la quantità impressionante di narratori invitati e all'affermazione che "oggi la parola “libro” è sinonimo di romanzo, anche se poi quasi nessun autore o lettore sa più che cos’è un romanzo. C’è il nome della cosa, ma non c’è la cosa", Cordelli risponde che c'è in Italia, nella produzione narrativa italiana, in effetti, "la impossibilità di cogliere nella quantità qualcosa che somigli ad una qualsivoglia qualità. Ciò che davvero non c’è più non è il romanzo bensì la critica". 

"Ho dedicato buona parte del mio tempo nelle settimane che si sono succedute all’articolo di Berardinelli" scrive Cordelli, "nel tentativo di riordinare nella memoria (e nell’esplorare nella libreria) i libri che negli ultimi venticinque anni credo siano degni di essere letti. Non saprei dire, d’ognuno d’essi, quale sia migliore e quale meno convincente; quale più nuovo e quale tutto sommato «tradizionale»; ma so con certezza che la mia esperienza è molto diversa dalla classifica dei cento migliori romanzi pubblicata pochi giorni fa dal «New York Times». .

I miei cinquantaquattro autori sono fin troppi e deliberatamente ho escluso nomi di scrittori italiani per la ragione opposta a quella del «New York Times»: per la troppo poca distanza "critica". 

Ed ecco i libri scelti da Franco Cordelli (divisi a seconda della data di uscita in lingua originale):

2000
Zadie Smith DENTI BIANCHI Mondadori
Edmund White L’UOMO SPOSATO Playground

2001
Roberto Bolano PUTTANE ASSASSINE Adelphi
Anne Carson LA BELLEZZA DEL MARITO La Tartaruga
Philip Roth L’ANIMALE MORENTE Einaudi
Winfried Sebald AUSTERLITZ Adelphi
Claude Simon IL TRAM Nonostante

2002
Anita Brookner LA PROSSIMA AVVENTURA Giano
Jeffrey Eugenides MIDDLESEX Mondadori
Rohinton Mistry QUESTIONI DI FAMIGLIA Mondadori
Amos Oz UNA STORIA DI AMORE E DI TENEBRA Feltrinelli

2003
Monica Ali BRICK LANE Mondadori
Bernardo Atxaga IL LIBRO DI MIO FRATELLO Einaudi
Daša Drndić LEICA FORMAT La nove di Teseo

2004
Per Olov Enquist IL LIBRO DI BLANCHE E MARIE Iperborea
Colm Tóibin THE MASTER Bompiani
Abraham Yehoshua IL RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE Einaudi

2005
John Banville IL MARE Guanda
Joan Didion L’ANNO DEL PENSIERO MAGICO Il Saggiatore
Philippe Forest TUTTI BAMBINI TRANNE UNO Fandango
Kazuo Ishiguro NON LASCIARMI Einaudi
Enrique Vila-Matas DOTTOR PASAVENTO Feltrinelli

2006
Chimamanda Ngozi Adichle METÀ DI UN SOLE GIALLO Einaudi
Donald Antrim LA VITA DOPO Einaudi

2007
Anita Desai TUTTI I RACCONTI Einaudi
Cees Nooteboom TUMBAS Iperborea
Zachar Prilepin IL PECCATO Voland
Cristóvão Tezza BAMBINO PER SEMPRE Sperling & Kupfer

2009
Javier Cercas ANATOMIA DI UN ISTANTE Guanda
Edgar Doctorow HOMER & LANGLEY Mondadori
Pierre Michon GLI UNDICI Adelphi
William Trevor L’AMORE UN’ESTATE Guanda

2010
Jane Urquhart SANCTUARY LINE Nutrimenti

2011
Julián Herbert BALLATA PER MIA MADRE gran via

2012
Alice Munro USCIRNE VIVI Einaudi

2013
Sonali Deraniyagala ONDA Neri Pozza
Sergio del Molino NELL’ORA VIOLETTA Sellerio
Jamaica Kincaid VEDI ADESSO ALLORA Adelphi
Ricardo Piglia SOLO PER IDA BROWN Feltrinelli

2015
Jenny Erpenbeck VOCI DEL VERBO ANDARE Sellerio
Mathias Énard BUSSOLA e/o

2016
Graham Swift UN GIORNO DI FESTA Neri Pozza
Richard Ford TRA LORO Feltrinell
Javier Marías BERTA ISLA Einaudi
George Saunders LINCOLN NEL BARDO Feltrinelli

2018
Ottessa Moshfegh IL MIO ANNO DI RIPOSO E OBLIO Feltrinelli

2019
Viyun Li DOVE LE RAGIONI FINISCONO Nn Editore

2020
Colum McCann APEIROGON Feltrinelli
Marilynne Robinson JACK Einaudi
Martin Amis LA STORIA DA DENTRO Einaudi

2022
Cormac McCarthy IL PASSEGGERO, STELLA MARIS Einaudi
Julie Otsuka NUOTO LIBERO Bollati Boringhieri

2023
John Coetzee IL POLACCO Einaudi
Didier Eribon VITA, VECCHIAIA E MORTE DI UNA DONNA DEL POPOLO L’orma


18/07/24

Una copia di "Passeggiate Letterarie a Roma" in dono alla Libreria Eli fino al 9 agosto, per gli amici vecchi e nuovi.


La Libreria Eli di Roma che quest'anno ha ospitato i miei incontri sulle Passeggiate Letterarie a Roma, quest'estate offre la possibilità agli amici vecchi e nuovi che si recheranno in Libreria in questi giorni, di ricevere una copia gratuita del mio libro.

Ne sono molto molto felice e ringrazio Marcello Ciccaglioni e gli amici della Eli, con l'augurio di ritrovarci presto. Qui sotto, un estratto dalla Lettera inviata dalla Libreria agli amici e soci come bilancio della stagione appena trascorsa e stimolo per la nuova che arriva. F.

Anche quest’anno, grazie alla tua presenza siamo riusciti a portare avanti questo bellissimo progetto che racchiude l’essenza di eli: un luogo di incontro in cui condividere Esperienze, Libri e Idee.

Sono passati sette anni da quando abbiamo mosso i primi passi e ognuno di voi, chi prima chi dopo e chi ora, ci ha accompagnato e sostenuto in questo nuovo viaggio.

Ci rivolgiamo a te che frequenti i nostri corsi, a te che ti impegni nei gruppi di lettura e/o di scrittura, a te che partecipi ai nostri incontri, conferenze e presentazioni, a te che hai sottoscritto la nostra card… ma anche a te che ci leggi ogni settimana, che condividi i risultati raggiunti e ci conforti nei giorni meno soleggiati.
 
È grazie a te se non ci arrendiamo, stai contribuendo a rendere tutto questo possibile.
 
Per ringraziarti del tuo sostegno, fino al 9 agosto puoi passare in Libreria per ritirare un dono che noi di eli abbiamo pensato di regalarti: un prezioso compagno di avventure che ti accompagnerà in questa città stupenda che abbiamo il piacere di sentire nostra. Un dono che è stato ideato e realizzato all’interno del nostro Arcipelago. (*)
 
In quest’occasione, vorremmo proporti un’iniziativa che speriamo tu accolga con il nostro stesso entusiasmo e che garantirà a una libreria indipendente come la nostra di continuare a fare ciò che ci viene meglio: promuovere la cultura attraverso i libri.
 
Il più grande distributore italiano di libri ci ha offerto una collaborazione speciale, in virtù della quale potremo farti recapitare a casa, nel luogo di lavoro, in vacanza - ovunque tu voglia - entro 48 ore qualsiasi libro disponibile sul mercato, a patto che tu lo ordini attraverso di noi. Per fornirti questo servizio nel modo più rapido ed efficace possibile, ti proponiamo di effettuare un versamento dal valore minimo di 50€ che ci consentirà di farti recapitare in tutta Roma e in tutta Italia, i libri che deciderai di leggere, senza dover ogni volta perderti in farraginosi movimenti bancari. Naturalmente i versamenti potranno essere ripetuti e ogni mese avrai il saldo residuo.
 
Oltre alla spedizione completamente gratuita dei tuoi libri anche in vacanza, avrai accesso a molti altri vantaggi:
 
  • Sconto del 5% sui libri nuovi;
  • Sconto del 50% sui libri usati;
  • Sconto del 15% sui vini della Tenuta Le Velette;
  • Sconto del 30% sull’intero catalogo Palombi Editori;
  • Sconto del 15% su gadget e accessori, tra cui le nostre imperdibili abat-book;
Sicuri della tua sensibilità e del tuo appoggio, ti aspettiamo!
 
(*) L’Arcipelago di Eli è costituito da una serie di isole culturali e non solo. L’isola della Galleria La Tartaruga, quella della casa editrice Palombi e quella della Tenuta Le Velette.

E per mercoledì prossimo, 24 luglio, brindisi in Libreria per l' "Eliday"

 

Per ogni informazione: info@libreriaeli.it
 
Libreria ELI

di Nuova Stagione Srl

Viale Somalia 50 A

00199 – Roma

Tel. 0686211712