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25/12/20

Una notte di Natale speciale a Roma, 1202 anni fa - Da "La storia di Roma in 501 domande e risposte" di Fabrizio Falconi



E' in tutte le librerie (e in quelle online) La Storia di Roma in 501 domande e risposte di Fabrizio Falconi. Pubblichiamo un breve estratto sulla notte di Natale dell'anno 800 a Roma


244. Perché Carlo Magno è importante nella storia di Roma? 

Carlo Magno, figlio di Pipino il Breve e Bertrada di Laon, fu re dei franchi dal 768 e dei longobardi dal 774. Era diventato sovrano unico dal 771, dopo che il fratello, Carlomanno era morto in circostanze misteriose, e in breve aveva allargato i confini del regno dei franchi su gran parte dell’Europa occidentale. 

Carlo arrivò a Roma il sabato santo del 774 accolto dal papa Adriano i sul sagrato di San Pietro. Nacque proprio lì, sulla tomba dell’apostolo Pietro, una forte amicizia personale e politica, che cambiò le sorti della storia. 

Approfittando del fatto che il trono dell’Impero bizantino – legittimo discendente dell’Impero romano – fosse stato usurpato da una donna, Irene d’Atene, indusse il successore di Adriano, papa Leone III a considerare “vacante” il trono “romano”: così, la notte di Natale dell’anno 800, Carlo Magno fu solennemente incoronato dal papa, “imperatore”, termine mai più usato in Occidente dai tempi della morte di Romolo Augustolo, nel 476. In questo modo Leone III legò indissolubilmente i franchi a Roma, rivendicando da quel momento la supremazia del papa sui poteri temporali, terreni e rimettendo la città di Roma al centro della scena europea.





18/11/20

Dal 26 novembre in libreria il nuovo libro di Fabrizio Falconi: "La Storia di Roma in 501 domande e risposte"

 



Esce giovedì 26 novembre in tutte le librerie (e nelle vendite online) il nuovo libro di Fabrizio Falconi dedicato a "La Storia di Roma in 501 domande e risposte", un manuale che ripercorre le vicende della Città Eterna lungo 3000 anni di storia.  Qui riporto la prefazione al libro.

   Qualunque libro decida oggi di affrontare l’argomento complessivo della storia di Roma andrebbe incontro a un probabile fallimento. Non è soltanto una questione della quantità di tempo che è passata dai tempi della sua fondazione, ché esistono luoghi al mondo che possono vantare una storia millenaria ancora più lunga di quella di Roma.  La particolarità della città eterna è piuttosto quella di una storia enormemente complessa, di una città che ha saputo e potuto “cambiare faccia e pelle” molte e molte volte in questa lunghissima storia, rinascendo ogni volta dalle sue ceneri e restando comunque centrale  nella storia dell’Occidente anche nei momenti più bui.

    La via che si è scelta per questo volume è quella di un manuale di rapida consultazione e di agile lettura che, nel dipanarsi di cinquecentouno domande, ripercorre il nastro degli eventi più importanti della storia della città, degli eventi, delle glorie guerresche, delle invasioni subite, delle miserie e delle incoronazioni, dei potenti e del volgo, i quali compongono un insieme unico, una lunga storia che ogni volta può essere raccontata in modo diverso, senza tradire la realtà degli eventi.

   Si è scelto di suddividere il libro in dieci parti, la prima delle quali prende le mosse dalla fondazione stessa della città, più di settecento anni prima della nascita di Cristo e l’ultima delle quali giunge fino ai giorni nostri. 

   La quantità e la qualità degli eventi storici che hanno visto Roma protagonista sono dunque qui ripercorsi  senza dimenticare che qualunque tentativo di riassumere la storia della città – specie in un numero tutto sommato esiguo di pagine – resta sempre parziale e opinabile.

   Anche raccontandone la storia, Roma resta per coloro che la visitano e per coloro che la abitano, un mistero, custodito dalle sue stesse pietre millenarie. Questo tutto sommato è confortante anche per chi cerca, oggi, di raccontarla.  Perché, come scriveva Ferdinand Gregorovius nel 1870, “Roma è silenziosa e pesante, come fuori dal mondo, come intrecciata in se stessa e incantata. Lo scirocco persiste. I momenti più drammatici del tempo cadono qui senza eco, come nell'eternità.”