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06/11/18

L'amore si costruisce ?





L'amore si costruisce ?  

Ricordo una bella canzone di qualche anno fa di Ivano Fossati, che si intitolava proprio: La costruzione di un amore. La costruzione del mio amore/ Mi piace guardarla salire/ Come un grattacielo di cento piani/ O come un girasole diceva quel testo. 

Eppure si fatica sempre a immaginare l'amore come una costruzione.  Perché siamo dominati dall'idea che l'amore è il meno razionale dei sentimenti e il meno suscettibile di ordine esteriore. Proprio a causa del fatto che l'amore risponde soltanto al suo ordine interiore. 

Non è però in contrasto con questo, affermare che anche l'amore ha bisogno di cura. Tutti nella vita sperimentano che - come una pianta formata dall'essenza delle due anime che si amano - nessun amore resiste se non vi è una cura continua, assidua, dativa. 

L'amore vive cioè di una sua vita propria - nasce spontaneamente e molto spesso neanche da un perché: nasce da un riconoscimento reciproco e nasce come dono molto raro - ma nello stesso tempo ha bisogno di nutrirsi. Ha bisogno di nutrirsi soprattutto quel complesso di cose che sostengono l'amore: la stima, la coerenza, la fiducia, la presenza, il rispetto, la considerazione, la felicità, la festa, la gioia, la sincronia dei gesti, dei pensieri, l'ascolto. 

Questo, potrebbe definirsi più generalmente è il volersi bene. Che è la cura dell'amore, ciò che sostiene l'amore. 

Lo ha espresso bene uno scrittore molto (troppo?) prolifico come Erri De Luca con queste parole: Il volersi bene si costruisce. L'amore lo senti immediato, non ha tempo. E' dire "ti sento" , un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio. Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per una vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle sempre e comunque. 


Fabrizio Falconi