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24/05/22

Cosmateschi nel cuore di Londra: Una Meraviglia! Come e quando?

 




Nel cuore di Londra, alle spalle della minacciosa sede dell’MI5, la sede dei potenti servizi segreti britannici, c’è una via che risponde al nome di Thorney Street.

Andare alla ricerca di un tizio con quel nome sarebbe inutile perché Thorney era il nome dell’isola ormai dimenticata che anticamente ospitava quel lembo di terra. 

Fu su quest’isola, probabilmente per motivi di sicurezza, che negli anni quaranta dell’XI secolo Edoardo il Confessore decise di erigere il suo palazzo, vicino a un monastero benedettino fondato meno di un secolo prima da Re Edgar e San Dunstan, monastero che venne ampliato e dotato di una grande chiesa intitolata a San Pietro. 

La chiesa divenne nota come West Minster per distinguerla dall’East Minster cioè la cattedrale di St. Paul. 

La chiesa resistette per un paio di secoli finché Enrico III, contagiato dalla smania del nuovo stile gotico, decise di ricostruirla ex novo alla maniera moderna. 

Il 13 ottobre 1269 la nuova costruzione veniva consacrata con (è proprio il caso di dire) incastonato al suo interno un piccolo gioiello: uno dei rarissimi e per certo il più bello dei pavimenti cosmateschi in Inghilterra. 

A volere fortemente quei 7,5 mq di opus sectile fu l’abate Richard de Ware che li aveva ammirati durante il suo soggiorno ad Anagni presso papa Alessandro IV subito dopo la sua nomina nel 1258. 

Quei fantastici pavimenti italiani (il fascino del Made in Italy ha una storia insospettabilmente lunga) lo colpirono a tal punto che al suo ritorno in patria si portò dietro l’artigiano Odorico con la sua brava squadra di “piastrellisti” e una discreta quantità di pietre pregiate come porfido, serpentino, gabbro e altre pronte a trasformarsi nel suo piccolo sogno personale, reso ancora più unico dall’uso di materiali insoliti nella tradizione italiana come il vetro e dall’essere immerso e circondato dal cosiddetto “marmo di Purbeck”, un calcare scuro proveniente dal Dorset.

E oggi questo meraviglioso pavimento - italiano - fa bella mostra di sé nella Abbazia di Westminster, dove si celebrano le più importanti cerimonie dei reali di Inghilterra.

08/05/18

Tornano a splendere dopo un anno e mezzo di restauro, i magnifici mosaici di Santa Maria in Trastevere !


E' la storia di un equilibrio ritrovato il restauro della facciata di Santa Maria in Trastevere grazie al quale torna finalmente leggibile la secolare evoluzione storico-artistica, con la sua bellezza e il suo messaggio spirituale, di uno dei luoghi simbolo di Roma.

Dopo un anno e mezzo di lavori condotti dal team di restauratori della Soprintendenza Speciale di Roma e circa 400 mila euro di fondi spesi, gli splendidi mosaici medievali che tagliano orizzontalmente la facciata della basilica, con l'oro scintillante e la Madonna che domina la scena, tornano a dialogare con le pitture ottocentesche di Silverio Capparoni, finalmente visibili nei loro colori, e, in basso, con il portico settecentesco dell'architetto Carlo Fontana.

Il restauro, proprio per la compresenza di diversi stili e materiali, e per i vari interventi subiti dalla basilica, e' risultato fin da subito complesso.


"Quando parliamo di finanziamenti su Roma tocchiamo un tasto dolente. Roma e' una citta' che ha pochissime risorse, negli ultimi 20 anni ha avuto veramente poco. Abbiamo dovuto integrare, abbiamo potuto integrare il primo finanziamento ministeriale con i fondi che adesso la soprintendenza speciale di Roma riesce stabilmente ad avere grazie al 30% degli incassi del Colosseo". Lo ha affermato il soprintendente Francesco Prosperetti, alla presentazione per la stampa del restauro della facciata della basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma.

"Sono circa 13 milioni di euro ogni anno, che ci permetteranno di intervenire meglio di prima sul patrimonio monumentale romano", ha aggiunto. "Il restauro non e' costato molto, attorno ai 400.000 euro. E' durato 15 mesi, con un grande lavoro di abnegazione da parte del team al femminile delle restauratrici del consorzio Roma che hanno sfidato le intemperie su questa facciata molto esposta anche nel periodo invernale", ha sottolineato.


Fonte: ANSA e ASKANEWS

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