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24/02/20

100 film da salvare alla fine del mondo: 57. Fino all'ultimo respiro (À bout de souffle) di Jean-Luc Godard (1960)


Questo blog dedica, ad appuntamenti fissi - ogni lunedì - un catalogo personale dei miei 100 film da salvare "alla fine del mondo".  Non saranno ovviamente vere e proprie recensioni, ma un piccolo campionario degli affetti per queste opere che hanno segnato epoche e vite di molti, se non di tutti. 

100 film da salvare alla fine del mondo: 57. Fino all'ultimo respiro (À bout de souffle) di Jean-Luc Godard (1960)

Uno dei più bei film di sempre del cinema francese. Michel Poiccard (Jean-Paul Belmondo) è un gangster che lascia la Cote d'Azur per andare a prendere dei soldi a Parigi; lungo il percorso uccide  un poliziotto che lo vuole fermare per un controllo; a Parigi ritrova l'amante americana (Jean Seberg) e si dà da fare per rintracciare l'emissario, sempre braccato dalla polizia.

Jean-Luc Godard firma con quest'opera, il cui soggetto gli venne ceduto da François Truffaut nel 1959, (anno in cui quest'ultimo presentò a Cannes I 400 colpi), una sorta di manifesto della Nouvelle Vague, movimento formato da giovani e promettenti registi francesi, che nacque alla fine degli anni '50 con spirito di contestazione e innovazione di quelle categorie ormai solidificate del cinema del passato. 

Sfruttando la lezione dell'esperienza neorealista del cinema italiano e del cinema di genere noir americano, A' bout de souffle rivoluziona ogni canone, facendosi bandiera, filologicamente, di una estetica esistenzialista, alla quale il mezzo cinematografico - riprese sempre mobili e sconnesse, montaggio frammentato, particolari iperrealistici, attenzione maniacale per gesti e movimenti degli attori - presta al pieno le sue possibilità tecnico/espressive. 

Anche filosoficamente, il film, è un tributo alle tematiche esistenzialiste: Belmondo e Seberg incarnano i ruoli di due irregolari, che non possono e non vogliono, non potendo, sottostare alle regole grigie della società, e che scelgono di vivere con piena consapevolezza le loro volatili esistenze fino alla fine, fino alla reale eventualità che siano bruciate del tutto. 


Una lezione di stile e di coerenza che ancora oggi appassiona e non perde colpi.