C'è una bellissima favola.
 "La favola dei tre anelli", che 
Boccaccio 
racconta nel 
Decameron, e che ci dice molte cose, incredibilmente, 
anche sugli estremismi religiosi e sul relativismo di oggi, ma anche sul conflitto tra civiltà, che va 
tanto di moda sbandierare.  La favola è antichissima, e secondo 
Renan 
è di origine islamica: viene dai tempi del 
sufismo nei tempi della 
dominazione araba in Andalusia.
La favola narra dunque di Saladino, che chiamato al suo cospetto un 
grande saggio ebreo, gli chiede quale sia a suo parere fra le tre 
Leggi - 
quella di Mosè, quella di Gesù e quella di Maometto - la 
vera.  Il saggio ebreo gli risponde
 con questa favola.
Un uomo aveva 
un anello preziosissimo, passato nella sua famiglia di generazione in 
generazione. 
Poco prima di morire, non volendo fare torto a nessuno 
dei suoi tre amatissimi figli, si fa riprodurre da un orafo due copie 
dell'anello originale, e muore, lasciando credere a ciascun figlio di 
essere lui l'erede dell'anello. 
Ed ecco la conclusione di Boccaccio: 
" E così vi dico, Signor mio, delle tre Leggi alli tre popoli dati da 
Dio Padre, delle quali la quistion proponeste: ciascuno la sua 
eredità, la sua vera Legge, e i suoi comandamenti si crede aver a 
fare; ma chi se l'abbia, come degli anelli, ancora ne pinde la 
quistione." 
Volendo meditare questa favola, e la sublime conclusione di Boccaccio, 
la prima cosa che viene in mente è che essa contiene un profondo 
messaggio sia contro il fondamentalismo dogmatico, sia contro il 
relativismo etico, che oggi 
sembrano essersi spartiti il dominio del mondo. 
Contro il relativismo, perché...
 l'anello vero ESISTE !  E il padre 
sa 
quale è ! 
Contro il fondamentalismo dogmatico: perché.... Solo il padre - ovvero Dio ? -
 sa quale è 
l'anello vero, la certezza più in generale, il riconoscimento, cioè la 
certezza umana, 
è sempre fallibile e provvisoria (ovviamente 
escludendo la rivelazione,  che si basa appunto su una 'rivelazione' 
di fede agli uomini) perché ... come dice Boccaccio, in  modo sublime la 
questione
 'ancora ne pinde', cioè la questione è ancora
 in sospeso. 
Ciò non vale ovviamente solo per il fondamentalismo dogmatico 
RELIGIOSO. Ma anche per il 
fondamentalismo dogmatico PRAGMATICO-SCIENTIFICO:  Anche nelle scienze 
sarebbe pazzo chi  credesse un giorno di aver finito la ricerca, di 
aver esaurito la verità. Anche nelle scienze, come per ogni altra 
questione umana,
 "la quistione ancora ne pinde."