Non c'e' alcun bisogno di reagire a
un pericolo fittizio come l'asservimento a una cultura
straniera, che secondo qualcuno ci sta minacciando. Il pericolo
e' ben piu' concreto: secondo il filosofo tedesco JurgenHabermas, la societa' civile deve guardarsi dal sacrificare
sull'altare della sicurezza le virtù democratiche di una societa'
aperta: la liberta' degli individui, la tolleranza verso la
diversita' delle forme di vita, la disponibilita' a immedesimarsi
nelle prospettive altrui.
Nel suo modo di esprimersi - afferma Habermas in
un'intervista a Le Monde riportata da Repubblica - il
fondamentalismo jihadista ricorre a tutto un codice religioso,
ma non e' affatto una religione. Al posto dei termini religiosi
di cui fa uso potrebbe usare qualunque altro linguaggio
devozionale, o anche mutuato da una qualunque ideologia che
prometta una giustizia redentrice.
Spera che gli attacchi a Parigi non cambino l'atteggiamento
della Germania sui rifugiati: Siamo tutti sulla stessa barca.
Il terrorismo e la crisi dei rifugiati costituiscono sfide
drammatiche, forse definitive, ed esigono solidarieta' e una
stretta cooperazione che le nazioni europee non si decidono
ancora ad avviare.
Mi sono a lungo occupato di Habermas negli anni del mio dottorato in Filosofia. Purtroppo le sue posizioni sono molto annacquate rispetto ai tempi di Marcuse e Adorno. Temo che gli intellettuali di sinistra abbiano tutti ceduto al capitale, compreso Habermas. La sua voce critica resta sempre interessante, ma è davvero difficile barcamenarsi in un linguaggio così astruso e arzigogolato. Ad ogni modo ho scritto qualcosa su di lui qui:
RispondiEliminahttps://ilbarattolodelleidee.wordpress.com/2016/10/30/habermas-azione-e-interazione/
Potrebbe risultare utile a chi volesse farsi un'idea generale del suo pensiero.
Personalmente mi sono occupato di Habermas in occasione della mia tesi di dottorato. A distanza di anni ho ormai realizzato che l'autore ha di fatto seppellito la spinta critica della scuola di Francoforte, determinandone la definitiva sepoltura. Annacqua eccessivamente il tema della reificazione e della critica alla razionalità strumentale nel mare sempre cristallino dell'intesa universale, dove la differenza viene semplicemente messa a tacere e scompare la possibilità stessa della critica. Ho scritto un breve post introduttivo sull'autore che potrebbe essere utile a chi vuole saperne di più sull'autore. Se ti va puoi passarmi a trovare, potrebbe essere una bella occasione di confronto
RispondiEliminahttp://ilbarattolodelleidee.org/2016/10/30/habermas-azione-e-interazione/
Ciao!