INTRODUZIONE da Roma Segreta e Misteriosa, da oggi in libreria.
Roma per me è un sogno concreto. Non è questione di colori, o di storia. E’ la realizzazione di un sogno misterioso contenuto all’interno di ciascuno di noi, nell’anima di ciascuno.
Provo a spiegarmi meglio: Roma esiste prima che nella sua materia, nella sua forma, nelle sue colonne, nei suoi tempi, nei suoi anfiteatri, nei suoi muri scrostati. Roma è secondo me prima di tutto, un’idea. L’idea dei progenitori. Roma è stata fondata, e già dalle leggende relative alla fondazione, noi sappiamo che vi era l’idea di fondare una città perfetta, legata al favore degli dei, degli astri del cielo, e della natura.
L’idea degli antenati poi, si è legata ad un sogno di perfezione e di centralità – caput mundi. L’idea di perfezione e di centralità, a sua volta, ribadita dalla nuova fondazione cristiana sulla tomba di Pietro, si è deteriorata nel corso dei secoli, si è sgretolata, si è smaterializzata sotto i colpi e le onde di infinite stratificazioni che hanno come disperso il senso di quella centralità, senza mai cancellarlo del tutto.
Anche oggi, Roma si presenta unica. Unica, perché l’idea che vive sotto le sue viscere continua ad essere viva, ed unica. E la si percepisce con forme mutate, in ogni angolo, in ogni pietra sopravvissuta. L’idea di Roma vive nelle catacombe e nei trionfi barocchi. Essa – quell’idea – è pervasa di sacro e profano, proprio perché fa parte dell’archetipo umano dell’imago urbis che mette d’accordo il favore degli dei con l’armonia della natura.
Due millenni prima della città utopica rinascimentale, Roma è un progetto di armonia universale, continuamente decadente e decaduto, sepolto dalla polvere, e rinnovato dall’inquietudine umana. Ecco anche perché la sua decadenza è diversa da quella di altre città che furono ‘centrali’ come Heliopolis-Il Cairo o Istanbul-Costantinopoli.
L’idea di Roma non è morta: essa appartiene all’anima di ciascuno, esattamente come duemila e cinquecento anni fa, e questa affermazione paradossale la si riscontra come vera negli occhi di chi si imbatte, e viene come viandante o pellegrino su una strada tracciata da migliaia di vite prima della sua.
Proprio perché l’idea di Roma è l’idea della nostra vita-madre. Qualcosa alla quale non si può fare a meno di tornare, perché appartiene alla nostra origine.
E dunque proprio a coloro che amano Roma, ai suoi abitanti, alle centinaia di migliaia di visitatori che ogni anno vengono da ogni parte del mondo a scoprirla, a coloro che la sognano da lontano, questo libro è dedicato.
Si è scelto un itinerario tematico, che attraversa la Città Eterna, nei suoi più diversi aspetti: nella prima parte La Roma misteriosa dei Papi, si affrontano le uccisioni, i riti segreti e macabri, conclavi come complotti, sparizioni, spie, messaggi segreti, avvelenamenti, cadaveri fatti sparire: la storia di duemila anni di Papato a Roma, oltre alla guida del cattolicesimo nel mondo, è anche questo; la seconda parte è dedicata al mondo sotterraneo: dalle origini della Cloaca Maxima, la rete fognaria più antica del mondo, il mistero dei cunicoli, degli antri segreti della Roma Antica che ancora oggi ospitano vita e leggende, delle Catacombe lungo le vie consolari e nelle antiche chiese: centinaia di chilometri di cunicoli nascosti, passaggi segreti, migliaia di sepolture, una specie di città parallela, la città dei morti, teatro in passato di antichi riti e oggi di complicate esplorazioni; la terza parte si occupa invece delle visioni e dei fantasmi che hanno scandito la vita millenaria di Roma: la città eterna è stata la città che forse più di ogni altro, ha celebrato l’unione dell’uomo con il fantastico, visioni religiose che hanno cambiato la storia del Cristianesimo, e che sono proseguite fino ai giorni nostri e apparizioni di fantasmi pagani, che sin dalla Roma Antica e più indietro nel tempo fin dalla sua fondazione hanno segnato la storia della città; nella quarta parte si affronta la Roma capitale dell’esoterismo (dagli antichi riti mitraici, fino ai Cavalieri di Malta e ai Templari, Roma ha esercitato un potere di fascinazione nei confronti di logge, massonerie, sette alchemiche, una lunga storia che viene narrata attraverso i luoghi più rappresentativi); nella quinta parte sono protagonisti gli obelischi, le guglie, le reliquie, le torri (con i suoi tredici obelischi originali egizi - la città che ne ha di più al mondo - e con il suo incredibile elenco di colonne, torri e campanili, Roma è la città che più ha cercato di elevarsi, nel corso della sua storia, verso il cielo, verso il mistero dell’universo); nella sesta parte verrà dato spazio alla Roma del terrore (da Campo de’ Fiori, teatro del macabro rogo di Giordano Bruno, al Palco delle decapitazioni di Castel Sant’Angelo, dove si esibiva il celebre Mastro Titta, ai martiri cristiani); le rovine sono poi le protagoniste della settima parte (sono moltissime le storie di sapore gotico legate a questi luoghi che esprimono la grandezza della città eterna nel tempo, e il suo lento, continuo decadimento); l’ottava parte è dedicata alle statue di Roma (ci sono nella città Eterna quelle che parlano: dalla più celebre, quella di Pasquino, a quella del Marforio, finita per diventare il simbolo de La Grande Bellezza, il film con il quale Paolo Sorrentino ha vinto il premio Oscar); nella nona parte il protagonista vero è il Tevere, con i luoghi e le storie del fiume che hanno accompagnato quasi tremila anni di storia di Roma; e infine l’ultima parte che è un omaggio agli angoli più nascosti della Città, agli aneddoti e alle storie più sconosciute.
Questo libro si propone dunque di non essere solo memoria. Ma tessuto vivo. Il fascino di Roma è presente ogni giorno proprio grazie alla sua storia millenaria, che non si finisce mai di raccontare.
Scriveva Sigmund Freud:
Facciamo dunque un ipotesi fantastica che Roma non sia un abitato umano, ma un'entità psichica dal passato similmente lungo e ricco, una entità in cui nulla di ciò che un ha acquistato esistenza è scomparso, in cui accanto alla più recente fase di sviluppo continuano a sussistere tutte le fasi precedenti.
In questa continua commistione tra presente e ieri, tra storia e quotidiano sta forse il segreto più suggestivo di questa città immortale.
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