Ma perché nessuno parla di Athena?
01/03/23
Ma perché nessuno parla di "Athena"? Il grande film di Romain Gavras
Ma perché nessuno parla di Athena?
27/09/22
Arriva il nuovo libro di Emmanuel Carrère sul processo del secolo, a Parigi, contro i terroristi del Bataclan
Parigi. V13. Il processo del secolo al terrorismo islamico. V come venerdì, 13 come 13 novembre 2015, il giorno in cui Parigi fu attaccata dal commando jihadista di Salah Abdeslam, l’unico terrorista sopravvissuto di quella notte maledetta: 130 morti e 350 feriti tra il Bataclan, lo Stade de France e alcuni bistrot della capitale.
28/08/22
25 anni dalla morte di Diana Spencer: una morte piena di misteri. La collisione con una Fiat uno bianca mai rintracciata
Fra 3 giorni l'anniversario - il 25mo - della morte di Diana Spencer. Nonostante sia passato molto tempo non accenna a diminuire l'interesse per una donna a cui sono stati dedicati film, opere, serie tv, e per la sua morte ancora piena di misteri.
Ripercorriamone le circostanze:
18/10/21
Quando Pollock fece la prima mostra in Europa e non vendette nemmeno 1 quadro. Oggi quegli stessi valgono 40 milioni di dollari l'uno.
Incredibile parabola, quella di Jackson Pollock, e dell'arte moderna. La fortuna di questo meraviglioso, grandissimo artista, seguì infatti strade del tutto particolari e imprevedibili.
Nato nel 1912 a Cody, nel Wyoming, Jackson era il più giovane di cinque fratelli. Suo padre faceva l'agricoltore ed in seguito diventò un agrimensore alle dipendenze dello stato, con il giovane Jackson che trascorse la sua gioventù tra l'Arizona e la California, mostrando subito un carattere difficile, schivo e introverso, refrattario alla regole scolastiche della High School di Reverside e della Manual Arts High School di Los Angeles, dalle quali venne espulso per indisciplina.
La svolta per Jackson si creò quando ebbe l'occasione di entrare a contatto con i nativi americani mentre accompagnava il padre ad effettuare i rilevamenti agricoli. Anni dopo, Pollock realizzò i suoi quadri più famosi, inaugurando il metodo del "dripping" (cioè lo sgocciolamento della vernice direttamente sulla superficie delle tele poste orizzontalmente sul pavimento) tra il 1947 e il 1950.
Pollock diventò molto noto negli Stati Uniti in seguito alla pubblicazione di un servizio di quattro pagine della rivista Life dell'8 agosto 1949 che si chiedeva: «È il più grande pittore vivente degli Stati Uniti?».
Eppure, nella vecchia Europa, nessuno lo conosceva, ed è incredibile pensare oggi che dei quindici grandi quadri che Pollock espose per la prima volta nel vecchio continente, nella famosa mostra alla galleria Facchetti di Parigi, nel marzo 1952 (quattro anni prima della sua morte), nessuno, neanche uno fu venduto.
Tutti e 15 i quadri, pur in presenza di qualche manifestazione di interesse, tornarono alla fine in America, invenduti, nonostante i più piccoli costassero 2.000 franchi e i più grandi 8.000 o 9.000 franchi.
Anche Malraux, all'epoca ministro della cultura francese, che si era innamorato dei quadri e voleva comprarli per lo Stato Francese, non riuscì a trovare il credito necessario.
Per il pubblico la mostra fu uno scandalo, i vecchi dicevano che era la fine dell'arte, che quei quadri erano dipinti con la coda dell'asino.
Ebbene, nel marzo scorso Numero 32, opera di Pollock del 1949, è stato venduto a 40 milioni di dollari.
E oggi il solo catalogo di quella storica e sfortunata mostra si vende per 350 euro come si vede qui.
22/02/21
A Versailles torna a splendere il famoso Teatro di Maria Antonietta
29/12/20
E' morto il grande Pierre Cardin
Di Patrizia Vacalebri per ANSA
Addio a Pierre Cardin, lo stilista italiano nato a Sant'Andrea di Barbarana, frazione del comune di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso, in Veneto, ma cresciuto in Francia, paese dove mosse i primi passi nella moda e crebbe, fino a diventare uno tra i piu' importanti couturier della seconda meta' del Novecento, un gigante della moda e del design e' morto oggi 29 dicembre.
In realta' il cuore di Pietro Costante Cardin, nato il 2 luglio 1922, da una famiglia di facoltosi agricoltori, finiti in poverta' dopo la prima guerra mondiale, era rimasto sempre in Italia.
Forse tra tutti i couturier del secolo scorso, nati in Italia e cresciuti in Francia, Cardin e' stato quello che ha rappresentato al meglio quel mix di stile tra Italia e Francia, motivo determinante del suo successo.
La poverta' della sua famiglia diede al giovane Pietro una grande motivazione per la ricerca del riscatto. La miseria spinse infatti i suoi genitori a trasferirsi in Francia nel 1924 quando aveva solo due anni. E a soli 14 anni nel 1936, il giovane Pierre, il cui nome italiano, Pietro, era stato francesizzato, comincio' l'apprendistato da un sarto a Saint- Étienne.
Dopo una breve esperienza da Manby, sarto a Vichy, nel 1945 giunse a Parigi lavorando prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli.
Primo sarto della maison Christian Dior durante la sua apertura nel 1947 (dopo essere stato rifiutato da Cristobal Balenciaga) fu partecipe del successo del maestro che invento' il New Look.
Nel 1950 fondo' la sua casa di moda, cimentandosi con l'alta moda nel '53.
Cardin divenne celebre per il suo stile futurista, ispirato alle prime imprese dell'uomo nello spazio.
Preferiva tagli geometrici spesso ignorando le forme femminili.
Amava lo stile unisex e la sperimentazione di linee nuove.
Nel 1954 introdusse il bubble dress, l'abito a bolle.
Cardin e' stato un antesignano anche nella scelta di nuovi mercati e nel firmare nuove licenze. Nel '59 fu il primo stilista ad aprire in Giappone un negozio d'alta moda. Sempre in quell'anno fu espulso dalla Chambre Syndacale francese, per aver lanciato per primo a Parigi una collezione confezionata per i grandi magazzini Printemps. Ma fu presto reintegrato.
Tuttavia, Cardin e' stato membro della Chambre Syndicale de la Haute Couture et du Pret-a'-Porter e della Maison du Haute Couture dal 1953 e si dimise dalla Chambre Syndacale nel 1966.
Le sue collezioni dal 1971 sono state mostrate nella sua sede, l'Espace Cardin, a Parigi, prima di allora nel Teatro degli Ambasciatori, vicino all'Ambasciata americana, uno spazio che il couturier ha utilizzato anche per promuovere nuovi talenti artistici, come teatranti o musicisti.
Come molti altri stilisti Cardin decise nel 1994 di mostrare la sua collezione solo ad un ristretto gruppo di clienti selezionati e giornalisti.
Nel 1971 Cardin venne affiancato nella creazione d'abiti dal collega Andre' Oliver, che nel 1987 si assunse la responsabilita' delel collezioni d'alta moda, fino alla sua morte nel 1993.
Lo stilista amava la mondanita', il mondo del jet set, cosi' nel 1981 acquisto' i celebri ristoranti parigini Maxim's.
In breve tempo apri' filiali a New York, Londra e a Pechino nel 1983 e vi affianco' una catena di hotel.
Tra le licenze della linea Maxim's c'era anche un'acqua minerale che veniva prelevata ed imbottigliata a Graviserri nel comune di Pratovecchio Stia, provincia di Arezzo.
La passione degli immobili. Cardin era entrato in possesso delle rovine di un castello a Lacoste abitato nel passato dal Marchese de Sade. Dopo aver ristrutturato il sito, lo stilista vi organizzava dei festival teatrali.
Cardin aveva ritrovato le sue radici italiane anche con l'acquisto del palazzo Ca' Bragadin a Venezia dove risiedeva durante i suoi frequenti soggiorni nella citta' lagunare (nella calle attigua c'e' uno spazio espositivo).
Negli anni '80 aveva acquistato il Palais Bulles (Il palazzo delle bolle) progettato dall'eccentrico architetto Lovag Antti. Tutto, dal pavimento al soffitto, era riempito da forme sferiche. Con il suo teatro da 500 posti a sedere, le piscine con vista sul Mar Mediterraneo era spesso luogo di feste ed eventi.
L'interno era arredato con pezzi di design, le Sculptures utilitaires disegnate dallo stesso Cardin, che dal 1977 ha dato vita ad una collezione di mobili eleganti dalle forme sinuose. Nel golfo di Cannes, a The'oule-sur-Mer, a sud della Francia, quest'opera architettonica nell' 88 e' stata designata dal Ministero della Cultura quale monumento storico.
Anche un docu-film sulla vita di Cardin presentato al Festival del cinema di Venezia nel 2019: House of Cardin di P. David Ebersole, Todd Hughes.
Un viaggio che esplora in ogni aspetto quello che molti definiscono l'Enigma Cardin, vista la riservatezza dell'uomo, e la capacita' dell'artista e uomo d'affari di creare un impero, dal valore che ha superato un miliardo di dollari, innovando nello stile, legando il suo nome a centinaia di prodotti e con una capacita' senza uguali di esportare haute couture all'estero.
"Tutto e' cominciato con 200mila cappotti rossi venduti negli Usa" rivelava nel biopic, mostrando i capi con cui era riuscito ad affermarsi sui mercati sovietico e cinese gia' dagli anni '70.
Cardin "e' un imperatore totale" dice nel film Jean-Paul Gautier, intervistato fra gli altri, con Sharon Stone, Naomi Campbell, Philippe Starck.
Sempre nel docufilm la moda e la vita privata, come i grandi amori con Andre' Oliver (morto nel 1993 di Aids) e Jeanne Moreau.
Nel luglio 2019, anche una mostra monografica dedicata al "gigante della moda" negli Usa, nel Brooklyn Museum.
03/11/20
Juliette Récamier, la Donna più bella di Francia (12)
Juliette Récamier, la Donna più bella di Francia (12)
18/01/20
Sabato d'Arte: "Le coin de table" di Henri Fantin-Latour, 1872
Si nota l'assenza di Albert Mérat che ha rifiutato di posare con Arthur Rimbaud dopo l'incidente alla cena del 2 marzo 1872 : Rimbaud aveva interrotto una lettura di Jean Aicard e aveva costretto i poeti a portarlo fuori con la forza
Il gruppo è rappresentato alla fine di un pasto attorno a un tavolo, vediamo: seduto, da sinistra a destra: Paul Verlaine , Arthur Rimbaud , Léon Valade , Ernest d'Hervilly , Camille Pelletan . in piedi, da sinistra a destra: Pierre Elzéar , Émile Blémont , Jean Aicard .
Un vaso pieno di fiori, in primo piano, è il simbolo del poeta assente, Albert Mérat.
In primo piano, possiamo vedere, su una tovaglia bianca sul bordo di un tavolo, una ciotola di frutta, una caraffa piena di vino e un mazzo di fiori a destra, un'altra caraffa quasi vuota a sinistra, piccoli frutti colorati sparsi, una tazza di caffè, un piattino e un cucchiaio.
Sullo sfondo, il gruppo di figure - cinque delle quali sedute e tre in piedi - si distingue nettamente con gli abiti neri e le facce molto somiglianti.
I personaggi adottano varie pose: una lunga pipa con una mano, l'altra con un libro aperto; mano nel panciotto, sopra un orologio da tasca; di profilo, indossa un cappello a cilindro; mento appoggiato con una mano all'estremità di un braccio pendente; capelli arruffati, mano destra con in mano un bicchiere vuoto; braccia incrociate ... Tutte le persone rappresentate sul dipinto sono vestite di nero ad eccezione di Camille Pelletan che è in grigio.
Il ritratto da parte di Fantin-Latour del giovane poeta di Charleville, Rimbaud, è, con la famosa foto fatta da Étienne Carjat, la rappresentazione di Rimbaud più conosciuta e riprodotta.
Il dipinto fu venduto "agli inglesi", poi acquistato da Émile Blémont che lo donò al Louvre nel 1910.
È una delle "105 opere decisive della pittura occidentale " che costituisce il museo immaginario di Michel Butor.
Attualmente si trova nel Museo D'Orsay, a Parigi dove è uno dei dipinti più ricercati dai visitatori.
26/10/19
Sabato d'Arte: Il "Fregio" della Casa di Gauguin nelle Isole Marchesi conservato al Museo d'Orsay di Parigi
La sensuale semplicità di questo tipo di decorazione segna la nascita di un'estetica "primitivista" che, nel XX secolo, conoscerà brillanti sviluppi con Matisse, Derain, Lhote e Picasso.
I pannelli della "Casa del Piacere" di Gauguin sono oggi conservati al Museo d'Orsay di Parigi, mentre sul frontone della capanna delle Isole Marchesi sono state apposte delle copie.
Paul Gauguin (1848-1903)
Basso rilievo in legno della Casa del Piacere 1902
Bassorilievo policromo di legno di sequoia
Cm 284 x 732
Musée d'Orsay
30/08/19
Il giorno in cui Hemingway liberò il bar dell'Hotel Ritz a Parigi.
Dopo essere sopravvissuto alla prima guerra mondiale e alla guerra civile spagnola - dove aveva abbattuto i confini tra reporter e combattente - Hemingway era riuscito a infilarsi tra le truppe statunitensi della 4a divisione che sbarcarono sulle spiagge della Normandia il D-Day.
Come alcuni "gloriosi dilettanti" che si erano offerti volontari per aiutare l'Ufficio dei servizi strategici, un ramo dei servizi di intelligence statunitensi, trascorse un mese a sfrecciare in una jeep tra le prime linee, entrando in contatto con i combattenti della resistenza francese locali tra le forze statunitensi in progresso e i tedeschi in ritirata.
Era esattamente il tipo di situazione ad alto rischio e drammaturgica in cui lo scrittore si crogiolava, anche se imbarazzava sua moglie Martha Gellhorn, che prendeva il suo lavoro come reporter di guerra molto più seriamente. Uno di quei combattenti della Resistenza in seguito ricordò l'ossessione di Hemingway per il lussuoso hotel di Parigi, dicendo che parlava di poco altro ma "essere il primo americano a Parigi e liberare il Ritz".
Hemingway si era innamorato del Ritz come scrittore senza un soldo a Parigi negli anni '20 insieme a F. Scott Fitzgerald, una volta in seguito immortalato in "Una festa mobile". Con l'aiuto dei suoi contatti nella divisione corazzata americana, comandata dal altrettanto appariscente generale George S. Patton, Hemingway combatté insieme al comandante francese Generale Philippe Leclerc, i cui carri armati avevano ricevuto l'onore di liberare Parigi.
La sua umile richiesta: avere abbastanza uomini per liberare il bar del Ritz. Con sorpresa dello scrittore, ricevette un'accoglienza gelida e fu licenziato. Ma Hemingway perseverò e il 25 agosto si presentò all'hotel sulla bellissima Place Vendome di Parigi in una jeep montata con una mitragliatrice alla testa di un gruppo di combattenti della Resistenza.
Fece irruzione nell'hotel e annunciò che era venuto a liberarlo personalmente e il suo bar, che era servito da abbeveratoio per una lunga fila di dignitari nazisti, tra cui Hermann Goering e Joseph Goebbels.
Il direttore dell'albergo, Claude Auzello, gli si avvicinò e Hemingway chiese: "Dove sono i tedeschi? Sono venuto per liberare il Ritz".
"Monsieur", rispose il direttore: "Se ne sono andati molto tempo fa. E non posso lasciarla entrare con un'arma."
Hemingway mise la pistola nella jeep e tornò al bar, dove si dice che avesse corso un conto per 51 martini a secco. "Indossava l'uniforme e impartiva ordini con tale autorità che molti pensavano che fosse un generale", ha ricordato il capo barman del Ritz, Colin Field.
Secondo il fratello di Hemingway, Leicester, lo scrittore perquisì la cantina con i suoi uomini, prendendo due prigionieri e trovando un eccellente stock di brandy. Ispezionando il tetto e i piani superiori, non trovarono altro che le lenzuola che si asciugavano nel vento, che erano piene di fori di proiettili.
Hemingway in seguito scrisse che non poteva sopportare il pensiero che i tedeschi avessero sporcato la stanza che condivideva con la sua amante Mary Welsh, che avrebbe sposato nel 1946.
I due rimasero insieme fino al suicidio di lui nel 1961.
Hemingway scrisse del suo soggiorno in hotel con il suo gruppo di irregolari in un racconto del 1956, "Una stanza sul lato giardino", che è stato recentemente portato alla luce dalla rivista Strand negli Stati Uniti. In esso cita il poeta simbolista francese Charles Baudelaire e descrive come i suoi uomini abbiano bevuto lo champagne del Ritz mentre pulivano le loro armi e si preparavano per la fase successiva nello "sporco commercio della guerra".
Gli studiosi ritengono che potrebbe essere questa, la parte di un lavoro più grande che Hemingway aveva pianificato, per descrivere nel dettaglio le sue esperienze in guerra.
Le scorrerie di Hemingway al Ritz non sfuggirono all'attenzione dei suoi superiori, con minacce di essere deferito alla corteo marziale per aver indossato le armi come corrispondente di guerra.
Le accuse furono tranquillamente lasciate cadere, per evitare imbarazzo per i servizi segreti statunitensi, e dopo la guerra lo scrittore ricevette silenziosamente una medaglia di stella di bronzo per aver lavorato "sotto tiro nelle aree di combattimento per ottenere un quadro accurato delle condizioni belliche e delle posizioni".
Anche il Ritz alla fine lo perdonò, nominando un piccolo bar dopo Hemingway nel 1994.
Fonte LPN - La Presse
02/04/19
Il grande Milan Kundera compie 90 anni. Celebrazioni in Francia e nella Repubblica Ceca.
17/10/18
A Parigi nel nuovo meraviglioso spazio della Fondation Vuitton una grande mostra dedicata a due geni irregolari: Schiele e Basquiat.
TUTTE LE INFO SULLA MOSTRA QUI
08/06/18
Esposto per la prima volta a Parigi "Trix", il Principe (vero) dei Tirannosaurus Rex
23/02/18
Mentre in Italia si parla, in Francia si riparte dalla Cultura (e dalle Biblioteche).
28/02/17
All'asta in Francia disegni foto e scritti di Jules Verne, tra i quali anche la Mappa de "L'Isola Misteriosa".
20/01/17
"Al di là della filosofia" di Emil M. Cioran (Recensione).
Ma il sodalizio avrò breve durata: nel marzo del 1944, infatti, l’“ebreo errante” Fondane, arrestato dalla polizia del regime collaborazionista di Vichy, viene prima internato a Drancy, poi deportato ad Auschwitz (con il penultimo convoglio partito per quel campo), dove troverà la morte tra il 2 e il 3 ottobre dello stesso anno.
Cioran inutilmente tenta dapprima di sottrarre l’amico all’arresto, e poi, una volta a Drancy riesce a ottenere una promessa di liberazione, ma soltanto per lui. La sorella dello scrittore dovrà comunque partire per i campi. Fondane non accetta di separarsi dalla sorella, abbandonandola al suo destino. Preferisce rinunciare alla liberazione - e anche alla moglie che lo aspetta - e va incontro insieme alla sorella, al suo tragico destino.
Cioran omaggia Fondane con un toccante ritratto, pubblicato sulla rivista Non Lieu (1978) e successivamente negli Exercices d’admiration (1986).
Le tre interviste raccolte in questo volume (in compagnia di Leonard Schwartz (1986), Ricardo Nirenberg (1988) e Arta Lucesco Boutcher (1992) ) , incentrate sul ricordo personale di Cioran della figura e dell’opera di Benjamin Fondane, restituiscono l’immagine di un uomo di grande integrità morale, visionario e pessimista, cultore del dubbio e in cerca di fede, autore di primissimo piano sulla scena culturale europea del primo Novecento.
Al di là della Filosofia
a cura di Antonio Di Gennaro
Traduzione Irma Carannante
Mimesis Edizioni, Collana Minima Volti, Milano 2014
pag. 112
14/10/16
La più grande mostra su Beethoven, apre a Parigi (fino al 29 gennaio).
Un'esposizione in cui ascoltare le musiche, ammirare le campagne che le usano come sottofondo, ma non solo.
Ci sono quadri, disegni e opere che celebrano Ludwig van Beethoven e ne mostrano l'influenza sul panorama artistico, politico, intellettuale e sociale prima e dopo la sua morte nel 1827.
Da Gustav Klimt a Stanley Kubrick, il suo fantasma ha sempre continuato ad aleggiare e a inspirare capolavori.
"Credo che una delle chiavi del suo successo sia la profonda umanità della sua musica - spiega la curatrice della mostra Marie-Pauline Martin - non è un linguaggio in codice, né eccessivamente classico, è un linguaggio musicale che raggiunge l'anima di chiunque e che lo rende moderno, sempre, dal IX secolo ai giorni nostri. L'altro elemento è sicuramente la sua semplicità. 'L'inno alla gioia' è un tema che ha solo cinque note, un ritmo semplice o come direbbe Wagner una melodia, una melodia così semplice che può essere compresa da un largo pubblico".
Lui stesso ha contribuito alla creazione del mito.
"La prova è che al suo funerale c'erano 20-30mila persone a seguire la sua bara - dice ancora la curatrice - per noi è importante mostrare che l'immagine che molti hanno di lui è sbagliata, quella di un compositore morto solo, un genio quasi incompreso, sepolto in una tomba pubblica. La sua grandezza invece se la è costruta lui stesso, quando era ancora vivo".
fonte Askanews
25/11/15
Habermas: "Il fondamentalismo non è una religione".
18/11/15
La grandezza della Letteratura Francese, a Roma. Il calendario degli eventi delle Biblioteche romane.
Parigi, 13 novembre 2015
"Il terrorismo e la menzogna sono le armi del debole, non del forte"
Mahatma Gandhi
Festival della narrativa francese, VI EDIZIONE
le voci della narrativa francese incontrano il pubblico italiano 22 ottobre - 26 novembreProsegue la kermesse dedicata alla letteratura francese fino al 25 novembre presso l'Institut français - Centre Saint-Louis in Largo Toniolo 22, con: Alessandro Tota e Pierre Van Hove "Il ladro di libri", Coconino Press (19 novembre ore 19);
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Estate assassina di Gilda Piersanti, Bompiani
Presentazione libro con l'autriceGuglielmo Marconi - martedì 24 novembre, h. 18:30
Nell'ambito del Festival della Narrativa francese, organizzato dall'Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia, Teresa Ciabatti presenta Gilda Piersanti.
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Colonia Italia
Presentazione libroEuropea - venerdì 20 novembre, h. 17:30
Prima presentazione romana del libro Colonia Italia, di Mario Josè Cereghino e Giovanni Fasanella, edito da Chiarelettere. Sulla base di un lavoro di ricerca su documenti del governo, della diplomazia e dell’intelligence inglese, desecretati
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Mostra del nuovo cinema europeo
Rassegna cinematograficaEuropea - 23 - 29 novembre
EUNIC, il partenariato tra Istituti di Cultura, Accademie e Ambasciate Nazionali dell‘Unione europea a Roma, lancia la prima edizione della Mostra del nuovo cinema europeo.
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Pasolini - il cinema in venti tavole
Inaugurazione mostraElsa Morante - mercoledì 18 novembre, h. 17:00
Inaugurazione della mostra "Pasolini - Il Cinema in 20 Tavole", a cura della Fondazio Cinema per Roma. L'evento fa parte delle iniziative per il 40° anniversario della morte del grande intellettuale, scrittore, regista e poeta.
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Biblioring. Ultimo round!
Partecipa on line al Biblioring: prendi in prestito, acquista, commenta, vota 14 luglio - 30 novembre
Vuoi che il tuo libro sia il “testo più letto e amato” del BiblioRing? Inserisci un commento e indica con una stellina da 1 a 5 la tua preferenza su www.bibliotu.it.
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La vita è in gioco
Presentazione libro
Centrale per Ragazzi - giovedì 19 novembre, h. 17:00
In occasione del 26° anniversario della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un incontro a cura di Amnesty International.
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Luce, Gravità e Musica
Conferenza e concertoVaccheria Nardi - sabato 21 novembre, h. 11:00
Ancora un sabato mattina dedicato alla musica nella sala della Vaccheria Nardi, con una conferenza concerto organizzata dall’Associazione Suono Immagine Onlus, che celebra il centenario della formulazione della Relatività Generale di Albert Einstein.
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Roma dei misteri di Vittorio Di Giacomo
Presentazione libro Nelson Mandela - giovedì 19 novembre, h. 16:30
Il Centro Culturale G.G. Belli presenta il libro "Roma dei misteri": la magia, l’alchimia, la stregoneria come provocazione, sfida o difesa contro la “potenza”.
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Donne in giallo
Incontro-conferenzaRispoli - lunedì 23 novembre, h. 17:00
Agatha Christie, Dorothy Sayers e il merito delle scrittrici nella nascita del mystery. Incontro-conferenza a cura di Valeria Palumbo. Tra gli Anni Venti e gli Anni Quaranta fiorì il cosiddetto giallo deduttivo.
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Flautissimo 2015. Il viaggio segreto della musica. 17a edizione
Parco della Musica , Centrale Preneste , Biblioteca Villa Leopardi e Vaccheria Nardi 27 novembre - 22 dicembre
Prende il via la XVII edizione di Flautissimo, il Festival Italiano del Flauto, organizzato dall’Accademia Italiana del Flauto. Il programma di quest'anno presenta inquadrature e angolazioni per un’offerta di spettacolo innovativa e multidisciplinare
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Lunetta Savino in Grand Guignol all’italiana
Teatro Eliseo SPECIALE PROMOZIONE Biglietto € 20 (anziché € 34) 17 - 29 novembre
Grossolanità, cinismo, squartamenti e lacrime da cronaca nera, eros e bordello a infarcire un drammone popolare senza lieto fine. Nella Francia di fine ‘800, il “Grand Guignol” era tutto questo; un miscuglio non molto amalgamato di tinte fortissime,
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Quartetto di Cremona in Esplorando Beethoven
Sabato 21 novembre 2015 ore 17.30 Aula Magna Sapienza Università di Roma
P.le Aldo Moro 5 Romasabato 21 novembre
Il ciclo completo dei Quartetti di Ludwig van Beethoven – diciassette geniali e straordinari capolavori, che costituiscono uno di più grandi monumenti della musica di tutti tempi – è da anni l’obiettivo cui lavora il Quartetto di Cremona, che li sta
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Concerto per Odysseo. Cronache dall’Iliade di Omero
Teatro di Documenti Via Nicola Zabaglia 42 PROMOZIONE SPECIALE SOLO 8 €URO 20 - 22 novembre
L'Iliade come non è mai stata raccontata finora. Continua ad affascinare e ad interessare anche le giovani generazioni. Raccontiamo ancora una volta di uomini ed eroi, della guerra e della assoluta necessità della pace, di vendetta ma soprattutto di
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Sandro Veronesi in "Non dirlo. Il Vangelo di Marco"
22/11/2015 Auditorium Parco della Musica Sala Petrassi ore 21domenica 22 novembre
Questa non è una storia classica, non è composta né scritta in modo classico: qui si sta parlando di un rivoluzionario, un personaggio che è venuto a rivoltare il mondo, e Marco capisce che deve rivoluzionare anche il racconto.
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Dino Zoff: la storia di un mito
Teatro Golden Via Taranto, 36 domenica 22 novembre ore 21domenica 22 novembre
Dino Zoff: portiere nato, recordman nato, titolare fisso. E’ la storia di un mito, di un bambino che non sognava di fare gol ma di pararlo. Unico giocatore di calcio celebrato con un francobollo, il portiere più grande di tutti i tempi, a 40 anni da
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Alla scoperta delle Basiliche Maggiori di Roma con Artefacto
S.Giovanni in Laterano, S.Maria Maggiore, S.Nicola in Carcere 21 - 25 novembre
Gli archeologi di Artefacto vi propongono, per il prossimo weekend, una visita guidata alla scoperta di due importanti Basiliche romane e della Chiesa di S.Nicola in Carcere con i sotterranei.
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GIOVANNI E PAOLO al di là di Falcone e Borsellino
Teatro Sala Umberto 25 novembre 2015 ore 21.30mercoledì 25 novembre
Lo spettacolo, nella sua drammaturgia di testo, musica e azione, mette in scena un Falcone e Borsellino inediti; crea le condizioni per cui, nonostante la loro/nostra storia sia conosciuta a tutti, si possa ancora scuotere la testa e dire:
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La versione di Tristano. Giovanni Scifoni voce narrante e Quartetto Roma Tre
Accademia Filarmonica Romana Sala Casella giovedì 26 Novembre 2015 ore 21 giovedì 26 novembre
La vicenda di Tristano e Isotta è una delle più celebri storie a noi pervenuta dalla tradizione medievale. Il racconto, con il trascorrere dei secoli, si è trasformato, arricchito, diversificato: la storia è diventata leggenda, la leggenda mito;
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Giorgio Albertazzi protagonista de La Tempesta di William Shakespeare
Teatro Ghione 19 novembre - 13 dicembre
L’uomo di oggi è confuso, disorientato, frastornato da persuasori occulti, anaffettivo, comprato da una società che lo ha divorato, digerito, trasformato in cieco consumatore e prodotto di mercato. A capo chino bruchiamo la porzione d’erba a noi
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