31/01/25

"Il Libro dei Bambini" di Antonia S. Byatt - Un grande libro


Ci sono libri difficili che ripagano la fatica del lettore. Con il tempo capisci quando vale la pena di insistere perché ti verrà dato il premio di un grande libro.

La Byatt, virtuosa della scrittura, scrive un'opera colossale: 700 pagine nelle quali si muovono, avanzando paralleli lungo la stessa linea di narrazione [neanche 1 solo flashback e nemmeno 1 flash forward] circa 50/60 personaggi contemporaneamente, dei quali la metà bambini che diventano poi adolescenti e adulti.
La capacità di portare avanti una narrazione così complessa [i personaggi sono tutti tra loro imparentati o relazionati] dove ad ogni personaggio sono dedicate ogni volta non più di 2 o 3 pagine è prodigiosa. Il lettore rischia di perdersi mille volte ma ogni volta riaffiora perché tutto avviene sullo sfondo di un'epoca e di luoghi che (ci) parlano della crescita, della evoluzione e della consapevolezza, della creazione artistica, del vero e del falso. L'Inghilterra vittoriana e poi edoardiana, la Baviera dei teatri e delle filosofie e delle ideologie. Prima che tutto venga ingoiato dal demone della guerra.
Antonia Byatt sì, avrebbe meritato il Nobel.


Dall'Inghilterra a Parigi, a Monaco e infine alle trincee della Somme, le vicende di un gruppo di uomini e donne che si propongono di modificare convinzioni, comportamenti, stili di vita e che per propria cecità e per l'incalzare della storia finiranno per soccombere.
Una lucida analisi sulla perfettibilità degli esseri umani, sul crudele egoismo della natura d'artista, sulla fascinazione per l'infanzia.

2010
Supercoralli
pp. 700
€ 25,00
ISBN 9788806199241

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