Padova -
Interni in un interno (Interiors in an Interior) è la mostra dell'artista inglese Justin Bradshaw con
cui la Cappella Gandini inaugura la sua attività espositiva e culturale.
La serie di dodici quadri di Bradshaw raffigura interni di importanti edifici veneti, per la maggior parte religiosi, che attivano un intenso movimento dialettico con l'apparato decorativo astratto-concettuale di Jack Sal.
Ma la resa quasi fotografica delle vedute suggerisce, agli occhi dell'osservatore, un ulteriore piano interattivo, poiché pone a confronto lo spazio della Cappella con la memoria della grande architettura veneta.
L'opera pionieristica di Jack Sal, portata a compimento nella seconda metà degli anni Ottanta, sintetizza alcuni dei principali elementi del linguaggio concettuale e minimalista dell'artista americano. Iano.
In tal senso, l'impegno rivolto da Sal alla progettazione dell'opera prima ancora che alla sua realizzazione rende il pubblico non mero osservatore della stessa, ma partecipe della sua esecuzione e corresponsabile del suo impatto.
Di grande interesse si profila la reciprocità tra la natura atemporale dell'opera di Sal – concepita e realizzata appositamente per il luogo – e il carattere rarefatto e metastorico dei piccoli oli di Bradshaw.
L'immediatezza descrittiva con cui l'artista inglese ricostruisce le grandi navate delle chiese venete, con un piglio impressionista che giunge quasi alle soglie dell'iperrealismo, è al contempo evocazione di sapore romantico, riflessione sull'idea di opera d'arte totale e analisi del processo stesso dell'esser-ci, sia da parte di un artista che di un osservatore.
La relazione con la storia della Cappella e con l'opera permanente di Jack Sal non incrina Justin Bradshaw ma, anzi, ne esalta la capacità – già espressa in altri cicli, come quelli dedicati alla mitologia o alla Roma classica, medievale e rinascimentale – di ricercare la verità e il senso del mondo circostante in modo coerente con l'imperativo di ambire al sublime.
Justin Bradshaw è nato a Londra nel 1971.
Diplomato al City and East London Art College, fin dagliesordi dimostra una particolare propensione per le tecniche dell'acquerello e dell'olio su supporti eterogenei, come rame, zinco e legno. Stabilitosi in Italia dal 1994, al 2000 risale Pittore di Luce, prima mostra personale con testo in catalogo di Maurizio Fagiolo dell'Arco.
Partecipa a numerose collettive, tra cui La Via Crucis, un progetto multimediale svoltosi nel 2006 a Melbourne e Codice 01 al Chiostro del Bramante di Roma (2008). Tra le sue personali più recenti, spicca nel 2013 Rome Sketchbook, nella Sala delle Sibille del Chiostro del Bramante. I suoi lavori fanno parte di importanti collezioni private. Vive e lavora a Civita Castellana (VT) Info: http://paintings.jbradshaw.it
per info e contatti: www.cappellagandini.org
Ma la resa quasi fotografica delle vedute suggerisce, agli occhi dell'osservatore, un ulteriore piano interattivo, poiché pone a confronto lo spazio della Cappella con la memoria della grande architettura veneta.
L'opera pionieristica di Jack Sal, portata a compimento nella seconda metà degli anni Ottanta, sintetizza alcuni dei principali elementi del linguaggio concettuale e minimalista dell'artista americano. Iano.
In tal senso, l'impegno rivolto da Sal alla progettazione dell'opera prima ancora che alla sua realizzazione rende il pubblico non mero osservatore della stessa, ma partecipe della sua esecuzione e corresponsabile del suo impatto.
Di grande interesse si profila la reciprocità tra la natura atemporale dell'opera di Sal – concepita e realizzata appositamente per il luogo – e il carattere rarefatto e metastorico dei piccoli oli di Bradshaw.
L'immediatezza descrittiva con cui l'artista inglese ricostruisce le grandi navate delle chiese venete, con un piglio impressionista che giunge quasi alle soglie dell'iperrealismo, è al contempo evocazione di sapore romantico, riflessione sull'idea di opera d'arte totale e analisi del processo stesso dell'esser-ci, sia da parte di un artista che di un osservatore.
La relazione con la storia della Cappella e con l'opera permanente di Jack Sal non incrina Justin Bradshaw ma, anzi, ne esalta la capacità – già espressa in altri cicli, come quelli dedicati alla mitologia o alla Roma classica, medievale e rinascimentale – di ricercare la verità e il senso del mondo circostante in modo coerente con l'imperativo di ambire al sublime.
Justin Bradshaw è nato a Londra nel 1971.
Diplomato al City and East London Art College, fin dagliesordi dimostra una particolare propensione per le tecniche dell'acquerello e dell'olio su supporti eterogenei, come rame, zinco e legno. Stabilitosi in Italia dal 1994, al 2000 risale Pittore di Luce, prima mostra personale con testo in catalogo di Maurizio Fagiolo dell'Arco.
Partecipa a numerose collettive, tra cui La Via Crucis, un progetto multimediale svoltosi nel 2006 a Melbourne e Codice 01 al Chiostro del Bramante di Roma (2008). Tra le sue personali più recenti, spicca nel 2013 Rome Sketchbook, nella Sala delle Sibille del Chiostro del Bramante. I suoi lavori fanno parte di importanti collezioni private. Vive e lavora a Civita Castellana (VT) Info: http://paintings.jbradshaw.it
per info e contatti: www.cappellagandini.org
INTERNI IN UN INTERNO
Justin Bradshaw alla Cappella Gandini, 2014
a cura di Luigi Attardi ed Edoardo Trisciuzzi
8 – 29 giugno 2014
Orari: Venerdì ore 16-19 – Sabato e Domenica ore 10-19
Cappella Gandini, denominata “Santa Maria della Maternità” Via Due Palazzi 2, Padova.
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