Più l'uomo è civile, ossia più è consapevole e complicato, meno sa seguire l'istinto; le sue complesse condizioni di vita e l'influenza dell'ambiente son così forti da soverchiare l'esile voce della natura.
Allora opinioni e convinzioni, teorie e tendenze collettive si fanno avanti in sua vece e danno il loro appoggio a tutte le aberrazioni della coscienza.
Igiene e prosperità non bastano perché l'uomo sia sano; altrimenti gli uomini più ricchi e più illuminati starebbero meglio degli altri.
Per quanto riguarda le nevrosi, le cose non stanno così, al contrario.
La perdita delle radici e l'abbandono della tradizione nevrotizzano le masse e le predispongono all'isteria collettiva. E questa richiede una terapia collettiva consistente nella privazione della libertà personale e del terrore.
Là dove predomina il materialismo razionalistico, gli Stati tendono a diventare non più prigioni, ma manicomi.
Carl Gustav Jung, da Aion, Ricerche sul simbolismo del Sé, Bollati Boringhieri, 1982, citazioni tratte da pag. 20 e da pag.170.
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