Dieci grandi anime. 7. Raimon Panikkar. (3./)
Si potrà obiettare che
anche con queste parole, una definizione chiara non è ancora arrivata. Ma Panikkar ha preferito semplicemente
rispondere a questa domanda - cosa sono
io allora? che in definitiva corrisponde a: in cosa credo, quale è la mia percezione di Dio ? - con
tutta la sua vita. Una vita che, come si
è visto finora, è stata vissuta in rivolta a quella ossessione moderna che è la
certezza, la dichiarazione di appartenenza. Per Panikkar essere cristiani vuol
dire senza mezzi equivoci scoprire in e attraverso Gesù, figlio di Maria, il
mistero di Cristo, ma al contempo la
creazione si produce ogni giorno, ogni giorno è qualcosa di assolutamente nuovo
e imprevedibile.
Per questo vale la pena vivere: per dare inizio a qualcosa di nuovo, scrive Panikkar, Non è questione di ripetere il passato né soltanto di criticarlo. La
religione non è archeologia, non è come prima; è nuova ogni giorno: lo Spirito
fa nuove tutte le cose, costantemente. La novità però, se è il risultato di una creazione non ha
modello, non ha paradigma: ci dà la libertà, e pertanto la responsabilità di
partecipare attivamente nel dinamismo della storia e della realtà. (6)
La testimonianza di un pensiero – e di uno
spirito – libero, emana anche dalla stessa figura di Panikkar, che ogni qual
volta viene avvicinato per una intervista colpisce l’interlocutore per la luce
del suo sguardo, per la eleganza sobria del suo vestire, per il modo con cui
riesce ad esprimere, anche di fronte a numerose ed eterogenee platee, il suo
pensiero, in forma semplice e diretta.
Anche in questo, il segreto è forse nel coniugare la pazienza,
la calma e la meditazione nel parlare degli orientali, con la capacità
analitica degli occidentali, anche se ormai queste categorie di distinzione
cominciano davvero ad apparire superflue in un mondo sempre più ‘accorciato’.
Ho avuto la
fortuna di avere una madre spagnola e cattolica e un padre indiano e induista, ha detto in una intervista del 2004, per me
è stato un meraviglioso arricchimento. Mi ha insegnato a guardare ogni realtà
con l'occhio dell'apertura e dell'amore. Io sono un sacerdote cattolico, ma che
cosa sarebbe il mio sacerdozio, se pensassi di appartenere esclusivamente a una
setta religiosa nata solo duemila anni fa? Ogni uomo è il punto in cui si
incontrano il divino e il creato. Ma oggi molti giovani respingono o ignorano
il messaggio cristiano perché in realtà non sanno che cos'è. "Beati i
poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti,
perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra... Beati
gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio...": queste
sono le parole dette da Gesù nel Sermone della montagna. Basta ripeterle ai
giovani ed ecco che loro scoprono le radici e il significato eternamente valido
del messaggio cristiano. (7)
Il completamento del ciclo vitale di Panikkar – e al contempo del suo
lungo e proficuo cammino di ricerca spirituale – si è manifestato nel 1987
quando dopo più di venti anni trascorsi a cavallo tra due continenti e due
realtà del mondo contrapposte, il
filosofo ha fatto ritorno a casa, nella sua catalogna. Tracciando un bilancio di quel ventennio
così movimentato, Panikkar così lo ha sintetizzato: Trascorsi
un quarto di secolo tra una delle città più ricche, dello stato più ricco,
della nazione più potente, e l’esatto contrario (a dodici ore di fuso orario):
una delle città più caotiche, in uno degli stati più ‘sottosviluppati’, di uno
dei paesi più poveri del mondo: tra Santa Barbara, in California, negli Stati
Uniti, e Varanasi, nell’Uttar Pradesh, in India. La mia vita interiore era,
letteralmente, l’unico punto di unione tra due sfere della mia vita.
Il ritorno a casa ha coinciso con
l’elezione a luogo dell’anima, di Tavertet, un paesino dei pre-Pirenei
catalani, dov’era già stato una prima volta qualche anno prima. Qui, oggi Panikkar vive da monaco,
dedicandosi completamente alla preghiera, allo studio, e alla cura del suo
centro studi - chiamato Vivarium - diventato con il tempo punto
di incontro e scambi interculturali.
Fabrizio Falconi © - proprietà riservata/riproduzione vietata.
5.
Il testo
al quale si fa riferimento è pubblicato ne La
stella del Mattino – Laboratorio per il dialogo religioso, nuova
serie – trimestrale n. 3 - luglio/settembre 2002.
6.
Raimon
Panikkar, Esame di Coscienza in tre punti,
pubblicato in www.dimensionesperanza.it
7.
Un guru moderno: Raimon Panikkar, intervista di Elena Missori, PerMe, n. 6 Agosto
2004.
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