7. IL
NUMERO 25 E IL QUADRATO MAGICO.
E ora nel nostro viaggio tra i numeri,
ne affrontiamo un altro, legato ad uno dei più singolari enigmi
dell’antichità. Il numero 25, che è
strettamente legato al cosiddetto ‘Quadrato
magico’, o ‘Quadrato Sator’, o
‘Latercolo pompeiano’ sul quale sono stati versati veri e propri fiumi di
inchiostro.
Il Quadrato è conosciuto fin dai tempi
dell’antichità, perché esemplari di esso
sono stati rinvenuti in luoghi di culto e in luoghi di sepoltura di mezza
Europa.
Si tratta di cinque parole, disposte in
25 caselle, leggibili sia da sinistra a destra, che da destra a sinistra,
ovvero cinque palindromi, che però, è questa la particolarità, possono essere
lette anche verticalmente, dall’alto in basso e dal basso in alto:
Le parole centrali, i due TENET incrociantesi, e palindromi, formano fra l’altro una
perfetta croce.
Su questo Quadrato dal significato
misterioso – le cinque parole latine formano una frase apparentemente priva di
senso – sono fiorite le teorie più bizzarre
nel corso dei secoli, e non è ovviamente il caso qui di darne conto.
Il Quadrato, per alcuni è solo un gioco enigmistico, per altri una
formula alchemica, per altri ancora nientemeno che il lasciapassare, la parola
d’ordine degli appartenenti all’Ordine dei Templari.
Fra l’altro il Quadrato è stato
rinvenuto in diverse versioni. Con,
ad esempio la prima parola SATOR, anziché ROTAS. La difficoltà nella traduzione dipende dal
termine AREPO che non esiste in latino.
Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che si tratta di un nome proprio. In questo caso
la frase suonerebbe più o meno: “ il contadino Arepo conduce l’aratro nei
campi.“
Questo secondo alcuni studiosi, come
Margherita Guarducci, proverebbe
l’origine pagana del quadrato: un semplice gioco enigmistico.
Qualcun altro ha sottolineato che
leggendo invece il Quadrato in modo bustrofedico,
cioè a serpentina, cambiando direzione ad ogni riga, si otterrebbe: Sator opera
tenet – tenet opera Sator. Cioè: “ Il
Seminatore possiede le Opere, “ ovvero “ Dio è il signore del Creato. “ Significato religioso, ispirato.
Comunque sia il gioco delle interpretazioni si può continuare
all’infinito.
Quel che ci interessa accennare è la
svolta avvenuta nel 1936 a Pompei, quando, durante gli scavi, un esemplare del Quadrato fu rinvenuto su una
delle colonne della Palestra Grande.
La
scoperta, vero e proprio evento per gli archeologi, ha retrodatato l’invenzione
del Quadrato Magico almeno al 79 dopo Cristo, e ha rinforzato una serie di
teorie riguardante la controversa presenza dei cristiani a Pompei, nell’anno
dell’eruzione.
Questo perché al Quadrato si è
attribuito da più parti una sicura rilevanza di simbolo cristiano, legato al culto
dei morti e alla Risurrezione.
Incredibile a credersi infatti, il
Quadrato misterioso contiene al suo interno, come una fantastica scatola
cinese, un ulteriore piccolo prodigio.
Tutte le parole del Quadrato, messe
insieme – anagrammate - formano due Paternoster incrociati con due lettere alle
estremità della croce, due A e due O, che rappresenterebbero due Alfa e Omega.
(Esemplari del Quadrato Magico sono
stati ritrovati :
-
a Verona, nell’Oratorio di Santa Maria
Maddalena di Campomarzio.
-
In Gran Bretagna su in intonaco di rovine
romane risalenti al III sec. a Cirencester ( l’antica Corinium ), dove fu
rinvenuta anche una gran quantità di tombe.
-
A Pescarolo, in provincia di Cremona, sul
pavimento della bellissima chiesa di S. Giovanni Decollato.
-
A Siena, nel Duomo di S. Maria Assunta.
-
A Fabriano, nella chiesa di S. Maria in plebis
flexiae.
-
A Roma, nei locali catacombali sotto la
Basilica di Santa Maria Maggiore – il quadrato fu rinvenuto durante gli scavi
archeologici del 1960.
-
A Santiago de Compostela, in Spagna.
-
In Austria, nell’attuale Altofen, l’antica
Buda.
-
In
Ungheria, graffito su una tegola, negli scavi
dell’antica Aquincum, graffito databile al 107, 108 d.c.)
In realtà il Quadrato è molto più
antico. E oggi quasi tutti gli studiosi sono concordi nel ritenerlo
un’espressione ingegnosa della prima
comunità cristiana stabilitasi in Italia alla fine del I secolo dopo Cristo.
In
realtà ciò che appare evidente è il legame che nel tempo si è instaurato tra il
Quadrato, il rito della sepoltura e il
culto dei morti. Forse l’origine di
questo legame, l’aver associato il Quadrato alla sepoltura, deriva proprio da
Pompei.
Il simbolo della croce è infatti inserito due volte nel Quadrato. Con i due
Paternoster incrociati come abbiamo visto, e con le due parole TENET che si
intersecano formando una croce, nella lettera N che secondo alcuni starebbe
appunto per NAZARENUS.
Il Quadrato Magico ‘SATOR’ è fra l’altro inciso sulla lapide di un uomo
famoso. Il compositore austriaco Anton von Webern, l’erede di Schomberg, da molti
considerato l’inventore della dodecafonia.
(
a.v.webern. ( 1883 – 1945 )).
Anton von Webern ebbe, in vita, una specie di
vera e propria ossessione per il Quadrato Magico. Al punto che scrisse anche
un’opera musicale ispirata al Quadrato: II CANTATA OPERA 31, che fra l’altro è
l’ultima opera del suo catalogo.
Webern,
affascinato, ossessionato per tutta la sua vita dalle possibilità geometriche,
matematiche della musica, dalla serialità e dagli enigmi, non poteva non
trovare nel Quadrato una specie di ‘summa’ del suo credo filosofico, prima che
musicale.
Webern, che aveva fatto della
razionalità un dogma, anche in musica, finì i suoi giorni in un modo quasi
incredibile. Venne ucciso per sbaglio nel 1945 da un soldato americano durante
un coprifuoco. Massima irruzione del caso in una vita dominata dal calcolo.
Sulla sua casa a Mittersill figura un Quadrato posto in mezzo alle sue date di
nascita e di morte. La stessa cosa sulla sua lapide.
Webern, a proposito del Quadrato
scriveva:
“Variazioni sopra un tema. Questa è la forma primordiale che sta alla base di
tutto. Due cose che sembrano completamente diverse fra di loro in realtà sono
la stessa cosa. E così si genera la più larga coerenza."
“ Due cose che sembrano completamente
diverse tra di loro e che in realtà sono la stessa cosa “: non è che Webern si
sta riferendo alla croce e al quadrato ?
Beh sì. Webern parla proprio del Quadrato magico: una STESSA COSA che contiene due cose completamente diverse: la Croce e il
Quadrato.
Il
Quadrato, simbolo della razionalità, della geometria, della costruzione, della
casa, delle fondamenta.
La
Croce, simbolo della spiritualità, dell’idea, dell’innalzamento verso l’alto,
verso il trascendente, il divino.
Ma
perché il 25 ?? 25 il numero delle caselle del Quadrato ?
Beh,
non è affatto sorprendente forse scoprire che il 25 è quello che in matematica
si chiama un NUMERO QUADRATO CENTRATO, e per l’esattezza il QUARTO. Un numero quadrato centrato è infatti un numero poligonale centrato, che rappresenta un quadrato, con un punto al centro e gli altri intorno a raggiera.
I primi numeri quadrati centrati sono: 1,5,13 e 25 e possono essere rappresentati nel seguente modo.
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