1. LA MATEMATICA E’ STATA SCOPERTA O E’ STATA
INVENTATA ?
Iniziamo da
una domanda:
- La matematica è stata scoperta o è stata
inventata ?
C’è una bella
differenza, se soltanto ci pensiamo. Le cose cambiano se si afferma che la
matematica esiste già – che è nelle cose – e l’uomo la può soltanto scoprire,
nell’universo, nel mondo, ecc..; o se si afferma piuttosto che la matematica è
solo una astrazione umana, qualcosa che non è nelle cose, ma che l’uomo usa per cercare di comprendere il mondo.
Eppure più
andiamo avanti con le nostre conoscenze, più ci appare evidente che il mondo e
l'universo che tutto contiene, comprese le nostre vite, si fondano su principi
matematici. La matematica è infatti anche alla base della nostra vita
biologica. Tutto dunque, dall’enormemente grande all’enormemente piccolo, sembra
ridursi a questo, sembra rispettare poche fondamentali leggi matematiche: e anche
la nostra mente sembra essere predisposta per leggere secondo criteri matematici.
Ma ammesso che
sia così, da dove deriva tutto questo, e perché esiste ?
Ecco un brano di
una intervista rilasciata poco tempo fa da Giandomenico
Boffi, ordinario di algebra all'Università degli Studi Internazionali di Roma
(UNINT) e considerato uno dei più esperti matematici
italiani. Ci servirà per partire nella nostra indagine:
Che
la matematica sia pura creazione della mente è un fatto largamente
condiviso.
Desta
perciò meraviglia l'eccezionale efficacia che questa scienza ha dimostrato nel
consentire da un lato l'interpretazione della realtà e dall'altra l'intervento
concreto, anche tecnologico, su di essa.
La
matematica è una delle poche cose universali che noi sperimentiamo, e già
questo è sorprendente.
Lo è
ancora di più il fatto che l'universo risponde in qualche modo alle nostre
sollecitazioni basate sugli strumenti matematici.
Da
questa attività creativa dell'uomo emerge quasi un potere predittivo nei
confronti della realtà, che è alquanto sconcertante.
Nella
misura in cui non si è ancora riusciti a giustificare l'indubbia consonanza
verificabile tra una creazione della nostra mente, la matematica, e una realtà
data a prescindere da noi, diventa legittimo ipotizzare l'esistenza di un Ente
superiore intelligente che si pone alla radice tanto della realtà che ci
circonda, quanto della nostra stessa mente.
Il dato fondamentale è che
esiste in qualche modo una sintonia tra la mente e la realtà esterna alla
mente, sintonia che si spiega bene con l'esistenza di qualcosa che sta sopra e
unifica. (1)Fabrizio Falconi © - proprietà riservata/riproduzione vietata (1/ segue)
Note: 1. Matematica e mistero intervista a Gindomenico Boffi di Antonio Giorgi, Avvenire, 22.11.2006.
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