"In quale epoca e luogo e' stato
facile essere donna?" si domanda Greta Wells che, con le sue
"vite impossibili", e' protagonista del nuovo romanzo -
appena uscito anche in Italia per Bompiani - di Andrew Sean
Greer, l'autore di 'La storia di un matrimonio'. Un
viaggio nel tempo che e' una scoperta di un se' frastagliato,
quello della rossa Greta, che si ritrova trasportata nelle vite
che avrebbe potuto vivere se fosse nata in epoche diverse.
L'originale e' la donna del 1985, che passa un momento di
forte depressione dopo la morte per Aids del gemello gay Felix e
l'abbandono del compagno di una vita, Nathan. E' lei, con la sua
scelta di affrontare un 'trattamento elettroconvulsante', a dar
vita a una girandola temporale che la porta a dislocarsi nel
1918, dove e' un'adultera bohemienne, in attesa del ritorno del
marito medico Nathan dalla guerra, e nel 1941, dove si scopre
moglie (sempre di Nathan ovviamente) e madre devota.
Motore dell'azione, il dolore della perdita: "Volevo scrivere
un libro pieno di speranza e per farlo forse dovevo cominciare
da un lutto perché - riflette - ciò che provoca cambiamenti di
vita e' una rottura, la sensazione che non vuoi più essere te
stesso e vivere nel tuo mondo".
A fare compagnia a Greta nella
ricerca di un "mondo vivibile" l'eccentrica e semialcolizzata
zia Ruth, il giovane amante Leo, il gemello gay e il suo
compagno Alan, i cui ruoli cambiano a seconda dell'epoca storica
perche' - scrive Greer - "con grande tristezza, vedevo tante
persone nate nell'epoca sbagliata per essere felici".
"A me
piacerebbe essere nato all'inizio del Novecento, il periodo
della nascita artistica dell'America, ma come gay - osserva lo
scrittore, camicia tie and dye griffata, occhi azzurri limpidi e
sorriso coinvolgente - non avrei avuto vita facile: questo libro
mi ha convinto a vivere nel presente, perché non si puo'
idealizzare il passato. Forse poi tra quarant'anni nessuno si
chiederà più perché sei gay, ma accetto anche questo momento,
mentre penso che per le donne ci vorrà piu' tempo".
Nonostante le dislocazioni temporali, infatti, Greta nella
sua ricerca d'amore si trova sempre a dover scegliere se essere
"zitella, moglie o puttana", alternative che "oggi non sono
diverse, solo che le donne - riflette - sembrano
più disposte a essere provocanti come Miley Cirus che
intelligenti e coraggiose come Hillary Clinton, ma questa e' la
vostra sfida: essere il genere di donna che gli uomini odiano,
che vogliono abbattere".
La sua Greta, che ha la possibilita' di
scegliere, spezza il cerchio scoprendo che il mondo perfetto e'
quello "in cui sei necessario", ma la sua "non e' una scelta
passiva, perché ogni alternativa era valida, ma solo la
decisione - spiega Greer, pregando di non rivelare il finale del
libro - di essere piu' vicina ai suoi cari". Come ha fatto lui,
che vive a San Francisco insieme al marito, e ha come vicino di
casa il suo gemello, cui e' legato da un rapporto simbiotico come
quello che unisce Greta e Felix, "tanto che - rivela - c'e'
qualcosa di me in ognuno dei due".
E una precisa profezia: "una
volta nella vita, l'impensabile capita a tutti", è anche il
folgorante incipit del romanzo e forse, il motto stesso della vita di A.S.Greer.
Fonte Gioia Giudici per Ansa
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.