03/12/13

"Una volta nella vita, l'impensabile capita a tutti" - Andrew Sean Greer presenta 'Le vite impossibili di Greta Wells'.




"In quale epoca e luogo e' stato facile essere donna?" si domanda Greta Wells che, con le sue "vite impossibili", e' protagonista del nuovo romanzo - appena uscito anche in Italia per Bompiani - di Andrew Sean Greer, l'autore di 'La storia di un matrimonio'. Un viaggio nel tempo che e' una scoperta di un se' frastagliato, quello della rossa Greta, che si ritrova trasportata nelle vite che avrebbe potuto vivere se fosse nata in epoche diverse.

L'originale e' la donna del 1985, che passa un momento di forte depressione dopo la morte per Aids del gemello gay Felix e l'abbandono del compagno di una vita, Nathan. E' lei, con la sua scelta di affrontare un 'trattamento elettroconvulsante', a dar vita a una girandola temporale che la porta a dislocarsi nel 1918, dove e' un'adultera bohemienne, in attesa del ritorno del marito medico Nathan dalla guerra, e nel 1941, dove si scopre moglie (sempre di Nathan ovviamente) e madre devota.

Motore dell'azione, il dolore della perdita: "Volevo scrivere un libro pieno di speranza e per farlo forse dovevo cominciare da un lutto perché - riflette - ciò che provoca cambiamenti di vita e' una rottura, la sensazione che non vuoi più essere te stesso e vivere nel tuo mondo". 

A fare compagnia a Greta nella ricerca di un "mondo vivibile" l'eccentrica e semialcolizzata zia Ruth, il giovane amante Leo, il gemello gay e il suo compagno Alan, i cui ruoli cambiano a seconda dell'epoca storica perche' - scrive Greer - "con grande tristezza, vedevo tante persone nate nell'epoca sbagliata per essere felici". 

"A me piacerebbe essere nato all'inizio del Novecento, il periodo della nascita artistica dell'America, ma come gay - osserva lo scrittore, camicia tie and dye griffata, occhi azzurri limpidi e sorriso coinvolgente - non avrei avuto vita facile: questo libro mi ha convinto a vivere nel presente, perché non si puo' idealizzare il passato. Forse poi tra quarant'anni nessuno si chiederà più perché sei gay, ma accetto anche questo momento, mentre penso che per le donne ci vorrà piu' tempo".

Nonostante le dislocazioni temporali, infatti, Greta nella sua ricerca d'amore si trova sempre a dover scegliere se essere "zitella, moglie o puttana", alternative che "oggi non sono diverse, solo che le donne - riflette - sembrano più disposte a essere provocanti come Miley Cirus che intelligenti e coraggiose come Hillary Clinton, ma questa e' la vostra sfida: essere il genere di donna che gli uomini odiano, che vogliono abbattere". 

La sua Greta, che ha la possibilita' di scegliere, spezza il cerchio scoprendo che il mondo perfetto e' quello "in cui sei necessario", ma la sua "non e' una scelta passiva, perché ogni alternativa era valida, ma solo la decisione - spiega Greer, pregando di non rivelare il finale del libro - di essere piu' vicina ai suoi cari". Come ha fatto lui, che vive a San Francisco insieme al marito, e ha come vicino di casa il suo gemello, cui e' legato da un rapporto simbiotico come quello che unisce Greta e Felix, "tanto che - rivela - c'e' qualcosa di me in ognuno dei due".

E una precisa profezia: "una volta nella vita, l'impensabile capita a tutti", è anche il folgorante incipit del romanzo e forse, il motto stesso della vita di A.S.Greer.  


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