29/12/13
Poesia della domenica - Il nostro amore è come Bisanzio di Henrik Nordbrandt.
Il nostro amore è come Bisanzio.
Il nostro amore è come Bisanzio
deve essere stata
l’ultima sera. Deve esserci stato
immagino
un alone sui volti
di chi si affollava nelle vie
o sostava in piccoli gruppi
agli angoli delle strade e nelle piazze
e parlava a bassa voce
un alone che doveva ricordare quello che ha il tuo volto
quando ne scosti i capelli
e mi guardi.
Immagino che non parlassero
molto, e di cose
piuttosto differenti,
che cercassero di parlare
e si interrompessero
senza aver detto quanto volevano
e cercassero ancora
e rinunciassero ancora
e si guardassero
e abbassassero gli occhi.
Le antichissime icone per esempio
hanno in sé quell’alone
come il bagliore di una città in fiamme
o l’alone che la morte imminente
trasmette alle foto dei morti precoci
nella memoria dei superstiti.
Quando mi volto verso di te
nel letto, ho la sensazione
di entrare in una chiesa
distrutta dalle fiamme
molto tempo fa
in cui solo il buio negli occhi delle icone
è rimasto
piene delle fiamme che le hanno cancellate.
Henrik Nordbrandt, da Il nostro amore è come Bisanzio, a cura di Bruno Berni, Donzelli, 2000.
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