25/09/16
Poesia della domenica: Scalo ad Aleppo (di Fabrizio Falconi)
Scalo ad Aleppo
Contavo le ore e i ritardi
e il folle rullio delle facce
di esuli accaldati di ritorno
nel cielo primitivo e antistorico
di Anatolia, gocciava l'ala
quando scesi a respirare
sulla pista di Aleppo: mai vista
una notte così fonda, così
lontana, così tetra
con il respiro condensato, la luna
scialba sopra i luoghi dove oggi
finisce l'umano, si disossa
il vissuto, disperano, perché
non hanno più nemmeno fiato
le voci dei bambini
nel pozzo dell'inferno di Aleppo.
Fabrizio Falconi -© inedita 2016.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.