Storia e natura nell'ultima tappa della Via Francigena da Formello a Roma
fonte: Paola Mentuccia - Ansa.
Tra le bellezze
di cui l'Italia è disseminata, ci sono i percorsi nati con
l'Antica Roma, con le vie consolari che si sono consolidate
durante il Medioevo, soprattutto attraverso i cammini dei
pellegrini.
Riscoperta negli ultimi anni, la via Francigena è presto diventata uno degli itinerari di maggior interesse
turistico in Europa: l'antica via, che nel Medioevo univa
Canterbury a Roma, e' oggi attraversata da pellegrini provenienti
da ogni dove.
L'ultimo tratto, di circa 30 chilometri,
attraversa l'area archeologica di Veio, resa fruibile
dall'apertura di un ponte sul fosso Cremera circa un anno fa, la
Tomba dei Leoni Ruggenti, la riserva naturale dell'Insugherata e
storici luoghi di culto come la Cappella della Visione di S.
Ignazio e la Chiesa S. Lazzaro dei Lebbrosi, anticamente ultimo
luogo di sosta dei pellegrini diretti a San Pietro.
"Vogliamo
ritrovare quei valori che i pellegrini cercavano: l'interiorità,
la fede ma anche la natura, i monumenti storici, la vita delle
persone dei borghi che si attraversano", ha detto Monsignor
Pasquale Iacobone, responsabile del dipartimento Arte e Fede del
Pontificio Consiglio della Cultura, durante il cammino
organizzato in due giornate dall'Associazione Priorità Cultura.
Lungo il percorso, ha aggiunto Francesco Rutelli, presidente
dell'associazione, "sono state scoperte delle tombe etrusche
risalenti al 700 a.C., i piu' antichi affreschi della riva Nord
del Mediterraneo di quell'epoca: questo nuovo itinerario - ha
proseguito - permette di percorrere la Francigena ammirando
queste bellezze e non piu' camminando tra i camion come avveniva
poco tempo fa e di entrare nel parco dell'Insugherata, una zona
di straordinaria qualita' ambientale". Le due varianti del parco
di Veio e dell'Insugherata "permetteranno a decine di migliaia
di persone di arrivare a Roma percorrendo la via Francigena come
avviene in Spagna con il cammino di Santiago di Compostela - ha
detto poi Rutelli - che rappresenta, oltre che un'esperienza di
fede, personale e collettiva, un'opportunita' di riscoperta, di
valorizzazione del territorio, un fatto culturale ed economico
perche' molte attivita' possono prosperare grazie a questi nuovi
flussi turistici", ha detto poi Rutelli.
Tre anni fa a Palazzo
Chigi, nel centro storico di Formello, e' stato aperto un ostello
dedicato ai pellegrini che da pochi giorni ha raggiunto il
numero di mille ospiti nell'anno giubilare 2016, testimonianza
dell'impatto economico che il percorso spirituale e turistico ha
avuto sul territorio.
"I numeri sono spettacolari - ha
confermato il sindaco Sergio Celestino - abbiamo appena
festeggiato il millesimo ospite proveniente dall'Emilia Romagna,
hanno aperto quattro nuovi ristoranti e a dicembre apriremo il
Museo dell'agro veientano".
L'ultima tappa della via Francigena
conduce nel parco di Monte Mario, per ammirare Roma: il
traguardo. Non a caso era detto "mons gaudii", monte della
gioia. A conclusione del cammino, durante il quale personalita'
della cultura, come il professor Scarascia Mugnozzi
dell'universita' della Tuscia e il direttore di Roma Natura
Maurizio Gubiotti, sono stati protagonisti di narrazioni
storiche, archeologiche e ambientali, i pellegrini saranno
accolti dal Cardinale Gianfranco Ravasi nell'antica chiesa di
Santa Maria in Camposanto, nel cuore della Citta' Eterna.
fonte: Paola Mentuccia - Ansa.
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