Da molti anni, da romano che vive da sempre in questa città, e che porta nei suoi geni quelli di molte generazioni romane che l'hanno preceduto, mi sono chiesto come sia possibile che Villa Pamphilj - sotto le più diverse gestioni di sindaco e giunte - sia mantenuta così bene, sia così smagliante, così pulita, così preziosamente curata ?
Specialmente entrando dalla parte di Via della Nocetta o Via Aurelia Antica - la parte per intenderci con il laghetto delle tartarughe e il giardino botanico - apprezzo da molti anni - anche stamattina - una cura impossibile da trovare nelle altre meravigliose ville romane, in stato di completo o parziale abbandono.
Specialmente entrando dalla parte di Via della Nocetta o Via Aurelia Antica - la parte per intenderci con il laghetto delle tartarughe e il giardino botanico - apprezzo da molti anni - anche stamattina - una cura impossibile da trovare nelle altre meravigliose ville romane, in stato di completo o parziale abbandono.
Villa Pamphilj, pur essendo molto estesa - 184 ettari, la più grande di Roma - presenta viali curati, nessuna traccia di immondizia o carte in terra o bottigliette in plastica (pur essendo pochi i cestini a disposizione), alberi ben tenuti e potati, corsi d'acqua limpidi, prati sempre sfalciati in ogni stagione dell'anno, staccionate e strutture ben tenute.
Eppure i romani che la frequentano sono gli stessi che frequentano anche le altre ville.
Oggi, non resistendo alla curiosità, ho chiesto ai giardinieri che come ogni mattina erano lì, con i loro pullmini del Servizio Giardini.
"Come fate a mantenere la Villa sempre pulita?"
"Semplice," mi hanno risposto, "la puliamo ogni santo giorno, 365 giorni, con qualunque tempo, con qualunque clima, sempre."
Ho chiesto allora come mai questo metodo non sia applicabile alle altre ville di Roma. Sono stato ripetutamente a Villa Borghese in agosto ed è in condizioni pessime, sporchissima, mal tenuta, piena di rifiuti ovunque, in ogni siepe in ogni giardino, con il laghetto ridotto un cumulo di alghe e invasa da milioni di risciò macchine a pedali, venditori abusivi, una vera casbah. Di Villa Ada non parliamo. Villa Glori è in uno stato di pietoso abbandono.
Mi hanno risposto che ogni Villa ha il suo servizio e se lì non si lavora è perché evidentemente non si ha voglia di farlo e nessuno controlla.
Così vanno le cose a Roma (e non si vede all'orizzonte alcun cambiamento).
Fabrizio Falconi
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