Rimani dove sei
(e non sei più, e non sei stata mia,
neppure allora) - rimani,
bella vista piena d'amore
cuore del mondo
che una volta mi hai preso
e mi tieni.
Come il turista inglese in bicicletta
o la donnetta delle acciughe, come l'autista
sdraiato sul volante della corriera
che spunta dal tornante,
come la bagnante che asciuga
il telo-spugna sulla balaustra,
io mi sono affacciato al belvedere
e ho visto cosa è vero,
cosa è giusto.
Ho visto il fico e l'agave,
gli scogli, le piane,
queste parole italiane
che nella mia voce
ti dicono.
La voce ho visto.
Ho visto lo sguardo, il seme.
I monti e i motoscafi
ho visto quello
che li teneva insieme.
Umberto Fiori, da La bella vista, tratto da Parola Plurale, sessantaquattro poeti italiani fra i due secoli, Luca Sossella editore, 2005, pag. 515.
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