Stanley Kubrick alla scacchiera durante le riprese de Il Dottor Stranamore, 1964
Gli scacchi e il cinema. Un connubio
antico che risale addirittura ai primi anni della nascita della
settima arte, ormai quasi 130 anni fa.
Sull'onda del travolgente
successo della serie Netflix La regina degli scacchi, arriva
nelle librerie virtuali il nuovo libro di Claudio Nobile
"Scacchi e cinema", scritto in collaborazione con Bruno Nobile.
Una guida critica a tutti i film inerenti il "gioco dei re",
come spiega lo stesso sottotitolo dell'ebook, edito da StreetLib
e in vendita sulle principali piattaforme digitali a 3,99 Euro;
Gli autori passano in rassegna oltre 1.500 pellicole,
rigorosamente schedate e catalogate, in 69 capitoli tematici.
Un
must-have per cinefili e appassionati del gioco di società più popolare al mondo che, con ogni probabilità, potrebbe essere
anche introdotto alle Olimpiadi del 2024.
Sono molti i cineasti
o gli attori con la passione degli scacchi, da Woody Allen a
John Wayne, passando per Marlon Brando e Stanley Kubrick.
Sono
rimaste impresse nella memoria di chiunque le scene di "Il
settimo sigillo" o di "007, dalla Russia con amore".
Pedoni e
cavalli, torri e alfieri hanno da sempre costellato il panorama
cinematografico mondiale, fino a influenzare anche le produzioni
televisive.
I due capitoli principali dell'ebook sono "28 film sovrani" e
"Cameo".
Nel primo caso ci si sofferma sulle pellicole dove gli
scacchi hanno un ruolo centrale, mentre nel secondo quelle in
cui il gioco compare in modo più rapido.
La guida si pone come
obiettivo quello di guidare il lettore nella comprensione
dell'utilizzo degli scacchi nei film analizzandone la
grammatica, il significato e la resa qualitativa.
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