Il complesso della Villa del Priorato all'Aventino
Il bianco che si unisce all'ocra in una delicata e affascinante cromia. Il gioco delle ombre che restituisce la profondità e fa risaltare ogni figura sulle pareti, nelle nicchie e nella volta maestosa. E poi l'estrosa vivacità delle decorazioni, in cui tradizioni millenarie si rincorrono con i propri simboli.
Colpisce per la sua
straordinaria commistione tra simmetria e varietà la Chiesa di
Santa Maria in Aventino a Roma, unica opera architettonica
realizzata da Giovanni Battista Piranesi, che un accurato
restauro conservativo voluto dall'Ordine di Malta ha riportato
al suo splendore originale.
La chiesa, realizzata tra il 1764 e
il 1766, costituisce la rappresentazione tridimensionale del
genio visionario di Piranesi, incisore e disegnatore ma anche
pregevole architetto: ora, grazie al restauro, sara' fruibile
anche dal pubblico, perche' l'Ordine ha deciso di aprirla ogni
venerdì e almeno un sabato al mese rendendola disponibile per
visite guidate.
In un trionfo di arte barocca e neoclassica,
l'edificio sacro presenta decorazioni che riuniscono elementi
dell'iconografia etrusca, romana e dell'antico Egitto, ponendoli
in relazione con i simboli dei Cavalieri di Malta e della loro
missione.
Con l'altare dominato dalla figura di San Basilio in
gloria, il patrono dell'Ordine di Malta, basta guardarsi intorno
per scoprire un susseguirsi di simboli delle imprese militari e
navali dell'ordine religioso accanto a ghirlande di alloro,
serpenti, crani, torce a testa in giu', sarcofagi mortuari.
Fu il cardinal Giovanni Battista Rezzonico, Gran Priore
dell'Ordine e nipote di Papa Clemente XIII, a commissionarne a
Piranesi il rinnovamento: in questo luogo di culto l'artista
veneto si espresse con estro e magnificenza, disegnando e poi
realizzando ogni minimo dettaglio, quasi a voler creare qui il
suo testamento architettonico e spirituale.
Situata accanto alla
splendida Villa Magistrale (dove hanno sede il Gran Priorato di
Roma e l'Ambasciata dell'Ordine presso la Repubblica italiana)
in un complesso bellissimo con una vista mozzafiato su Roma
(sono state 7000 mila le persone che lo hanno visitato nelle
Giornate del Fai), ora con questo restauro - un lungo lavoro di
pulitura, di consolidamento e ripristino iniziato nel 2017, con
un ponteggio di oltre 900 mq - la Chiesa ritrova intatta la sua
bellezza.
Gli interventi (finanziati dalla Fondazione Roma e in parte
anche dall'Ordine stesso) hanno riguardato sia gli ambienti
interni che la facciata esterna. "Questo e' per il Sovrano Ordine
di Malta un giorno di gioia, perche' possiamo rivedere nel suo
originario splendore questo piccolo gioiello, frutto dell'unico
incarico architettonico affidato a Piranesi", ha detto durante
la cerimonia ufficiale il Gran Maestro Fra' Giacomo Dalla Torre
del Tempio di Sanguinetto, "da tutto il mondo ci scrivono per
visitare questo luogo: il nostro sforzo e' di garantire la
fruizione a scuole, accademie e istituzioni culturali".
"Il restauro e' stato fatto centimetro per centimetro, come se
fosse un quadro, anche con bisturi e spazzolino da denti. Solo
arrivando al livello del soffitto e guardando con un occhio
attento si possono riconoscere i nostri interventi", ha detto
l'architetto Giorgio Ferreri, direttore del restauro,
sottolineando che "sono stati usati solo materiali naturali e
tecniche non invasive".
Fonte: Marzia Apice per Ansa
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