A due anni dall'annuncio della sua
scoperta, fatta a Luxor, e' stata confermata l'identita' della
mummia egizia coperta di tatuaggi singolari: era una maga
vissuta fra il 1300 e il 1070 avanti Cristo e morta quando aveva
fra 25 e 34 anni.
Lo ha annunciato il segretario generale del
Consiglio Supremo delle Antichita' Egiziane, Mustafa el Waziri.
Secondo gli esperti i resti rappresentano il primo esempio di
complessi tatuaggi a scopi religiosi nell'antico Egitto.
L'ipotesi dell'identita' della mummia era stata avanzata nel
2016 dai ricercatori che l'avevano studiata, sotto la guida di
Anne Austin dell'universita' americana di Stanford.
Decorata con
circa 30 tatuaggi, la mummia, scoperta nel sito di Deir
El-Madina, aveva subito destato grande curiosita', ma senza mani,
gambe, testa e bacino, non era stato facile ricostruire eta' e
identita' del corpo.
I disegni su spalle, collo, schiena e
braccia che raffigurano fiori di loto e babbuini seduti, simboli
magici di guarigione e protezione contro le malattia, e la
moltitudine di occhi di Horus, simboli di protezione contro il
male, avevano fatto ipotizzare ai ricercatori che fosse il corpo
di una sacerdotessa o una sorta di maga.
Gli stessi ricercatori
avevano calcolato anche l'eta' della donna al momento della
morte, in base alla crescita e alla densita' ossea.
"Da qualsiasi angolazione guardi questa donna, vedi un paio di
occhi divini che ti guardano", aveva rilevato Austin.
Tuttavia
c'era un problema con l'ipotesi degli studiosi: finora si
pensava che nell'Antico Egitto alle donne non fosse permesso di
agire come figure religiose e lo studio aveva acceso un grande
dibattito fra gli esperti. Il Supremo Consiglio delle Antichita'
vi ha quindi messo fine riconoscendo ufficialmente che i resti
della mummia scoperta a Luxor appartengono davvero a una figura
che ha avuto un ruolo di significato religioso nella storia
dell'antico Egitto.
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