12/01/18

La storia e le storie di Ponte Vecchio in un nuovo libro.



E' stato speciale palcoscenico di concerti, passerella per sfilate d'alta moda, set di capolavori del cinema, tappa del giro d'Italia nel 1979, location di un particolare torneo di golf sull'acqua dell'Arno e tribuna per surreali partite di calcio storico giocate sul fiume ghiacciato (fin dal '400). 

Il Ponte Vecchio, tra le più celebri icone dell'architettura e di Firenze, porta sul dorso quasi 7 secoli anni di vita: a raccontarne gli aneddoti e' Marco Ferri, nellibro 'Storie e leggende del Ponte Vecchio' (pp. 93, AngeloPontecorboli editore, 9,80 euro). 

Progettato come ponte fortificato da Taddeo Gaddi e inaugurato nel 1345, in 700 anni il ponte ha mostrato una tempra incredibile, resistendo a 53 alluvioni, inclusa quella del '66, e a innumerevoli guerre, salvandosi pure, unico ponte fiorentino, dai bombardamenti nazisti. 

Dopo averlo fatto minare, nel 1944, pare che lo stesso Hitler, che sei anni prima vi si era affacciato sopra insieme a Mussolini dai finestroni del sovrastante Corridoio vasariano, all'ultimo minuto volle risparmiarlo. 

Sul ponte nel 2008 si e' esibito Lucio Dalla, per un live dedicato a Benvenuto Cellini; Roberto Cavalli e Stefano Ricci sono solo due degli stilisti che in questi anni lo hanno voluto come teatro dei loro eventi; il grande schermo se lo e' conteso, girandovi pellicole come Amici Miei di Mario Monicelli, Camera con vista di James Ivory, e, in tempi piu' recenti, Hannibal di Ridley Scott e Inferno di Ron Howard.

Il Ponte Vecchio e' stato persino al centro di una bufera diplomatica internazionale, quando, nel 1925, lo scrittore Edward Hutton scrisse per burla una lettera all'Observer con cui fece credere all'intera Inghilterra che il Consiglio comunale fiorentino aveva deciso la distruzione del celebre ponte per far passare il tram elettrico sull'Arno

Marco Ferri, giornalista e storico fiorentino, e' responsabile comunicazione della Fondazione Zeffirelli. Da trent'anni si occupa di cultura e spettacoli: ha scritto per il Giornale della Toscana e collaborato con varie testate, tra le quali National Geographic. Tra il 2012 e il 2016 ha curato la comunicazione della Galleria degli Uffizi. 

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