Gli sguardi incrociati e la
gestualita' familiare che testimoniano l'intesa sentimentale, le
rovine romane e il cielo azzurro a far da sfondo.
La MadonnaEsterházy di Raffaello Sanzio risplende con la sua bellezza
delicata a Palazzo Barberini dove le Gallerie Nazionali di Arte
Antica di Roma l'hanno voluta in mostra dal 31 gennaio all'8
aprile per presentarla al pubblico durante l'assenza della
celebre Fornarina (in prestito a Bergamo fino ad aprile).
Proveniente dal Sze'pmuve'szeti Múzeum di Budapest (ora chiuso per
lavori) con il quale le Gallerie hanno scambiato alcune tele di
Rubens, l'opera venne dipinta nel corso del 1508 e documenta
chiaramente un passaggio cruciale nella storia di Raffaello,
quando cioe' l'artista lascio' Firenze per Roma, dove era stato
chiamato da Giulio II della Rovere per partecipare al
rinnovamento del Vaticano.
Un momento straordinario per la sua
carriera, che la mostra di Palazzo Barberini, a cura di Cinzia
Ammannato, vuole sottolineare presentando accanto alla Madonna
Esterházy anche altri quattro lavori a essa legati.
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