Da tempi remotissimi, Roma ha pescato le sue risorse idriche anche dalla zona del Lago di Bracciano. L'acquedotto dell'Aqua Alsietina, chiamato anche aqua Augusta, che fu il settimo acquedotto di Roma, venne costruito nel 2 a.C. da Augusto per il servizio della naumachia, il lago artificiale per gli spettacoli di combattimenti navali, che l'imperatore aveva appena fatto realizzare nella zona di Trastevere e quando non veniva utilizzata per la naumachia era impiegata a scopi agricoli e per l'irrigazione dei “giardini di Cesare”, il parco che lo stesso Cesare volle fosse reso pubblico dopo la sua morte. Raccoglieva l'acqua dal lago di Martignano, il "lacus Alsietinus", appunto, un piccolo bacino nei pressi del lago di Bracciano. Fanno quindi piuttosto impressione le condizioni attuali, in questa grande siccità, del Lago "dei romani", che si evidenziano dal dettagliato rapporto del CNR.
Negli ultimi giorni il livello del
Lago di Bracciano si e' abbassato di 10 cm, arrivando a -163 cm
rispetto allo zero idrometrico, valore che "espone a
significativi rischi il sistema lacustre che necessita' di
un'attenta valutazione dello stato di salute, migliorando
ulteriormente le conoscenze relative alle debolezze ambientali
del lago".
I dati arrivano dall'Istituto di Ricerca Sulle Acque
(IRSA) del Cnr che da 15 anni svolge attivita' di monitoraggio
volontaria sul Lago di Bracciano acquisendo dati quantitativi e
qualitativi sulle acque che possono essere utili per valutare i
limiti dell'impiego sostenibile.
Le evoluzioni registrate nell'ultimo anno, - spiega l'Irsa-Cnr -
che trovano puntale riscontro nelle campagne di misure, non
lasciano dubbi circa il significativo avanzamento della linea di
riva che ha fatto emergere rocce e sabbia.
La situazione odierna
vede un abbassamento del livello del lago pari a -163 cm rispetto
allo zero idrometrico. Negli ultimi giorni il livello si e'
abbassato di circa 10 cm.
La ricostruzione del modello digitale
della cuvetta lacustre ha consentito di simulare e valutare gli
effetti prodotti dalle oscillazioni del livello del lago. É stata
valutata un'escursione massima sostenibile dal sistema di -150cm
(pari al 13,4% della superficie di fondale adibita ai processi di
depurazione). Questo valore doveva rappresentare il limite minimo
di equilibrio che l'ecosistema lacustre di Bracciano potesse
sostenere.
Ad oggi - sottolinea l'Istituto - l'abbassamento di -163 cm
espone a significativi rischi il sistema lacustre che necessita'
di un'attenta valutazione dello stato di salute, migliorando
ulteriormente le conoscenze relative alle debolezze ambientali
del lago.
Gli scenari che si configurerebbero, se le condizioni
meteo climatiche e gli emungimenti dovessero rimanere inalterati
portando il livello del lago a -200 cm potrebbero corrispondere
ad una perdita di superficie adibita ai processi di
autodepurazione pari al 22,5% (in pratica il lago si comporta
come un grande ecosistema filtro, con effetto tipico dei
lagunaggi e dei sistemi di fitodepurazione a pelo libero, con
abbattimento in particolare della sostanza organica e dei
nutrienti).
Gli effetti degli abbassamenti idrici nel lago - fa notare
l'Irsa-Cnr - determinano, inoltre, significative ripercussioni
anche sulla falda circumlacuale che svolge un'importante funzione
di alleggerimento delle criticita' legate al potenziale innesco di
processi eutrofici, influendo sulla diluizione dei nutrienti,
sulla circolazione e movimentazione idrologica, sulla riduzione
termica etc.
"Il caso Bracciano deve fare scuola a livello nazionale ed
internazionale, - conclude la nota - rivalutando l'importante
ruolo della pianificazione e della collaborazione
interistituzionale che veda il supporto scientifico strutturato
di Enti di Ricerca ed Universita', con la consapevolezza che il
valore della risorsa acqua con i suoi impieghi antropici ed i
numerosi servizi ecosistemi che esprime, deve incoraggiare ad un
uso attento e consapevole dell'acqua. In aggiunta, le sfide che i
cambiamenti climatici impongono, devono alimentare un sistema
diffuso e multiforme di tutela e razionalizzazione dell'acqua in
una visione ecologica che la vede parte attiva di ciascuno dei 94
processi ambientali che regolano la vita del nostro Pianeta.
L'acqua nelle sue varie forme e nei suoi luoghi, merita rispetto
e per questo deve essere vista come valore essenziale, non solo
culturale ma civile ed economico, in grado di influenzare la
qualita' dell'ambiente, della vita individuale ed il benessere
sociale".