FELICITA' OBBLIGATA
I
Chi ha fatto subito qualcosa
ora muove le sue parti
le materie volatili la mente
altri aiuti verso tutto
ma se noi fossimo corpi compiuti
allora è bello scendere da navi
con scarpe comode, a Genova per esempio,
veloci fino all'astratto
infatuato rumore è la luce
astrazioni in cielo una lingua minuta
oh economici e continuativi
anche la borsetta di vernice
anche le madri povere
seduti in questo languore, nel buio, nel tatto,
solo e periodico, dolci passanti,
sempre maggiore è un fatto
adesso ci sono turbolenze
larghi chiarori nell'organico
tu hai progetti nella testa
vigliacchi bambini le loro biglie
vanagloria quel compiuto
storie che bastano appena a se stesse
quando si muta è senza tracce.
Angelo Lumelli, Felicità obbligata, (pubblicato in The Favourite Malice, Thomas J. Harrison, Out of London Press, 1983)
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