10/05/20

Poesia della Domenica: "Il vestito bianco" (A mia madre) di Fabrizio Falconi




Il vestito bianco



Nella baraonda azzurra, nel caos
nel tossico disordine di voci, nell'apparente
rincorrersi dei sensi e delle direzioni
lungo il mare, il versante spezzato
piega la schiena, non fa valicare
e squaderna il vuoto
quantistico, pieno di colmi e di possibilità.
In questa galleria appesa
c'è un vestito bianco ricamato sul davanti
come un fiore pallido nella notte appena
cominciata, illuminato dai fari
tu l'hai tagliato
forse
con le mani, con il fiato che avevi
ventenne accanto all'uomo irruente
l'uomo ammalato di vita
che ti aveva insegnato lo spazio della creazione.
Io, dopo molti e molti anni
vedevo lo stesso abito,
forse era soltanto una delle
molte possibilità
nelle quali il tempo
s'era ripiegato:
forse c'eri tu davanti
alla grande finestra azzurra
inclinata sull'abisso
della notte, io camminavo avanti e indietro
tu mi guardavi.



7 dicembre 2014


Tratta da: Fabrizio Falconi, Nessun Pensiero Conosce l'Amore, Interno Poesia, 2018

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