E' stato svelato che cosa e' il
cosiddetto 'Disco di Libarna', oggetto risalente al I secolo
dopo Cristo.
Il reperto, unico in Europa, conservato al museo di Archeologia ligure, catalogato come peso, e' invece uno strumento
astronomico.
Scoperto anche il suo funzionamento. Il disco era
utilizzato per determinare il nord celeste e calcolare le
lunazioni.
Venne ritrovato durante gli scavi di Libarna, antica
citta' romana, a Serravalle Scrivia (Alessandria).
Il disco, di
pochi centimetri di diametro, presenta due facce differenti,
divise in settori e decorate. La faccia principale ha 13
lunette, l'altra 4 settori circolari che rappresentano le
stagioni a cui sono legate tre lunazioni e quattro anni solari
che, con il quinto della faccia opposta, rappresentano i cinque
anni del calendario di Coligny.
A scoprirne il funzionamento e'
stato il professor Guido Cossard, esperto di archeo-astronomia.
Il Disco di Libarna sara' presentato al Festival della scienza di
Genova il 27 ottobre e il 28 in una conferenza dedicata alla
Luna.
"Gli antichi da sempre si sono posti
il problema delle lunazioni - spiega Cossard - ma anche quello
di determinare il nord per poter costruire le citta' in armonia
con il cosmo. Per trovare questa armonia era necessario che
l'asse principale della citta', chiamato cardo, fosse parallelo
all'asse dell'universo. Ma come si poteva determinare la
direzione corretta? A partire dal sesto secolo avanti Cristo, i
cinesi utilizzavano uno strumento, il Pi, che consisteva in un
disco forato. I miei studi hanno potuto cosi' affermare, che il
Disco di Libarna poteva essere un vero strumento utilizzato in
astronomia, proprio come il Pi cinese".
Grazie alla
collaborazione con l'Osservatorio astronomico del Righi di
Genova, chiesta dalla direttrice del museo, e allo studio di
Cossard, e' stato stabilito l'utilizzo del disco.
"Durante l'allestimento degli spazi museali dedicati alle
citta' romane liguri - spiega la direttrice del museo Patrizia
Garibaldi - abbiamo posto la nostra attenzione su questo
misterioso disco di piombo che era stato catalogato come 'peso'.
Ipotesi che non ci convinceva per la forma e le particolari
incisioni, che facevano pensare a qualcosa legato
all'astronomia".
Da qui la richiesta di collaborazione
all'Osservatorio astronomico del Righi. "La nostra
interpretazione sul disco di Libarna - spiega il direttore
dell'Ossservatorio Walter Riva - e' che servisse per la
sincronizzazione del calendario solare a quello lunare.
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