Nuove importanti scoperte sono
venute alla luce nell'area della "battaglia delle Egadi" che
concluse nel 241 avanti Cristo la prima guerra punica.
Nell'ambito di una campagna di ricerche, sono stati recuperati
numerosi relitti delle navi cartaginesi e romane che si
affrontarono con gravi perdite da una parte e dall'altra.
Le
fonti storiche parlano dell'affondamento di 80 navi e della
morte di centinaia di soldati. Alla fine dello scontro i romani
riuscirono a catturare 70 imbarcazioni nemiche e a fare quasi
diecimila prigionieri.
Le nuove ricerche sono state condotte dalla Soprintendenza
del mare, diretta da Sebastiano Tusa, e dalla Gue (Global
Underwater Explorer) con immersioni esplorative a una profondita'
tra i 70 e i 100 metri non solo nell'area che fu teatro della
celebre battaglia ma anche sulla probabile zona di ancoraggio
della flotta romana a ridosso dell'Isola di Levanzo.
I risultati della campagna, annunciati come eccezionali,
saranno presentati domani in Sovrintendenza.
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