23/03/17

"Storia del mondo in 500 camminate" di Sara Baxter: esce un libro per scoprire e sognare.


Valicare le Alpi come Annibale con gli elefanti o calpestare lo stesso basolato dei crociati armati fino a i denti alla conquista della Terra Santa. Sognare di merci e pietre preziose sulle Mura di Xi'An ripercorrendo l'antica via della Seta e poi su per il Monte Roraima, nella jungla piu' intricata del Venezuela, che gli indigeni Penom vogliono abitata dagli spiriti ancestrali mawari. 

Viaggiare nel tempo? Un modo c'e'. "Basta scegliere il giusto mezzo di trasporto: le proprie gambe. E, certo, usare un po' di immaginazione". 

Parola di Sara Baxter, gia' firma del Wanderlust, vera e propria bibbia del moderno viaggiatore evoluto, oltre che per il Guardian, The Telegraph e una decina di guide Lonely Planet, oggi autrice di un'inedita "Storia delmondo in 500 camminate" (ed. Rizzoli, pp. 400 - 29,00 euro). 

Una guida illustrata, attraverso paesi e tempi, con passeggiate in tutto il mondo (di lunghezza e difficolta' variabile), che spaziano dal Circolo polare artico alla Grande muraglia cinese, dalla via Francigena che dalla cattedrale di Canterbury in Gran Bretagna vien giu' fino alla Basilica di S. Pietro a Roma e il Grand Canyon americano, con i suoi rossi unici al mondo. 

Avventure da scegliere (o anche solo sognare) non solo per i paesaggi mozzafiato o le opere d'arte, ma per ricalcare passi ormai millenari ed entrare in contatto con il passato. Suddivise in sei capitoli in ordine cronologico, le camminate partono infatti dalla preistoria per arrivare al Novecento passando per il Mondo antico, Medioevo ed Eta' moderna. 

 Alcune sono rotte da sognare almeno una volta nella vita come il Cammino degli Inca: quattro giorni attraverso le Ande Peruviane lungo vie lastricate del XV secolo fino alla citta' perduta di Machu Picchu, miracolosamente scampata ai conquistadores spagnoli

Altre hanno il sapore della sfida eterna, come le nevi perenni dell'Himalaya o i misteriosi Moai scolpiti all'isola di Pasqua

Altre ancora vantano nomi evocativi come il sentiero dei Fuggiaschi in Sudafrica o del Filosofo in Giappone. 

"Ma ogni volta - scrive la Baxter - non importa dove, state certi che qualcuno o qualcosa vi ha preceduti su quello stesso percorso" Tra transumanze, sentieri di pellegrini, rotte commerciali, marce militari e coraggiose esplorazioni, ecco allora il giro dell'Uluru, il grandioso massiccio sacro al popolo degli aborigeni australiani, o il sentiero del Vallo costruito dall'imperatore Adriano duemila anni fa in Gran Bretagna per tenere lontani i barbari.

C'e' l'ascesa alla Boccia d'oro, in Birmania, con una gigantesca roccia pericolosamente in bilico che si dice sia retta appena da un capello di Buddha. O il sentiero del Muro di Berlino, dove rivivere, passo dopo passo, una delle pagine piu' atroci del Novecento lungo la barriera che fino all'89 divideva in due la citta', Checkpoint Charlie compreso. 

Senza andare troppo lontano, tanti i percorsi anche in Italia. 

Come la salita al Vesuvio, "modestamente" indicato come "uno dei vulcani piu' pericolosi al mondo", o la Via Appia, viaggio nel tempo in una delle primissime strade romane, dove ancora oggi si puo' passeggiare tra resti gloriosi e le Mura Aureliane. 

E per chi ha un po' di ferie in vista di Pasqua, il percorso puo' diventare anche occasione spirituale. Ecco allora il cammino di Abramo: 970 km tra Turchia, Giordania, Palestina e Israele, dal monte Nemrut a Petra, sui passi del patriarca biblico. O i segni lasciati da Cristo, in Galilea, in cammino da Nazaret alle rive del lago di Tiberiade. Fino alla vetta del Monte Sinai, da conquistare in Egitto, arrampicandosi all'alba fin lassu', dove Mose' incontro' Dio. 

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