Sacralità, mistero, magia. Chiusa al
pubblico praticamente da sempre, riapre dal 26 aprile a visite
guidate dopo una prima fase di restauri a Roma la Basilica
Sotterranea di Porta Maggiore, straordinario e delicatissimo
monumento pagano del I sec.d.C, forse luogo di culto o forse
edificio funerario, comunque senza eguali in tutto il mondo
romano con la sua struttura a tre navate con un grande abside,
che anticipa le basiliche cristiane, e i raffinati stucchi che
raccontano il suicidio di Saffo.
Scoperta nel 1917, in seguito
ad una frana nella soprastante ferrovia, la Basilica, che
secondo alcuni studiosi ospitava un culto neopitagorigo, era
stata restaurata più volte nel corso del Novecento, in
particolare negli anni Cinquanta, quando a spese delle ferrovie
era stata costruita anche una cupola in cemento armato per
proteggerne la delicata struttura dalle vibrazioni dei treni e
dalle infiltrazioni d'acqua, ma era poi rimasta sempre in
condizioni critiche.
Gli ultimi restauri, finanziati con 500
mila euro da Arcus spa, hanno riguardato la statica
dell'edificio, le infiltrazioni d'acqua e l'inquinamento
biologico.
E ora i lavori proseguono con i finanziamenti
ordinari della soprintendenza.
Le visite, con prenotazione
obbligatoria allo 0639967700, saranno comunque contingentate (
per il momento II e IV domenica del mese) proprio per non
alterare il delicatissimo equilibrio della struttura.
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