Che due esseri umani si riconoscano l'un l'altro non è soltanto splendido; ma è della più grande importanza che si incontrino nel momento giusto e che insieme celebrino feste profonde e silenziose in cui crescere nel desiderio per essere uniti contro le tempeste.
... quando trovano alcuni minuti di respiro nei lunghi, pallidi giorni, si siedono assieme e si raccontano con guance infuocate della notte splendente e odorosa di abete...
Esseri come questi passano attraverso tutte le tempeste.
Spegnimi gli occhi: posso vederti
sigillami gli orecchi: posso udirti
e senza piedi ancora posso venire da te
e senza bocca ancora posso implorarti
Spezzami le braccia: col mio cuore
ti stringerò come una mano,
strappami il cuore e il mio cervello pulserà
e pur se getterai nel fuoco il mio cervello
ti porterò nel sangue.
Rainer Maria Rilke a Lou Andreas Salomé, Wolfratshausen 5 settembre 1897, domenica
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