Questa è la Saraghina. L'ho conosciuta davvero: un donnone monumentale che abitava in una strana tana, un fortino semidistrutto che risaliva all'altra guerra, sulla costa adriatica.
Dalle mie parti le "saraghine" sono i pesci che mangiano i poveri, quello che resta in fondo ai cesti delle paranze e che si dà via per niente.
Quel donnone, i pescatori lo pagavano così.
Avrò avuto nove anni, un giorno rimediai qualche soldo e con degli altri ragazzotti andai a trovare la Saraghina. Mi ricordo che a un certo momento si mise a ballare muovendo il gran pancione con sussulti da terremoto che ci turbavano e ci spaventavano.
Ora nell'harem ho messo anche lei. E' difficile da credere, con quel trucco in faccia, ma l'interpreta una soave signora che nella vita fa la professoressa di tedesco, a Milano.
Detto questo, però non vorrei far pensare che il film è la storia segreta di un erotomane. Assolutamente no. Ma allora, che cosa è, questo 8 e 1/2 ?
Federico Fellini descrive così - su invito del settimanale - le immagini di Tazio Secchiaroli sul set di Otto e mezzo, pubblicate in anteprima assoluta da L'Europeo del 6 gennaio 1963, pag.36.
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