tratto dalla mostra Zodiac (Tuscania, ex Chiesa di Santa Croce, 2007), dipinti di Justin Bradshaw, testi di Fabrizio Falconi da Il canto dei segni.
Gemelli
Voglio toccare con le mani la pietra. Qualcosa di impossibile, per me, fatta d’aria. Varco la soglia, mi ritrovo all’aperto, poi al chiuso, come dentro le mura di una chiesa. Non è una chiesa, è una casa dalle mura intonacate di verde. E muschio alle pareti, una casa nell’ombra della foresta.
Guardo in cielo, riconosco Mercurio. La sua corsa, dentro il cielo.
La smania di toccare la pietra è diminuita, è come se fosse proibito e non sapessi dove volgere lo sguardo. Il vuoto penetrante, ovunque. Il profumo di un lento addormentarsi, incombe soavemente. La quiete del più puro silenzio.
Protesa una mano nell’aria cerco di toccare…
La mano torna indietro.
Come se avesse toccato un’altra mano, non la pietra che aspettavo.
Mi volto per guardare dalla parte opposta. E’ la mia mano. La mano nello specchio, o forse la mano di un’altra. Una nuova, come la strada lunga e alberata che si perde all’infinito.
Vorrei percorrerla tutta, e dalla fine all’inizio, senza riuscire a toccarla mai.
in testa: Gemelli, Justin Bradshaw, da Zodiac.
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