17/10/20

Juliette Récamier, La Donna più bella di Francia (2)


Juliette Récamier, La donna più bella di Francia (2)

Circa cinque anni dopo il matrimonio, nel 1798, Récamier acquistò la casa di città che il padre di M. de Stael aveva costruito nella Rue du Montblanc, con gli interni completamente ristrutturati e realizzati dall'ebanista Jacob.
Ai primi ricevimenti di Juliette, gli ospiti rimanevano a bocca aperta davanti alle vaste specchiere, ai soffitti affrescati e ai candelabri scintillanti e la donna si dimostrò una padrona di casa di talento nell'accogliere principi e parvenu con uguale premura, nel suonare il piano con le lacrime agli occhi, lasciando di tanto in tanto intravedere ai suoi visitatori uno scorcio del letto enorme che aveva ai quattro angoli altrettanti cigni dorati.
Ci fu sempre un'aura di luminosa vacuità intorno a Juliette Récamier.
Nata in una società che amava le parrucche incipriate e le creme bianche per il viso, la sua quintessenza era lunare.
La pelle era bianca, gli abiti erano quasi invariabilmente bianchi e il suo unico ornamento erano le perle; benché parlasse e scrivesse bene, la sua unica incursione nella letteratura fu la traduzione di alcune strofe del Petrarca - un esercizio di riflessione.
Una volta disse a Benjamin Constant, a proposito delle sue letture preferite: "Mi piacevano quelle storie in cui il dovere si oppone al sentimento e alla fine lo doma. E tuttavia questo genere di letture è in realtà piuttosto pericoloso perché fa accettare al lettore come cosa naturale la lotta tra la passione e la virtù.... Benché non mi mancassero i piaceri dell'amore, sentivo la mancanza del dolore. Pensavo di essere fatta per amare e soffrire, ma non amavo niente e nessuno e soffrivo solo per la mia stessa indifferenza."
In realtà anche "Il racconto di Juliette", scritto da Constant nel 1815, quando lei aveva 38 anni, si occupa soprattutto dei suoi rapporti con gli uomini - o piuttosto, delle umilianti sconfitte amorose subite dagli uomini in sua presenza.

Fonte: Dan Hofstadter - La storia d'amore come opera d'arte
(2. - segue)

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