E' morto ieri a Roma un grande amico poeta, Lucio Mariani. Lo ricordo con questa sua poesia, oggi, domenica.
Giochi d'acqua
Né una stella né un demone o un’avèrla
mi chiesero di esistere. Pure ti parla
ancora e ti sorride uno dei mille
e mille giochi d’acqua, un caso della forma,
la drupa lavorata dalle prove del tempo
fatta colma di sangue, che guardi ed accarezzi.
Né una stella né un demone domanderà
quando vorrò morire. Ma insiste l’ora e l’ombra
si propaga sulla spalla, insiste nelle frazioni
e i multipli a devastare puntigliosamente
mentre rifiuto il fratello sconosciuto
che mi rende
i suoi occhi malati dallo specchio.
Non mi chiede una stella di scrivere la vita
e con le dita stringere il sogno e la memoria.
Ma la penna è l’ago della mia ferita.
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