Maria Mater Misericordiae
a cura di Giovanni Morello e Stefano Papetti
28 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017
Palazzo del Duca, Senigallia
UN VIAGGIO ARTISTICO ALLE RADICI DEL SACRO
Prima fra tutte giunge a Senigallia La Vergine delle Rocce di Leonardo, capolavoro assoluto che completa
l’importante corpus di opere in esposizione per la mostra Maria Mater Misericordiae aperta al pubblico a
Palazzo del Duca di Senigallia (AN) dal 28 ottobre 2016 al 29 gennaio 2017.
La rassegna, organizzata dal
Comune di Senigallia e dalla Regione Marche, oltre all’emblematico capolavoro leonardiano presenta
significative opere di inestimabile valore, fra cui quelle di Perugino, Rubens, Carlo Crivelli, Lorenzo
Monaco, che insieme costituiscono un affascinante racconto per immagini affidato ai più grandi artisti
del Rinascimento italiano sul forte sentimento devozionale nei confronti di Maria, Madre Misericordiosa.
E’ questo il senso profondo di Maria Mater Misericordiae, la terza rassegna promossa nell’ambito del
programma di eventi sul Giubileo della Misericordia. Curata da Giovanni Morello e Stefano Papetti, in
collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II e l’ANCI Marche, propone un nucleo di dipinti e sculture
provenienti dalle più prestigiose raccolte internazionali quali i Musei Vaticani, la Galleria degli Uffizi, la
Pinacoteca Nazionale di Siena, la Galleria Nazionale delle Marche, la Galleria Borghese di Roma, il Museo
Nazionale di Capodimonte a Napoli, l’Accademia Carrara di Bergamo.
Al centro della narrazione artistica troviamo i mutamenti iconografici ai quali è sottoposta l’immagine della
Madonna della Misericordia alla quale i fedeli chiedono un’opera di intercessione per salvare la comunità
urbana minacciata dalla peste.
Nella mostra di Senigallia verrà esposta la più antica rappresentazione iconografica di questo soggetto: la
Madonna della Misericordia dipinta da Barnaba da Modena tra il 1375 e il 1376, conservata nella Chiesa dei
Servi di Genova.
Si tratta di un artista che ha operato nel palazzo ducale di Genova, nel monumentale
Camposanto di Pisa, in altre città del nord Italia e le cui opere sono oggi esposte presso il Museum of Fine
Arts a Boston, nella collezione Cruz di Santiago del Cile e alla National Gallery di Londra.
Eseguita per una
confraternita genovese, la tavola, può ragionevolmente essere considerata come il prototipo più antico
nell’arte della penisola della nuova iconografia della Madonna della peste o delle frecce. La Madonna della
Misericordia è raffigurata nell’atto di offrire protezione sotto il proprio mantello alla popolazione della
città, esposta ad un’inarrestabile pioggia di frecce scagliate dagli angeli e dal Figlio, la cui immagine è
perduta. Nell’esercizio della giustizia celeste il Signore è assistito da una milizia di creature angeliche
armate: l’immunità dagli strumenti della collera divina offerta dalla Madonna ai devoti è resa concreta
mediante la raffigurazione dei dardi che si spezzano contro il mantello, mentre i supplici che ne sono
rimasti fuori cadono trafitti dalle armi del castigo di Dio.
Tra i capolavori assoluti che sarà possibile ammirare nella mostra senigalliese va senz’altro annoverata
l’opera la Madonna della Misericordia con i Santi Stefano e Girolamo e committenti di Pietro Perugino, oggi
conservata nel museo comunale di Bettona. Si tratta di un dipinto eseguito nei primi anni del secondo
decennio del Cinquecento per chiesa di Sant’Antonio. Qui l’ampio manto della Vergine, quasi una tenda, è
usato come simbolo di protezione e accoglie Santo Stefano, San Girolamo e i committenti raffigurati alle
loro spalle. La Vergine dal volto sereno e dalle morbide fattezze assume l’atteggiamento dolce e materno di
chi è invocata a propria protezione.
Grande interesse assume anche la presenza in mostra della Madonna della peste, opera eseguita nel 1472
da Benedetto Bonfigli e conservata nella chiesa parrocchiale di Corciano. Questo pittore definito dal Vasari
il più grande artista umbro prima dell’ascesa del Perugino lavorò sia in Vaticano, sia soprattutto nella sua
città natale, Perugia nella cui Galleria Nazionale è esposto il suo più importante ciclo di affreschi eseguito
per la cappella di Palazzo dei Priori del capoluogo umbro. Nell’opera esposta a Senigallia la funzione
tutelare assicurata dalla Madonna della Misericordia trova tangibile espressione nel manto di broccato sul
quale si frantumano i dardi della punizione celeste; i santi patroni ai lati, sono intenti a supplicare l’Eterno
affinché risparmi la città, raffigurata ai piedi di Maria.
Altra opera di straordinaria bellezza che impreziosisce ulteriormente la mostra è la Madonna del latte di
Carlo Crivelli, conservata nella pinacoteca parrocchiale della chiesa dei santi Pietro, Paolo e Donato di
Corridonia. La tavola databile al 1472 ed eseguita per la chiesa di sant’Agostino costituisce la parte centrale
di un polittico, forse smembrato e le cui parti laterali sono ormai definitivamente perdute. Considerata
opera eccelsa, in questo dipinto il Crivelli abbandona il tradizionale fondo oro e raffigura Maria seduta su
un trono con il tipico drappo alla veneziana che cala coprendo lo schienale, ed è attorniata da una gloria di
cherubini e serafini e dipinge uno sfondo di colore azzurro. Il Bambino, attaccato al seno della Madre, volge
lo sguardo verso lo spettatore quasi a voler dialogare e intessere una relazione con chi sta osservando la
scena. Un gesto umano, come umano e divino allo stesso tempo e il Salvatore.
Sacro e terreno si uniscono in questo semplice racconto dove la Madonna tiene il Bambino in braccio, lo
allatta e lo guarda con la tenerezza di una madre e con l’inquietudine di chi conosce già il dolore che
l’attende.
L’immagine scelta per la mostra propone il dipinto che il pittore camerte Girolamo di Giovanni eseguì nel
1463. Si tratta della Madonna della Misericordia esposta al museo civico della città dei Da Varano e l’opera
evoca il nome di Piero della Francesca per le affinità formali con la tavola centrale del polittico di Borgo San
Sepolcro. L’imponente figura della Vergine che apre il mantello sotto il quale si riparano i devoti, assieme ai
santi Venanzio e Sebastiano, rappresenta in modo emblematico l’aspetto della madre misericordiosa,
madre che protegge amorevolmente la prole la Mater Dei che accoglie in grembo coloro che hanno vissuto
la grazia e per garantire un destino di salvezza alla propria anima.
Il termine Misericordia è, infatti, l’incontro di due parole: miseria e cuore; l’incontro tra la miseria della
condizione umana e il cuore di Dio.
Rachùm, in ebraico il misericordioso, evoca il termine che la lingua
ebraica riserva al grembo materno: rèchem. E allora ecco Maria che con il suo ampio mantello ripara e
protegge il genere umano dai colpi della minacciosa collera divina. L’immagine iconografica della Madonna
della Misericordia raffigura la Vergine che sotto il proprio ampio mantello ripara i devoti dalla pioggia di
frecce scagliate da un Dio irato per la condotta immorale del genere umano.
Dalla chiesa di Sant’Ermete in Pisa proviene l’opera Vergine col Bambino e angeli di Lorenzo Monaco.
L’artista che viene ricordato per essere l’ultimo esponente importante dello stile giottesco, prima della
rivoluzione rinascimentale di Beato Angelico che fu suo allievo e del Masaccio, esegui la tavola che sarà
esposta a Senigallia nel 1412 e di lui vanno ricordate l’Incoronazione della Vergine del 1412 e l’Adorazione
dei Magi, del 1420-1422 entrambe esposte alla Galleria degli Uffizi di Firenze, me la sue straordinarie opere
sono sparse nei musei di tutto il mondo, con una particolare concentrazione alla Galleria dell’Accademia di
Firenze ed alla National Gallery di Londra, al Metropolitan Museum of Art di New York.
La mostra di senigallia fa parte del progetto regionale “Le mostre del Giubileo della Misericordia delle
Marche”; fino all’8 gennaio 2017 è possibile visitare a Loreto, a poca distanza da Senigallia la mostra “La
Maddalena tra peccato e penitenza”, a cura di Vittorio Sgarbi, e a Osimo, presso Palazzo Campana, fino al
15 gennaio 2017, la mostra “Lotto Artemisia Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi”.
Le tre mostre sono visitabili con un coupon sconto disponibile presso gli uffici turistici, gli alberghi e, inoltre
è scaricabile da: eventi.turismo.marche.it
La Mostra Maria Mater Misericordiae allestita nel Palazzo del Duca di Senigallia rimarrà aperta dal 28
ottobre 2016 al 29 gennaio 2017 con i seguenti orari:
dal martedì al mercoledì dalle 15.00 alle 20.00
dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00
telefono 366 - 67.97.942
sito internet. www.senigalliaturismo.it
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