Resta ancora il segno meno per il
mercato del libro in Italia ma si attenua nel 2014 e ancora di
più nei primi otto mesi del 2015 in cui, secondo i dati Nielsen
per l'Associazione Italiana Editori, si e' registrato un - 1,9%
di fatturato nei canali trade (librerie, librerie online e
grande distribuzione) e un - 4,6% per le copie vendute.
Si aprono dunque spiragli positivi e i più ottimisti
ipotizzano che con l'impulso delle vendite a Natale, ci si
potrebbe avvicinare per la fine del 2015 una decrescita zero.
E' il quadro che viene fuori dal Rapporto sullo stato
dell'editoria in Italia 2015, a cura dell'Ufficio Studi AIE,
presentato nel giorno d'apertura della Fiera Internazionale delLibro di Francoforte a cui sono intervenuti la sottosegretaria
del Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo,
Ilaria Borletti Buitoni e il presidente dell'Aie, Federico
Motta.
Il cambiamento produttivo più evidente è la crescita dei
titoli in formato ebook, stimolata anche dalla nuova Iva al 4%.
Una crescita del 50% tra il periodo gennaio-giugno 2013 e il
corrispondente periodo di quest'anno: dai 13.403 del 2013 ai
26.908 del semestre 2015.
L'incidenza che l'ebook ha sulla
produzione di carta ha raggiunto la soglia dell'86,9%: era del
28,8% quattro anni fa.
L'insieme del digitale oggi rappresenta
il 9,4% del mercato (nel 2011 era del 5,2%).
"L'editoria italiana intravede un miglioramento nel 2015 ma il
segno e' ancora meno. Stiamo lavorando duro per arrivare al segno
piu', attraverso investimenti, innovazione, cambiamenti
nell'essere editore oggi. C'e' pero' un problema di fondo: e'
arrivato il momento di smetterla con i proclami d'amore per il
libro e la lettura che non si traducono in azioni serie ed
efficaci. Vi sono sistemi semplici per definire cos'e' una
priorita': e' dove si investe prima che altrove. E allora: 33
milioni di euro e' il budget del Centre national du livre
francese, meno di 1 milione quello del nostro Centro per il
Libro" " ha sottolineato Motta.
"La verita' - ha continuato - e'
che la classe dirigente, politica ma non solo, non sa cosa e' un
libro perché' non legge nemmeno un libro all'anno: e' cosi' per il
39,1% dei dirigenti e professionisti italiani (contro il 17% di
francesi e spagnoli)".
"La mia presenza all'apertura della Buchmesse - ha
sottolineato il Sottosegretario Borletti Buitoni - vuole essere
una testimonianza di quanto siano sbagliate quelle credenze che,
malgrado le attuali difficolta' del settore, ritengono il libro
non un oggetto del futuro ma da consegnare al passato. Non si
puo' avere sviluppo civico, prima ancora che culturale e sociale,
senza il libro".
I dati del Rapporto mostrano che quello a cavallo tra il 2014
e il 2015 e' ancora un momento di grande trasformazione per il
mercato del libro.
Tra i segni positivi del 2014, la crescita
dell'editoria per ragazzi sia per i titoli prodotti (+5,9%) che
per la quota di mercato (+5,7%) e del mercato dell'ebook, sia
per fatturato (ha raggiunto i 40,5 milioni di euro) che per
numero di titoli prodotti (+26,7%).
Ed e' positivo anche il peso
e il ruolo dell'editoria italiana in chiave internazionale: la
vendita di diritti di autori italiani all'estero registra un
+6,8% nel numero di titoli trattati e l'export di libri italiani
all'estero segna un fatturato di 40 milioni di euro (+2,6% sul
2013).
Tutti spiragli buoni che si aprono in uno scenario ancora di
segni meno: il bacino dei lettori nel 2014 si restringe di 848
mila (-3,4%), si ridimensiona il mercato (-3,6%), si conferma
l'andamento negativo nel numero di titoli pubblicati (-3,5%) e
diminuiscono le copie vendute di "carta" (-6,4%) ma non sappiamo
quanti download di ebook sono stati fatti (Amazon non fornisce
dati su questo).
Nel 2014 il fatturato del mercato del libro e'
sceso a quota 2,6 miliardi di euro, una flessione del -3,6%
sull'anno precedente e sono 97,5 milioni di euro di minori
ricavi.
Dal punto di vista dei titoli pubblicati si passa dai 25.521
dei primi sei mesi del 2013 (novita' e nuove edizioni) ai 30.961
pubblicati tra gennaio e giugno di quest'anno e sono state 1.190
le case editrici che hanno pubblicato piu' di 10 libri nel 2014
(+0,3%).
fonte: Mauretta Capuano per ANSA
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.