C'è un pericolo imminente e io non so (o non posso) fermarmi. La cosa avviene oltre la mia disponibilità. Io sono impotente e non posso decidere nulla.
Il mio tentativo di fermare è risibile. Stavolta non ci sono scappatoie. E' stato deciso dall'Alto (o da Altro). Non posso ingegnarmi. Il cervello si scollega, stacca i contatti. E' il buio.
E' come una morte. Mi affido al buio senza nemmeno la possibilità di raccomandarmi con un'ultima preghiera. Sarà quel che sarà.
Ho paura e forse è meglio disconnettersi. In quel limbo buio non c'è niente, non è abitato. Io cado a corpo morto. Poi forse, ci si risveglierà. Ma quando mi sveglierò sarà tutto diverso.
Dove sono ? Come sarò ? Sarò ancora lo stesso di prima ? Ritroverò tutti i pezzi di me stesso ? Come sarà il mio volto ? Questa disconnessione è stata in un certo senso propizia: non sentirò il dolore. Ma..come sarà quello che verrà dopo ? Sarà peggio del dolore ? O tutto finirà solo come finisce un brutto sogno ?
Fabrizio Falconi
Fabrizio Falconi
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